Blenio Café
ENERGIE RINNOVABILI IN VALLE DI BLENIO
Richi
inserito il: 3.12.2014 19:41
...ci siamo lasciati prendere ovunque dalla mania del macro.
Torniamo al micro. Funzionale, pratico, esecutivo, rapido.
mara
inserito il: 3.12.2014 16:20
Grazie Ivan!
vedo che anche dalle grandi Città, c'è chi capisce come vivono le valli...

Oggi su "laRegione", articolo di Molinaro "Gottardo 2020 al bivio", a p.12, si legge il parere di Rizzi su questo grande progetto:

(...) "Emergono – aggiunge Rizzi – interessi non sempre allineati che implicano un processo piuttosto macchinoso, lungo e impegnativo. (..)

E altro ancora, vale la pena leggerlo.
Per questo io sono dell'idea che progetti con una maggior aderenza al territorio e alla popolazione, progetti meno ampi, più mirati e locali hanno una maggior possibilità di riuscita con minor dispendio (di soldi e di anni)...
ivan
inserito il: 3.12.2014 12:52
Penso che mara ha ben fotografato grazie ad esempi concreti di cronaca, le situazioni e le condizioni di potenziale operositá delle nostre valli.
Come uscirne? A politici e legislatori la palla....
mara
inserito il: 2.12.2014 10:35
Notizia di oggi. Speriamo che quel "dovrebbe" diventi "è possibile". Diversamente - ancora una volta a sfavore delle regioni periferiche di montagna - ci troveremmo le mani legate, e ancora da un'altra legge!

Riferendomi ad un mio scritto qua sotto, del 19.05.2014 e al parere di Mirco Moser, Capo dell’Ufficio cantonale dell'aria, del clima e delle energie rinnovabili, spero che ora - dopo che la Confederazione è riuscita ad “avvicinare” le due posizioni nell’ambito della Strategia energetica 2050 (articolo 14 Lene), possa anche approvare e incentivarne l'art.15, che più o meno afferma che se il progetto appare particolarmente opportuno – anche in altri casi, di minore importanza (ossia non nazionale....) - potrebbe (deve!) poter essere realizzato. A beneficio delle popolazioni di montagna! Ecchecavolo!!!!

Sennò diventiamo davvero il museo alpino della Grande Lugano! WOW!! Bella roba!
Poi da laggiù o dalla "CÀ di Biss" di Bellinzona ci dicono - a noi pore zone periferiche - che siamo "la palla al piede" del Cantone... Ma ciombis!!! Dateci finalmente i minimi necessari margini d'azione, allentate certe leggi astruse che valgono solo quassù (strano eh? vedi villa di Davesco... e col cavolo che "non sappiamo chi sono i proprietari"!!! ma ci prendete per i fondelli?????????????) quindi... leggi che valgono solo quassù e non laggiù, e poi sono sicura che le popolazioni alpine (la gente del posto, locale!!!) hanno la tenacia e la forza di agire e portare a termine progetti validi. Non milionari.

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DALLA STAMPA ODIERNA, CRONACA NAZIONALE:

In futuro, dovrebbe essere possibile realizzare centrali idroelettriche e di pompaggio/turbinaggio a partire da una certa taglia o importanza in zone naturali protette, esclusi i biotopi di importanza nazionale - 2% del territorio nazionale - e le riserve di selvaggina e per gli uccelli migratori.

Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale per 155 voti a 32 (5 astenuti), esaminando la strategia energetica 2050 del Governo, mediate la quale s'intendono promuovere le energie rinnovabili per uscire dal nucleare.

Per la maggioranza del plenum, sostenuta dalla consigliera federale Doris Leuthard, la promozione delle energie pulite e il loro sviluppo richiedono che le installazioni per la realizzazione di dighe o parchi eolici vengano dichiarate di interesse nazionale e non solo locale.

Non si tratta di attribuire maggioranza importanza a questi impianti rispetto alla protezione della natura e del paesaggio, ha sottolineato la ministra dell'energia, ma di fare in modo che questi interessi talvolta divergenti si trovino "sullo stesso piano".

Oggi, ha precisato Doris Leuthard rivolta a Silva Semadeni (PS/GR) che proponeva lo stralcio di questa disposizione, la protezione della natura e del paesaggio prevalgono su altri interessi. Per la consigliera federale, insomma, "non si può avere il soldino e il panino, ossia volere la promozione delle rinnovabili senza fare alcun sacrificio".

