Blenio Café
PARC ADULA
Team Parc Adula
inserito il: 16.11.2016 14:39
Naturalmente ricordiamo che è disponibile per informazione anche la documentazione concernente il piano direttore cantonale. Qui trovate le indicazioni necessarie:

www.parcadula.ch/it/Charta-Parc-Adula/Rapporto
Team Parc Adula
inserito il: 16.11.2016 13:55
Buongiorno, presso le cancellerie comunali dei Comuni con zona centrale (Blenio, Serravalle, Rossa, Mesocco, Hinterrhein, Lumnezia (Vrin), Vals, Sumvitg, Medl/Lucmagn) sono disponibili a titolo informativo gli atti concernenti le varianti dei piani regolatori (TI) / pianificazioni locali (GR) del progetto Parc Adula.

A seguito della disinformazione diffusa sui media segnaliamo gli estratti del Regolamento edilizio (TI) / legge edilizia (GR) di Serravalle, Sumvitg e Mesocco, evidenziando in particolare i seguenti passaggi:
Estratto dal regolamento edilizio di Serravalle (NAPR):
Art. 21a Zona centrale Parc Adula
10) La zona centrale Parc Adula rimane in vigore fino alla scadenza del Contratto del Parco. I vincoli
di Piano regolatore legati al Parco decadono nel caso in cui non venisse rinnovato il contratto del
Parco a seguito di una votazione popolare negativa.
Estratto dalla legge edilizia di Sumvitg (disponibile anche online: www.sumvitg.ch/aktuell/news/news_detail.htm?view_N... )

Kernzone Parc Adula Art. 35c)

5) Die Kernzone Parc Adula sichert die Charta, insbesondere den Parkvertrag und das Nutzungsreglement Kernzone räumlich ab. Treten letztere nicht in Kraft oder werden sie nach ihrem Fristablauf nicht verlängert, fällt die Kernzone automatisch dahin.

Estratto dalla legge edilizia di Mesocco:
Art. 34quater Zona centrale Parc Adula:

5) La zona centrale Parc Adula assicura l'attuazione territoriale della Charta, in particolare del Contratto del parco e del regolamento della zona centrale. Se questi non entrano in vigore o se la loro validità non è prolungata alla loro scadenza, la zona centrale decade automaticamente.

Cordialmente

Team Parc Adula
Luigi
inserito il: 16.11.2016 13:44
Buongiorno.
Premetto che non ho seguito tanto la discussione su queste pagine ma voglio comunque riportare la posizione uscita in seno alla Società agricola bleniese. Ecco il comunicato:

Parc Adula: con coraggio e fiducia verso il futuro

Il mondo agricolo vallerano ha seguito sin dall’inizio il progetto di un parco naturale nazionale con molta prudenza e senso critico, giustificato dal fatto che ulteriori grosse limitazioni alla nostra tradizionale attività, già regolata da una miriade di norme, non sarebbero state sopportabili.
Le prime discussioni e talune prese di posizioni da parte di persone del mondo ambientalista che hanno perso il senso della realtà di cosa significa vivere e praticare l’agricoltura in montagna, sembravano confermare questi timori.
Per questo la Società agricola bleniese non è rimasta ad aspettare ma ha promosso un progetto di sviluppo regionale, Blenioplus, che sta concludendo la fase di progettazione, ma che ha già permesso dei risultati concreti come la promozione delle istallazioni fotovoltaiche sui tetti di alcune stalle della Valle, come pure interessanti attività come la coltivazione e il mercato delle zucche promosse dall’associazione Meraviglie sul Brenno.
Recentemente poi sono stati portati a compimento il progetto di interconnessione delle superfici per la biodiversità per tutta la Valle, che va ad aggiungersi agli esitenti Dötra e valle Malvaglia, come pure la Qualità del paesaggio.
Le discussioni sviluppatisi con la presentazione della Charta del Parc Adula e la relativa consultazione, ci hanno coinvolti in un’approfondita valutazione e portato ad inoltrare, in collaborazione con l’Unione Contadini Ticinesi, una nutrita serie di osservazioni critiche e di richiesta di chiarimenti. Gli incontri avuti con i responsabili del progetto e alcune modifiche considerate nella versione definitiva della Charta, ci hanno ora permesso di vedere questo progetto come un’opportunità per un vero rilancio della Valle nel suo insieme e riteniamo che quest’occasione dev’essere raccolta per dare finalmente un impulso decisivo ai vari progetti che stentano a decollare come pure a stimolarne altri. Un campo insomma, da preparare per poter poi seminare e raccoglierne i frutti.
Questo nell’assoluto rispetto di quella parte di agricoltori della Valle e del comitato della Società agricola, che ritengono invece che le limitazioni e orientamenti del progetto non garantiscano la piena sicurezza per la continuità e sviluppo delle attività agricole e alpestri, in particolare per quanto riguarda la zona centrale.
In conclusione, la maggioranza del comitato della Società agricola bleniese sostiene il Parc Adula e riteniamo che in caso di accettazione da parte della popolazione il prossimo 27 novembre, sia un progetto da prendere in mano ed esserne attori attivi, così da limitare al massimo gli interventi dall’esterno.
Diamo quindi fiducia alle persone che saranno chiamate a gestire il parco, ma vogliamo essere coinvolti e veglieremo a che le promesse e rassicurazioni ricevute si tramutino in fatti per un forte sostegno e riconoscimento alla nostra agricoltura, quella vera che coniuga in giusta misura la produttività con la gestione del nostro magnifico territorio.
Il Parc Adula è un’opportunità per l’agricoltura, ma non potrebbe esistere senza agricoltura!

