Blenio Café
PARC ADULA
Team Parc Adula
inserito il: 22.9.2015 10:40
Gentili Alfiero e Marcello, in merito ai vostri quesiti rispondiamo come segue.

Secondo la legislazione sui parchi, nulla cambia nella zona periferica per quanto riguarda le possibilità d’utilizzazione acquisite, le competenze e le procedure. La ponderazione degli interessi in merito ai progetti concreti avviene anche in futuro nel quadro delle attuali procedure di pianificazione, di concessione, d’approvazione dei piani e di rilascio delle licenze edilizie.

L’istituzione di un parco nazionale con una zona centrale e una zona periferica non determina in quest’ultima nessuna restrizione d’utilizzazione rispetto a quella attuale.

Per la zona periferica vien esplicitamente fissato nel Contratto del parco l’obiettivo dello sviluppo economico sostenibile. L’Associazione Parc Adula ha sostenuto e sta tuttora sostenendo nel corso della fase di istituzione del progetto iniziata nel 2010, diversi progetti di valorizzazione del territorio che mirano al raggiungimento di questo obiettivo.

In seguito alcuni esempi di progetti che rientrano a pieno titolo nell’articolo 18 dell’OPar:

1. Il progetto di ripristino dei muri a secco sull’alpe Amperfreila nel Comune di Vals

o www.suedostschweiz.ch/panorama/2015-08-27/rettung-...

2. Il progetto di recupero del muro a secco Ifang Brand sul Leisalp nel Comune di Vals

3. Il progetto di ripristino del muro a secco Iert dallas Olivas nel Comune di Sumvitg

o www.facebook.com/media/set/set=a.10152429428758023...

4. Il progetto di valorizzazione del paesaggio (Calvario-Satta), attraverso il recupero dei terrazzamenti e dei muri a secco nel Comune di Rossa

Questi progetti oltre alla valorizzazione del paesaggio attraverso il ripristino e la conservazione di caratteristici elementi storico-culturali, mirano alla salvaguardia e all’interconnessione di spazi vitali e quindi alla promozione della biodiversità (orchidee, farfalle, rettili, ecc.) e poggiano sull’art. 18 cpv. 1 lettere c e d dell’OPar.

Tra i progetti che mirano a conservare e promuovere le funzioni ecologiche delle superfici agricole, del bosco e delle acque (art. 18 cpv. 1 lettera a.), ricordiamo che l’Associazione Parc Adula ha sostenuto diversi progetti, tra i quali:

5. Il progetto di valorizzazione del lariceto pascolato in Val di Campo nel Comune di Blenio

6. Il progetto di valorizzazione agroforestale, culturale e paesaggistica “Selva castanile di Serravalle”

7. Il progetto di recupero delle selve castanili nel Comune di Buseno

8. La cura delle selve castanili di Soazza

9. Il decespugliamento di pascoli nei Comuni di Calanca (Cauco), Serravalle e Medel/Lucmagn

10. La rivitalizzazione della torbiera Bosch de San Remo nel Comune di Mesocco (che fa riferimento anche all’art. 18 cpv. 1 lettera f dell’OPar)

11. Il progetto di lotta alle neofite invasive e di sensibilizzazione nella golena d’importanza nazionale del Brenno in Valle di Blenio

12. I concetti di pascolo per l’alpe Greina, il prealpe Garzott, l’alpe Motterascio, gli alpi Arbea e Arbeola rispettivamente nei Comuni di Sumvitg, Lumnezia, Blenio e Mesocco

13. Il progetto di qualità del paesaggio nel Moesano (l’Associazione Parc Adula è ente promotore del progetto assieme alla Società agricola del Moesano)

14. Il progetto di riserva forestale naturale Nadéls nel Comune di Trun

15. Il progetto di riserva forestale naturale in Val Madra nel Comune di Serravalle

16. Il progetto di riserva forestale naturale Soliva nei Comuni di Medel/Lucmagn-Disentis


Il turismo dolce e le attività ricreativo-didattiche, sono promosse attraverso il sostegno e la realizzazione di diversi progetti (art. 18 cpv. 1 lettera b) tra cui:

17. I progetti di vie storiche Via Lucmagn e Via Calanca

18. Il progetto “madre” di valorizzazione delle Vie Storiche del Parc Adula

19. La preparazione di flyers e opuscoli, che mirano a valorizzare il territorio dal punto di vista turistico, ricreativo e didattico

20. L’offerta di escursioni guidate e la sponsorizzazione di eventi

21. Il sostegno alla sistemazione del Zapportweg

22. Il sostegno alla sistemazione del sentiero di Motterascio;

23. Altre offerte turistiche come “Greina alta”, Gastrofestival, Surselva Classic, ecc.

L'utilizzazione sostenibile delle risorse naturali della zona periferica (art. 18 cpv. 2) è promossa attraverso il sostegno o la sponsorizzazione di diversi progetti ed eventi, tra cui:

