Blenio Café
PARC ADULA
paolo t
inserito il: 22.11.2016 16:36
MA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!

BASTA VOLANTINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

an podum pü!!!! :-((((((((((((((((
alfiero
inserito il: 22.11.2016 13:52
Mi piace sentir dire che dobbiamo smettere di piangerci addosso e darci da fare senza aspettare il bambino che ci porti soldi e regali perché su questo sono molto d'accordo, ma quando sento dire che bisogna accettare il parco perché cosi facendo arrivano dei soldi pubblici per finanziare i 18 posti di lavoro con relativi alloggi e strumentazioni, non posso fare a meno di pensare alle lacrimucce per piangerci addosso.
Adula
inserito il: 22.11.2016 13:21
cari Bleniesi,

avevo ancora alcune domande che non hanno trovato risposta:

per esempio:
perché in questi lunghi 16 anni la sede del Parc Adula è stata Roré (Roveredo = comune fuori dal Parc Adula), che ci siano degli interessi personali???

oppure: i 18 nuovi posti di lavoro si sommano a quelli già esistenti? oppure saranno effettivamente NUOVI? verranno fatti dei concorsi pubblici oppure la direzione o gli alti vertici dell'Associazione prenderanno chi di loro piacimento (come già successo)?

ma ora abbiamo un'altra notizia che mi aiuta finalmente a prendere una decisione riguarda il mio voto:

leggete l'articolo appena apparso nella cronaca di questo sito:

www.vallediblenio.ch/vdbi_cronaca.php

e poi datemi una spiegazione.....
alfiero
inserito il: 22.11.2016 9:01
Come ho già scritto, credo che a questo punto non sia più dato di poter influire sul voto, i cittadini sanno loro ormai quello che vogliono.

Ma le ragioni del si, in estrema sintesi, si possono riassumere in poche parole: opportunità, treno da non perdere, occasione da non perdere, futuro, giovani, che a rigore di concretezza e pragmatismo possono essere declinate come segue:
opportunità: non si sa quali.
treno da non perdere: non si sa dove ci porti.
occasione da non perdere: voi dite quella di votare si noi diciamo quella di votare no.
Giovani: il mondo cambia veloce, i giovani sono sempre più istruiti, perché non lasciare loro più libertà di disegnare il loro presente secondo le nuove circostante che il mondo girando proporrà?
Futuro: pensiamo anche al 2027.

Il pasticcio dei 10 anni: e sono una dozzina, visto che l'appuntamento prossimo sarà nel 2027.
La legge federale ci offre, o forse impone, la possibilità di uscirne nel 2027. Questa dovrebbe essere un"ultima spiaggia" in caso che il parco si rivelasse essere un`"aborto" e non va trattata con faciloneria, come se si trattasse di rinnovare o meno un contratto di locazione fra privati. occorre, meglio detto, occorreva essere maggiormente coscienti che questo 27 novembre non si sta decidendo un parco giochi per bambini, ma é una scelta di itinerario per la valle di Blenio, (della parte Grigionese non me ne intendo) vogliamo un futuro caratterizzato da un ambientalismo esasperato che in altri luoghi della CH non vige, oppure vogliamo un futuro basato sullo sfruttamento delle risorse che abbiamo, fra le quali la morfologia geografica, ancor più che le caratteristiche ambientali, presenti queste in tutta la catena alpina, sono una risorsa come lo sono sempre state.

Una dozzina di anni, ci aspettano in caso di accettazione del parco, di incertezza, dubbi, insicurezza, titubanza, che non potranno dare avvio alla realizzazione di ciò che occorre per essere una destinazione turistica non di massa ma di qualità. Dovrebbe succedere un miracolo per poter, nel 2027, cambiare itinerario in modo indolore e indenne. Intanto ci portano via quel che abbiamo e si organizzerà altrove la concorrenza creando una situazione che non giustifica più i nostri investimenti. Ancora una dozzina di anni persi, da aggiungere a quelli persi in attesa del parco. Soldi da spendere e debiti da pagare, non si sa da chi.

Cose semplici, che tutti vedono e che renderà il non rinnovo del "contratto" teoricamente possibile perché ha una base legale, ma praticamente impossibile perché tutto si sarà trasformato nell'ottica del parco, e sarà tardi e costoso cambiare indirizzo.
paolo t
inserito il: 21.11.2016 23:34
Sempre sulla Surselva, stavo pensando... e se passasse il no di là, vorrebbe dire - secondo le "definizioni" dei Pro Parco - che pure i sursilvani o parte di loro sono retrogradi, ottusi, paurosi e non lungimiranti?

Personalmente rispetto e ho sempre rispettato chi la pensa diversamente da me. Parlo volentieri e da sempre coi favorevoli e coi meno favorevoli. Sarebbe carino se succedesse anche il contrario e che - come ha ben detto Alfiero - gli uni non si vedessero come "illuminati" tanto da permettersi di dare degli "zoccoloni retrogradi" agli altri.

Chi di noi è così tanto supponente di esser sicuro di avere la verità certa in mano? E il fatto che uno si permetta di avere dei dubbi (anche più che leciti) non vuol necessariamente dire che non ha più fiducia nelle istituzioni.