Spero possa essere spunto di riflessione e si distanzia un po' dal clima di forti contrasti che ho percepito in questi giorni.

Personalmente sono favorevole perché sono convinto che sul piatto della bilancia le opportunità sono di gran lunga superiori a vincoli e incognite!
Irina
inserito il: 16.11.2016 13:32
Parc Adula ?NO GRAZIE

Questo progetto ha finora portato nella nostra Valle un dibattito discutibile e un’ evidente spaccatura. C’è chi crede e chi non crede nel marchio che dovrebbe essere simbolo di tante opportunità. Io dico no a questo nome ed ai suoi simboli, ai quali molti hanno aderito con un atteggiamento vicino al fanatismo. Molti contrari si sono visti giudicati male ed attaccati solo per aver espresso la propria opinione. Nei migliori dei casi si é mal informati, ma spesso si é giudicati ignoranti e retrogradi con fare sprezzante. Più volte mi sono vista confrontata con giovani studenti che vivono lontano dalla nostra realtà e che forse non ci faranno più ritorno, i quali mi hanno guardata dall’alto al basso.
Forse sarò retrograda e con una semplice formazione, ma in Valle lavoro e contribuisco a creare posti di lavoro, mi impegno a livello pubblico su più fronti e credo sia un mio diritto avere un’ opinione. Si vende questo progetto come nato dal basso, ma poi quando si esprimono i propri dubbi, si viene attaccati ; ma allora chi fa parte di questo « basso »,
tanto sbandierato dai promotori ?
Forse sarò troppo realista, ma mi chiedo se chi legge i bei proclami e guarda le belle immagini proposte dai promotori, non possa avere dei dubbi sulla reale portata delle promesse e delle presunte ricadute. Mi chiedo se il basso tanto ostentato dai promotori sia realmente pronto ad eventualmente accogliere il turista, sempre che questo arrivi davvero e qui si voglia fermare. La mentalità di un popolo non si cambia con una Charta.
Se il turista dovesse davvero fermarsi, ma quali infrastrutture ha da offrire il nostro territorio ? Basteranno il marchio ed il nostro meraviglioso ambiente ? O sarà come molti temono, un tocca e fuggi a Lugano o Disentis?
Mi sembra abbastanza chiaro che realmente a disposizione per i progetti che dovrebbero rilanciare la nostra Valle, resteranno ben pochi mezzi finanziari, ma in compenso é sicuro che ci saranno delle limitazioni. Agli stessi giovani che vedono il ParcAdula come unica speranza per il futuro della nostra regione e della nostra generazione ;
chiedo se sarebbero pronti a far ritorno per raccogliere la sfida ed impegnarsi in settori così difficili e precari come quello del turismo, dell’agricoltura o come capannaro forse ?
Si é parlato anche molto del Piano Regolatore, che i promotori ritengono non dovrebbe essere soggetto all’influsso delle nuove normative. Come mai da alcuni mesi sono ferme a Bellinzona alcune procedure cui verrà data una risposta solo a dicembre ? Ne sono coinvolta in prima persona, e scusate se ho i miei dubbi. Intanto é una giovane famiglia convinta di insediarsi in cima alla Valle che si chiede se valga davvero la pena investire soldi ed energie in questo territorio. Bel sostegno alla periferia.
Qualcuno ha visto nelle piste da mountainbikes di Livigno come un esempio da portare a casa. Ma io vi chiedo , perché non portare a casa l’idea di una zona a statuto speciale ? Perché non proporsi a livello federale per un progetto pilota in questo senso ? Al posto di una periferia sotto tutela una periferia artefice del proprio futuro.
Dico no ad un progetto che non é venuto dal basso, no ad un progetto che promette troppo ma che in dote porta soprattutto ulteriori regole.
Pepo
inserito il: 16.11.2016 10:29
Boungiorno a tutti,
Questo sarà il mio ultimo intervento.
Come già citato sono un dei tanti / troppi bleniese che hanno dovuto andare oltre Gottardo per guadagnare la pagnotta (inizi anni 80)
Il mio é uno sguardo sulla valle sicuramente diverso da chi la vive quotidianamente.