24. L’installazione dell’impianto fotovoltaico nella Capanna Buffalora in Calanca

25. Lo “Swiss Energy Podium 2015” a Disentis

26. Lo studio sulla promozione delle energie rinnovabili nel Parc Adula (in particolare il fotovoltaico e gli impianti di distribuzione di acqua potabile)

Nella richiesta di finanziamento per il periodo programmatico 2016-2019, già a disposizione dei Comuni e che sarà pubblicata online a conclusione dei negoziati con l’UFAM, sono contemplate numerose schede di progetto che poggiano su questo articolo di legge. In parte si tratta di progetti avviati e in parte di nuove proposte di progetti. Le schede non sono da intendere come una lista di progetti “chiusa”, ma piuttosto come una cornice entro la quale il progetto di parco nazionale intende operare. Per cui progetti che rispecchiano gli obiettivi del Parco, definiti a livello di Charta, riceveranno sicuramente la dovuta attenzione.


Cordialmente

Team Parc Adula
marcello
inserito il: 14.8.2015 17:41
Concordo con Alfiero!

e al Team Parc Adula chiedo:

cosa ci sta a fare l'articolo 18 dell'Ordinanza federale, che copio e incollo qui di seguito?

Art. 18 Zona periferica
1 Al fine di conservare la gestione naturalistica del paesaggio rurale e per preservarlo
da interventi pregiudizievoli, nella zona periferica è necessario:
a. conservare e promuovere le funzioni ecologiche delle superfici agricole, del
bosco e delle acque;
b. organizzare le attività turistiche e ricreative in modo ecologico;
c. conservare le caratteristiche del paesaggio e l’aspetto degli abitati, valorizzandoli
nella misura del possibile;
d. valorizzare e collegare tra loro gli spazi vitali degni di protezione di specie
animali e vegetali indigene;
e. in caso di costruzioni, impianti e utilizzazioni nuovi, conservare e rafforzare
le caratteristiche del paesaggio e l’aspetto degli abitati;
f. ridurre o riparare, quando se ne presenti l’occasione, i danni esistenti causati
al paesaggio e agli abitati da costruzioni, impianti e utilizzazioni.
2 L’utilizzazione sostenibile delle risorse naturali della zona periferica va promossa.
alfiero
inserito il: 6.8.2015 18:12
ma la carta del parco, lo statuto dell'associazione ecc. non vengono inscritti nei piani direttori cantonali? e quindi saranno legge cantonale?

Poi il diavolo sta nella coda. Chi assicura che non ci sia chi si fa il dovere di proteggere il parco nazionale, zona nucleo o periferica che sia, facendo sistematicamente ricorso contro quei tipi di interventi umani che a loro non piacciono? Certo il parco non sindaca su questo, ma esprimere così tanta sicurezza sul fatto che la zona periferica sia libera da qualsiasi irrigidimento del modo di gestire il territorio non mi sembra un buon servizio a favore della sopravvivenza dell'autonomia locale e dei regolamenti patriziali che hanno fatto la storia del diritto consuetudinario efficace.
Team Parc Adula
inserito il: 4.8.2015 10:07
Cara Mara, Vals è uno dei 17 Comuni facente parte del progetto di Parco nazionale Parc Adula e la costruzione della torre del Signor Stoffel è prevista nella zona periferica.
La zona periferica, come abbiamo avuto modo di scrivere in più di un'occasione, non sarà in alcun modo soggetta ad alcun tipo di restrizione aggiuntiva e sottostà alle leggi comunali, cantonali e federali vigenti.
Tali leggi, insieme alla volontà della popolazione di Vals, potranno decidere e giudicare la bontà del progetto del Signor Stoffel. Non il Parc Adula.

Saluti

Team Parc Adula
mara
inserito il: 3.8.2015 23:40
Il 27 aprile scorso su questo forum avevo già posto il... "quesito" ma nessuno ha risposto (dell'Associazione). Eppure il quesito è reale e di non poco conto e sta mettendo in "subbuglio" la popolazione di Vals:

- recentemente nel Tagesanzeiger: Stoeffel e le Terme di Vals. www.tagesanzeiger.ch/schweiz/standard/Remo-Stoffel...

