Blenio Café
PARC ADULA
Rasputin
inserito il: 19.5.2014 22:51
carissimo Carlo,

grazie del complimento. vedo che condividi il fatto che è molto duro fare o diventare un buon Alpino, cioè fare l'alpigiano, boscaiolo e/o altri mestieri duri. Come duro è ricavare di cui sostenersi con dette attività. La vita dura porta inevitabilmente a ragionare di conseguenza, e diffidando (magari qualche volta ingiustamente) di vaghe promesse. Se poi le promesse ci tolgono quel poco che abbiamo, peggio ancora.

Questi sono problemi che il Cittadino non ha! ne avrà altri ma non questi. E poi, il cittadino di alto livello non avrà forse nemmeno questi "altri" di problemi.

Quindi, è evidente: è più facile per l'Alpino diventare cittadino che il contrario.
Daniele
inserito il: 19.5.2014 22:37
Buona serata a tutti,

a merito della petizione sotto citata – petition population de montagne -, preciso ed aggiungo:
In qualità di rappresentante di Swiss Ski Patrol, associazione che riunisce i capi sicurezza e soccorritori, (si tratta di 2000 impiegati stipendiati sulle stazioni da sci di tutta la Svizzera), condivido e condividiamo, con le altre associazioni simpatizzanti dell’iniziativa, i timori che forse troppo si vuole fare e legiferare, a scopo di una non sempre chiara salvaguardia ed a volte un non sempre sensato protezionismo del territorio alpino.

I timori, presunti o reali che possano essere, non sono assolutamente o almeno sempre infondati.

Come si evince dal contenuto che rispecchia purtroppo e troppo spesso la realtà, serve solo farsi qualche riflessione sulle misure volute ed entrate in vigore negli ultimi anni.
Vedi: legge sulla pianificazione del territorio e relative misure a scapito dei rustici; iniziativa sui limiti alle residenze secondarie; prese di posizioni, e ricorsi di associazioni ambientalistiche; eccetera.

Siamo coscienti e condividiamo che non bisogna assolutamente degradare il territorio e/o strafare in progetti megalomani o insensati e, se fosse il caso saremmo concordi con chi si mette a contrastare simile operato.
Siamo però coscienti che adottando certe misure restrittive si mette in pericolo l’esistenza di chi opera e vive nelle suddette zone.

Diversi di noi hanno già manifestato apprensione a merito di certe posizioni e/o iniziative prese ed atte ad arrestare quei pochi processi di sviluppo che sono ancora possibili da realizzare nelle regioni suddette, ed a volte con immensi sacrifici.

Certe misure, non lo si può negare, porteranno a un probabile per non dire sicuro ridimensionamento dei posti di lavoro in montagna. Regioni già povere, dove anche un solo posto, anche magari solo a tempo parziale, conta ed è importante, non solo per il bilancio familiare del lavoratore ma diventa e resta un atto a formare, anche se in forma ridotta, una ricaduta fondamentale nel contesto economico locale.

Uno degli scopi della petizione che traspare, è di far capire e far valere i valori ed i voleri di chi in montagna deve operare e trarre da vivere. Un territorio ben gestito e che da qualche frutto a chi lo vive, è meglio di un territorio sul quale si vogliono imporre misure drastiche di protezionismo che non servono a nessuno; anzi arrecano solo danni.

E chi ne subisce le conseguenze, in fin dei conti?
Sicuramente (o almeno in misura molto minore) non il turista o vacanziere.

Questo, al limite, andrà cercare il servizio che si attende altrove, dove si è capaci e si ha la possibilità di creare e mantenere con la giusta sensibilità e le giuste e dovute misure, quelle strutture e attività necessarie all’utilizzatore ma fondamentali e vitali per chi in loco ci vive.