Quando sono partito la valle si trovava in una situazione di stallo, a partire degli anni 90 ho avuto l’impressione di un miglioramento, ma purtroppo questa tendenza positiva si é affievolita e da circa 10 anni la valle é di nuovo sulla via di un lento declino (specialmente l’alta valle).
Mi ricordo dei bei tempi quando arrivando a Olivone si aveva l’impressione di arrivare in una piccola cittadina.
- Cosa sta succedendo alla notra bella valle?
- Habbiamo una delle più belle valli del Ticino, ma tutto ciò non basta, cosa manca?
Secondo me é un problema di visibilità, molte località simili alla nostra hanno investito moltissimo nel publicizzare la loro immagine (prendo l’esempio di Charmey villaggio friborghese de circa 1900 abitanti situato in una valle laterale a 887 m d’altitudine, hanno saputo costruire delle terme, ristruttutare gli impianti di risalita, sono sicuro che parecchi di voi sanno dove si trova, cosa hanno di diverso da noi?)
Forse é un caso, ma il villaggio di Charmey si trova nel “Parc naturel régional Gruyère Pays-d'Enhaut” creato nel 2011, questo parco é l’équivalente di quello previsto per la zona periferica del futuro Parco Adula.
Nel medesimo parco ci sono altre località molto conosciute, esempio: Chàteu-D’Oex, Rougemont, les Mosses, Caux, ecc.
Personalmente vivendo à pochi Km dal « Parc naturel régional Gruyère Pays-d'Enhaut » ho potuto vedere di persona l’evoluzione positiva di questa località.
La nostra valle ha assolutamante bisogno di VISIBILITA, con il Parco Adula (Se accattato, sarà il più grande Parco Nazionale Svizzero) habbiamo un’opportunità unica.
Bleniesi quest’opportunità é a nostra dispozione, non lasciamocela scappare, ne dipende il futuro della valle e dei nostri giovani (dover abbandonare la valle é molto doloroso, parlo per esperienza)
- Votare NO al PA é facile non si cambia niente, e continua il lento declino attualmente in corso.
- Votare SI é “più” difficile, però a medio e lungo termine sono sicuro che la valle ne trarrà un benificio.
Vi invito quindi a riflettere prima di votare.
Piccola informazione concernente la visibilità , ieri guardando il telegiornale romando hanno parlato del progetto Parc Adula.
Comunque vada, il Parco Adula una cosa l’a già ottenuta, non si é mai parlato tanto della valle di Blenio.
mirtillo
inserito il: 15.11.2016 21:45
"E perché certe risposte non arrivano??

Tutto quello che vien dato per vangelo, lo si potrebbe anche ritenere non vero, perché non confermato da chi di dovere e non garantito. perché forse non garantibile e non confermabile."

Scusa né, ma ti lamenti che non arrivano risposte e già lasci intendere che non sarebbero "garantibili" ecc.

Fai una domanda qui e magari la comunità fa l'esercizio di trovare una risposta.
paolo
inserito il: 15.11.2016 20:45
Ma i vertici del Parco come fanno a dire che ci sono progetti che saranno favoriti dal Parco ? Se poi non si realizzano è colpa loro ? Sono semmai i promotori a dirlo – e lo hanno detto e scritto ! – che il Parco può favorire la ricerca dei finanziamenti visto che un Parco Nazionale da maggiore visibilità. Quello dei 2 mio, come quello di Campra, cerca solo investitori (e nessun altro consenso), cosa ardua in una regione senza prospettive.
E vero che l’impianto legislativo è federale e che con il 98% fuori zona edificabile dobbiamo subirlo. Ma perché non trasformare una debolezza in una possibile opportunità? Poi tra 10 anni si vedrà…e speriamo anche che il giovane grigionese ce la faccia…
Capisco le paure di Paolo T, che le mantiene anche se ha la prova che per questo progetto chi lo propone ha saputo battere i pugni a Berna e non calar le braghe. Ma per favore lasciamo stare l'ospedale: chi si batte per la futura nuova struttura è un convinto sostenitore del Parco: ci sarà pure un perché, o no ?
scriba
inserito il: 15.11.2016 20:15
Con tutto il rispetto per le opinioni altrui, ma proprio non capisco cosa c'entri l'Ospedale di Acquarossa con il Parco ??