Considerato che, così come gli altri 19 Comuni, Vals è all'interno del perimetro del futuro prospettato Parc Adula, con una tra le superfici più estese, come considera e come vede l'Associazione Parc Adula questo progetto del signor Stofferl? Rispetta la sua torre di 381 metri (!!!) i "parametri" della futura Charta?
www.tagesanzeiger.ch/schweiz/standard/Remo-Stoffel...


marisa
inserito il: 9.7.2015 18:08
Come esprimersi in un si in un no quando tutto sempre già essere concretamente esistente ,ovunque si vada in Svizzera si trova pubblicizzato "il Parc Adula "dico questo perché in diverse occasioni ho trovato questo progetto espresso come cosa fatta ,la pubblicità di un territorio funzionante
Il team si esprime come Parc Adula in manifestazioni e in diverse occasioni e non da ultimo la lussuosa rivista che arriva a tutti i fuochi ...
Ora mi domando come è possibile tanto potere in un paese dove la democrazia è il credo del popolo ,
Mi sconcerta tanta sicurezza di riuscita del progetto ,
Lo deduco dal investimento milionario che ne consegue ,
nessuno investe in un progetto un enormità se non ha le certezze !!
Moderatrici
inserito il: 26.6.2015 18:46
Riportiamo in breve, dalla stampa:

PARC ADULA, A NOVEMBRE 5 SERATE INFORMATIVE

Si svolgeranno in novembre, nelle cinque Regioni interessate, le serate pubbliche informative sulla Charta del Parc Adula. Lo ha comunicato il vertice dell’Associazione omonima durante l’assemblea annuale tenutasi mercoledì scorso al Centro di Pro Natura ad Acquacalda.
I soci hanno votato i bilanci 2014 e appreso i dettagli sia della richiesta d’aiuto finanziario per il quadriennio 2016-19, sia dello stato d’avanzamento dei lavori, sia del fitto programma di attività promosse sul territorio.
Moderatrici
inserito il: 9.6.2015 17:26
A complemento dell'articolo pubblicato in Cronaca, di questo sito, riprendiamo pure da "laRegioneTicino" di oggi, a firma Sabrina Melchionda:

OBIETTIVI E STATUTI

La richiesta di finanziamento per il periodo 2016-2019 contiene la cinquantina di schede di progetto, per cinque campi d’attività principali: salvaguardia e promozione di biodiversità e paesaggio; promozione dell’utilizzazione sostenibile di risorse; sensibilizzazione, educazione ambientale e svago; ricerca e monitoraggio; gestione, comunicazione e garanzia territoriale.

Tra i prossimi passi v’è la stesura definitiva della “Charta” (italiano e tedesco, in parte in romancio), che sarà presentata in occasione di sette incontri con la popolazione, tra ottobre e novembre 2015. Il dossier contiene accordi e regolamentazioni tra ente responsabile del Parco e Comuni coinvolti. In particolare statuto dell’ente (sulla cui forma giuridica s’è trovato l’accordo per l’associazione); contratto del Parco (tra cui perimetro e obiettivi strategici); regolamento di utilizzo per la zona centrale; piani di gestione (organizzazione, finanziamento). I Comuni garantiscono esercizio e qualità del Parco per 10 anni: il documento sarà valido fino al 2027, dopo di che potranno decidere se rinnovarlo, rinegoziare alcune parti o mettere un termine al progetto. Circa 18 le unità di lavoro a tempo pieno previste. Inclusi i ‘rangers’: non poliziotti né guardiacaccia, ma figure con compiti di sorveglianza, accompagnamento e consulenza.
alfiero
inserito il: 3.6.2015 18:13
Domanda:
Qualche indicazione più dettagliata circa la possibilità di non rinnovare la concessione da parte dei comuni potrebbe servire;
> Avantutto non sarà ragionevole e probabilmente anche non permesso che singoli comuni si tirino in dietro. Immaginiamo il parco a macchia di leopardo che ne risulterebbe, ... un parco senza il comune di Blenio ad esempio .......
> Poi, chi metterebbe il tutto nella situazione preparco?
> le strutture create in questi 10 anni a chi appartengono?
> i comuni che rinunciano, in compagnia dei patriziati dovranno acquistare queste strutture? oppure sarà il parco a doversi far carico dello smantellamento e della rimessa in ordine dei pascoli e dei boschi trascurati da 10 anni?
> I comuni che rinunciano saranno chiamati ad assumersi, prima di uscire, la loro parte dei debiti del parco?
> la carta del parco prevederà queste cose o al momento pratico varrà la legge del più influente?
>Oppure, in pratica, non sarà più possibile uscirne?

Ci sono due modi possibili per rispondere alle mille domande di spiegazione insite nei commenti che da anni si fanno:
il primo é quello di dire che tutti i commenti sono fatti per confondere l'opinione pubblica, Il secondo quello di rispondere con dovizia di dettagli perché tutti hanno diritto di conoscere anche le ragioni avverse al parco.
Moderatrici
inserito il: 1.6.2015 10:03
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