Inversamente detto, in democrazia non esiste che i cittadini siano sempre e in ogni caso concordi con le istituzioni. Non ci sarebbero più votazioni. Ma non vivremmo in uno Stato democratico. Quindi, come in ogni votazione, il primo piano (la prima questione) secondo me non è se si ha fiducia o meno nelle istituzioni, ma se si crede o meno nell'oggetto in voto. Tutto lì. Il resto sono speculazioni...
paolo t
inserito il: 21.11.2016 22:16
Salve,
scusate ma in questa martellante e ora asfissiante campagna per il Parc Adula, o mi sfugge qualcosa o non capisco...

Leggo oggi sull'ennesimo volantino:

"La Surselva esita? Ragione di più per sostenere con decisione il progetto; Blenio ha tutta la possibilità di assumere un ruolo centrale e decisivo che le consentirebbe di rivendicare l'attribuzione di ulteriori posti di lavoro qualificati e, perché no, di divenire la sede del parco".

Morte tua, vita mia, insomma. E ci potrebbe egoisticamente anche stare. Probabilmente in Surselva i no sono parecchi...

Se non che, giusto poche righe sotto, si legge che "mai nessun progetto è stato così profondamente svizzero e democratico", un progetto che "accomuna lingue, tradizioni, territori e culture diverse". E ancora: "Solo il confronto con gli altri... ecc ecc".

Ora resto interdetto: prima quasi quasi si "spera" sotto i baffi che i Comuni sursilvani lascino il treno, e poi subito dopo si sottolinea il vantaggio di "accomunare lingue, tradizioni, ecc"...
Scriba
inserito il: 21.11.2016 20:59
Scusa Alfredo,

ma perche' parli di alternativa avara, il parco non lo e' di certo ma si prefigge in primo luogo di dare una nuova e bella immagine alla nostra Valle (label), poi tutto il resto si puo' costruire, sempre comunque pensando a salvaguardare il territorio che e' il nostro bene piu' prezioso...o secondo bene dopo la sua gente (rubando una frase a G.Derighetti).

In merito al target di turista, con tutto il rispetto ma mi sa che non hai girato molto il mondo ultimamente. Il turista che ama la natura, le tipicita' e l'autenticita' dei luoghi, e' ben disposto anche a fermarsi e spendere soldi nelle nostre infrastrutture, non e' il classico turista mordi e fuggi nell'immaginario di tanti con la barretta in mano e basta....credimi.

Evidentemente poi ci vogliono le strutture adeguate, la giusta accoglienza, la creativita' ecc. Ma pensi che i bleniesi non sanno mettersi in gioco e darsi da fare, mancani i giovani validi in Valle, non mi sembra leggendo alcuni recenti interventi sul tema.

Creiamo le premesse poi seguira' il resto...anche il Comune unico se necessario ma questo e' un'altro discorso !
Luca
inserito il: 21.11.2016 20:18
Guardate i video della conferenza stampa di oggi a Malvaglia www.facebook.com/proparcadulavallediblenio.
Tutti ci credono al rilancio della valle con il Parco, dobbiamo crederci anche noi. Votiamo Sì al parc Adula
alfiero
inserito il: 21.11.2016 15:21
Scusa Scriba, il Ticino è un cantone con soli 330000 abitanti, con un tasso di disoccupazione ai minimi continentali e con un'economia che per poter funzionare al 100% ha bisogno di 70'000 lavoratori stranieri vuoi che non si possano trovare due o tre cento posti di lavoro per noi? a pochi metri dall'autostrada e ferrovia? Allora perché preferire l'alternativa più avara di possibilità reali, del PN

Non è la funzione di un PN pensare a creare dei posti di lavoro, il marchio può contribuire ad attirare qualche turista in più degli attuali assieme ad altri fattori dell'attrattività di un luogo di destinazione, ma non illudiamoci, pochi saranno quelli che desiderano vedere solo montagne senza un po' di divertimento per passare qualche giorno qui e di questo i Tour Operator sono ben al corrente, tanto più che la spinta da parte dei vertici turistici del Cantone a mandare i clienti in valle per qualche giorno, non solo è inesistente ma funziona nell'altro senso.

Non facciamo, del PA la panacea di tutti i nostri problemi economici prendiamo il coraggio a due mani per mettere la chiesa in mezzo alla valle per poi dire, da comune unico, al Ticino politico ed economico, per favore, per dovere politico, per l'equità sociale fra le regioni, ascoltate anche la nostra voce.
il gracchio alpino
inserito il: 21.11.2016 11:45
questione di fiducia o di sfiducia nelle istituzioni!

ma le istituzioni hanno detto la vera verità?

e se come detto e stradetto e chiesto e richiesto, fossero a conoscenza di cose non dette e che il popolo non sa, perché non le dicono?

ma come si fa a credere che PA porterà sviluppo in valle?
ma chi ci crede e chi lo dice, conosce la vera realtà degli altri parchi che vengono sempre ed erroneamente portati come esempio?

e poi, bello da vedere!!! stamani arriva in bucalettere un bel volantino con una foto ben degna per un carro di carnevale!
PARC ADULA
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