Ciò premesso una riflessione sul discorso federale iniziato dai 2 Paoli. Secondo quanto letto in uno scritto, ed è anche una mia convinzione, il parco nazionale è un progetto di solidarietà con i nostri vicini grigionesi ed offre alle nostre popolazioni una prospettiva in termini economici, sociali e di gestione del territorio.

Perché non viene pensato anche in questi termini di solidarietà con i nostri vicini questo progetto ? E questo anche in termini di maggiore forza contrattuale.

Che ci dicono i Parchi-scettici al riguardo ?
il gracchio alpino
inserito il: 15.11.2016 19:37
sicuramente i dirigenti di PA leggono attivamente il forum.

Come mai a certe riflessioni e giustificate domane, osservazioni e dubbi, non viene data risposta?

Le risposte (o pseudo risposte) arrivano sempre da terze persone, convinte e convincitrici, ma che logicamente non si può credere e ritenere vangelo ciò che dicono, come evidente non tutto è vangelo ciò che dicono gli scettici.

Le giuste conferme scritte devono essere date dai promotori che sono i soli a conoscere tutti i dettagli, sia quelli detti, sia quelli parzialmente detti, sia quelli sottaciuti, sia quelli parzialmente sottaciuti, sia quelli che non vogliono e non possono dire!

E perché certe risposte non arrivano??

Tutto quello che vien dato per vangelo, lo si potrebbe anche ritenere non vero, perché non confermato da chi di dovere e non garantito. perché forse non garantibile e non confermabile.

giro di torta??

Chiaramente chi è convinto è convinto e chi non è convinto non lo sarà nemmeno domani.

Poi chi avrà ragione lo si vedrà non prima di aver trascorso i primi vent'anni, anche se tanti di noi non ci saremo più a vedere.
Scriba
inserito il: 15.11.2016 19:07
Caro Paolo T.,

le cose non stanno sempre dalla stessa parte e dipendono da che visuale si guardano.

Non giudico certo quelli che la pensano diversamente ci mancherebbe, ma non accetto come argomenti per giudicare un progetto complesso e articolato con le menzogne, le fantasie, i pregiudizi,...non è questo il vero senso dell'essere umile, ma invece quello di giudicare un progetto per i suoi contenuti dopo averli letti e capiti e non semplicemente sparando a zero e facendo la voce più alta.

E allora io ti chiedo....

-è umile ritenere un contributo di fr. 10'000.--per un progetto fotovoltaico irrilevante ?

-è umile dichiarare progetti ed interventi "umili" sul territorio e sostenuti dall'associazione, in particolare la sistemazione di muri a secco, la lotta contro le neofite, la divulgazione della storia delle formiche, ecc. ecc. ecc. ?

Qui non si tratta di essere troppo umili e di non accettare quelli che la pensano diversamente, ma si tratta piuttosto di accettare con orgoglio e spirito di apertura un progetto che ci viene offerto e che ci darà la giusta visibilità a livello nazionale.

E poi ....
non si tratta di una lussuosa associazione quella del Parco, si tratta di un'associazione democratica voluta e composta dai Comuni, dai nostri Comuni di montagna. E se poi qualcuno che ha più fortuna di noi (in danari si intende) ci da una mano, dobbiamo avere l'umiltà di accettare.

E infine riprendiamoci un sano orgoglio senza avere sempre addosso l'aura di Calimero che si piange addosso e si sente inferiore agli altri.

Io chiamo invece autolesionismo rinunciare ancora prima di provare !
PARC ADULA
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98
©1999-2025; La Valle di Blenio in rete    http://www.vallediblenio.ch    e-mail: info@vallediblenio.ch
sito creato da: Cresedo Tec
Non ci assumiamo nessuna responsabilità sul contenuto dei siti proposti nei nostri "link".

La ripresa e pubblicazione di informazioni che appaiono su questo sito è possibile solo citando la fonte: www.vallediblenio.ch