Daniele Degiorgi
V.Presidente
Swiss Ski Patrol
Carlo
inserito il: 19.5.2014 22:05
Bravo Rasputin, le tue vedute sono davvero vaste e illuminanti! Inquietante vedere che c'è ancora gente che ragiona così…ah, scusa, sono cittadino e, di riflesso, non potrò mai diventare buono. Chiedo venia.
Rasputin
inserito il: 19.5.2014 17:11
Brevissimo sunto (molto molto stringato)
Chi è il VERO Popolo Alpino?
Esattamente l'antagonista (il contrario) del popolo cittadino. E che magari (peggio ancora) si spaccia per pseudo alpino.
Anche i paracarri sono coscienti che tra Alpino e Cittadino c'è una differenza di veduta e di pensiero diametralmente opposte e lontane anni luce.
Perché??
Per ovvi motivi e, la stragrande maggioranza delle volte, reale e giustificata.
Dettami delle necessità e del fatto di (tante volte) stufo di essere stato fregato.
Di esempi ne è piena l’aria. (e non solo Magellano, Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci con le perline di vetro al di là del pozzo!!)
Solo che: difficilmente l’Alpino va a ficcare il naso nelle questioni del cittadino, viceversa è più facile che il Cittadino voglia ficcare il naso e dettare legge nelle questioni che riguardano unicamente l’Alpino.
(rustici, votazione sulle residenze secondarie, servizi nelle valli che saltano, ospedali che chiudono, trasporti pubblici che diminuiscono, e tanti tanti tanti altri!! – lista lunga almeno come un elenco telefonico!)
Di più; abbiamo visto tanti Alpini diventare buoni (o almeno mediocri) Cittadini per necessità
Al contrario abbiamo visto pochi Cittadini divenire altrettanto (almeno mediocri) Alpini; il più delle volte solo pseudo o anche meno.
Rasputin
inserito il: 19.5.2014 16:52
parco naturale regionale

Certo, ma...purtroppo a qualcuno non interessa.
Con questi parchi, le ruote di qualcuno non sono abbastanza oleate!!
Meglio fare tanto gli interessi di pochi che fare gli interessi di tanti (resta poco)!
Gina
inserito il: 19.5.2014 16:51
Con tutto rispetto, Rasputin: chi è "il popolo alpino vero"? C'è una definizione?
marcello
inserito il: 19.5.2014 14:38
Ottimo Rasputin :)

Copio e incollo un passaggio dell'idea...

Negli ultimi decenni la protezione della natura e del paesaggio è stata fortemente sviluppata. L’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP), ad esempio, copre il 19% della superficie della Svizzera. Le misure di protezione si basano in parte su concetti del secolo scorso. Per realizzare il principio dello sviluppo sostenibile occorre tener maggiormente conto della competitività socio-economica delle regioni rurali e di montagna. Il rapporto con le regioni protette deve essere modernizzato. Gli approcci attuali, come dimostrato dai parchi naturali regionali, indicano in che modo procedere.

...ancora una volta la riconferma dell'idea dei parchi naturali regionali, molto più consoni per raggiungere il NOSTRO VERO obbiettivo finale!
Rasputin
inserito il: 19.5.2014 14:21
Interessante la petizione lanciata e supportata da diversi enti che di montagna vivono e ne sanno qualcosa.
Lo si vede dalle prime importanti associazioni che sostengono la petizione.

Giusto proteggere il territorio, ma giusto lasciar vivere chi di territorio deve vivere.
Il popolo alpino (quello vero) sa come deve fare senza farsi dare il biberon.

Petizione da sostenere.
Leggi e direttive ce ne sono già abbastanza; e se in più non c’è alcuna visione di eventuali (ed improbabili ricadute), peggio ancora. Diamo il giusto spazio alle persone sensate.

Ecco l'indirizzo del sito dove informarsi e firmare.

www.petition-population-de-montagne.ch
Moderatrici
inserito il: 16.5.2014 14:45
Cari utenti,
abbiamo saputo con molto piacere che il nostro forum
"Blenio Café", specie la conversazione sul Parc Adula, è molto letta e seguita anche in Valle Calanca. Utenti e visitatori del sito abitanti quella bella Valle, pure parte del progetto di Parc Adula, sono quindi invitati a partecipare attivamente al forum.

Buon fine settimana
Le Moderatrici
Rasputin
inserito il: 15.5.2014 11:50
in sintesi

visto che i promotori di PA vanno ad estirpare qualche erbaccia, sarà doveroso votare TUTTI SI al progetto. (chissà se le fanno cuocere???)

Così poi estirperanno pure noi, però senza dirlo prima a nessuno.

Le ortiche e le lavazze le abbiamo sempre estirpate senza bisogno dell'intellighienza.
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