(ats, agenzia telegrafica svizzera, Berna)
alfiero
inserito il: 13.7.2014 11:30
Credo che per diminuire l’intensità delle guerre al mondo ci vogliono azioni diplomatiche globali che regolino la distribuzione delle materie prime, dell’energia e degli alimentari.
In questo senso la Svizzera che tiene alta una bella fetta della sua socialità con le tasse sui carburanti, emana molte misure costose che incidono quasi sul bilancio ecologico globale purché popolari. Credo giusto incentivare il risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile nella giusta misura, tenendo però conto che si incentiva solo l’accelerazione, perché con la sensibilità ambientale di oggi, il mercato, datogli il tempo per il perfezionamento tecnico e la produzione a minor costo, ci penserebbe comunque. L’eccesso di sostegno ha effetti molto gravosi per le famiglie: per le nuove costruzione e le riattazioni importanti ci sono prescrizioni, in fatto di energia utilizzata e isolazioni e misure incentive che utilizzano sistemi e materiali costosi e poco duraturi, le leggi da noi cambiano in fretta, gli edifici e tutto quanto si devono adeguare troppo in fretta per cui l’aumento massiccio degli affitti è assicurato e lo scompiglio che si vede oggi nel mercato dell’energia ne è anche una conseguenza. Utilizzerei volentieri l’energia rinnovabile per la mia casa ma mi farei qualche scrupolo morale se dovessi utilizzare energia prodotta solo in conseguenza di troppa incentivazione.

Buona domenicâ
mara
inserito il: 21.5.2014 17:50
... è vero che poi ci vorrebbe una forte e decisa presa di posizione (e di coscienza collettiva) di comuni e Cantoni per ridurre al minimo necessario, ad esempio, cose come le decorazioni natalizie luminose (su tutto il territorio nazionale), oppure l'illuminazione pubblica in certe ore della notte (dalle 2 alle??), e tante altre cose che possiamo fare anche noi, con un po' di accortezza, in casa nostra...

C'è però poi un altro aspetto che mi ha fatto riflettere... un addetto ai lavori qualche tempo fa mi disse "attenzione che oggigiorno consumiamo molta energia in più per raffreddarci che non per scaldarci!"...

Accipicchia se fa riflettere sta roba... tosta è... Se poi si pensa al futuro.... Ecco cribbio, queste ultime 5 parole non volevo scriverle... ma tant'è... :-( basta, chiudo!
lo scriba montano
inserito il: 21.5.2014 15:24
In fin dei conti si fa fatica a capire cosa si vuole. Non più energia nucleare (e questo va bene).

Minor dipendenza dai grandi distributori (anche qui va bene)

Maggior utilizzo di energia pulita e rinnovabile (anche qui va bene)
Ma sta energia con cosa la facciamo?
A tutti una bicicletta e pedalare? così oltre che a produrla, ne risparmiano anche parchè ci scaldiamo.

Poi sulla bicicletta, a pedalare mettiamo i ricorrenti, con però l'obbligo di arrivare a piedi.

Altra possibilità, non si consuma più e si torna come ai vecchi tempi della candela e del caminetto.

Altrimenti comperiamo all'estero dove produrranno senza troppe limitazioni. (e così addio alla indipendenza)
Attenzione che questo è ciò che alcuni "grandi interessi" stanno aspettando.
Fiordaliso
inserito il: 21.5.2014 9:47
... attenti però a non fare di tutta l'erba un fascio: una cosa è la legittima questione sollevata da Mara ("due pesi / due misure", ovvero il groviglio legislativo che ciecamente impedisce che vengano fatte le cose); un'altra cosa è il fondamentale diritto di un cittadino, o un'associazione di cittadini, a ricorrere allo strumento del "ricorso", come nel caso sotto del parco eolico sul San Gottardo. Personalmente non condivido questi ricorsi ma li rispetto come una espressione della nostra democrazia, ben cosciente del fatto che questo prezioso strumento democratico in passato ha potuto evitare veri e propri abusi e soprusi.
Rasputin
inserito il: 20.5.2014 19:42
Rasputin sarà forse un pò duro e poco propenso alla democrazia (quella verbale = giro della torta). Forse un po' provocatorio.

Ma non è che un fondamento di ragione magari ce l'ha??
Se esprimesse più democraticamente le sue idee, addolcendole con un po’ di ma...però...magari…chissa… forse... dipende… eccetera; non è che in tanti condividerebbero?
Forse perché tanti non oserebbero?

Riflettere! (non su Rasputin ma su come stanno realmente le cose!!)
O l'uovo o la gallina; e poi cosa per primo?
maru
inserito il: 20.5.2014 19:15
Mara, non hai citato un importante progetto situato nella regione Tre Valli: Il parco eolico del San Gottardo

www.aet.ch/index/progetti/pesg.htm


Ma anche questo continua subire ricorsi su ricorsi...


andate a leggere l'articolo:

Nuovo stop per le turbine del Parco eolico S.Gottardo

Due ricorsi, uno della STAN e l’altro della Pro San Gottardo.

apparso sul Giornale del Popolo del 24.3.2014

www.gdp.ch/notizie/bellinzona-e-valli/nuovo-stop-l...
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