Blenio Café
OSPEDALE DI ACQUAROSSA
lo scriba montano
inserito il: 25.3.2014 0:41
E poi le casse malati che hanno incassato 800 Milioni (quelli dichiarati!!!) in più, ci danno indietro Fr. 5,50 al mese per 36 mesi.

Solo che l'anno prossimo hanno già garantito un aumento medio di 10 Fr. al mese.
Mi ricorda la reclame di quel grande magazzino di elettronica,

- Non sono mica scemo!

Solo che in questo caso, pur non essendo scemi, andare a dirlo a Gigi non serve a niente.
Forse quello di Viganello 8di Gigi...) è stato impiegato a studiare la questione! 8Quindi, mai ci ascolterebbe¨¨)

Non è necessario il pallottoliere per fare i calcoli a chi ritorna l'affare!
marcello
inserito il: 25.3.2014 1:39
La persona sbagliata al posto sbagliato :(
Gente laureata in economia a San Gallo (Chapeau!) non dovrebbe occupare il posto che occupa...
mara
inserito il: 25.3.2014 4:29
...il tutto è iniziato quando si è finito di credere nel Servizio pubblico. Scomparso il concetto. Sembra che non renda... Scomparso in nome del dio denaro, della redditività e dei guadagni milionari.

E' vero che ai tempi delle PTT e di quando i treni delle FFS ancora si fermavano in tutte le stazioni (che bello!!!), forse si sperperava anche un po' di qua e un po' di là. Ma comunque la "ricchezza" era ripartita su molte persone, su famiglie del nostro Paese. Ora sono in molti a non avere più i servizi, specie nelle valli, e in pochi a guadagnare molto (davvero troppo!).

Ancora una volta, si è perso la via di mezzo... Mah...
Gaetan
inserito il: 31.3.2014 19:20
Per salvare l'ospedale va bene tentare con la petizione (che abbiamo sottoscritto), ma occorrono soprattutto voci autorevoli, magari in GC. In Blenio credo che manchi un "Leader". Le aggregazioni si diceva che avrebbero portato più "peso politico", ma non è così. Ai tempi c'erano alcune personalità forti in Valle: penso a Leopoldo Pagani, Giovanni Baggi, Alfredo Giovannini anch'egli vicino ai problemi della nostra valle. Mi auguro che la petizione proposta dai tre comuni bleniesi abbia un effetto concreto. Ma, come si sa, purtroppo a Bellinzona non ascoltano e non capiscono sempre...
Moderatrici
inserito il: 1.4.2014 9:37
Ieri sera, il Consiglio comunale di Acquarossa ha approvato all'unanimità due Risoluzioni presentate dal Consigliere comunale Simone Ghisla per il Gruppo PPD.

Le due risoluzioni sono state discusse ed approvate all'unanimità dal Consiglio comunale.

Ve le proponiamo qui, di seguito. Qua sotto la prima:

Proposte di risoluzione a favore del mantenimento della struttura ospedaliera di Acquarossa

RISOLUZIONE 1:

In data 18 maggio il popolo sovrano sarà chiamato a votare un decreto federale atto a salvaguardare la medicina di base ancorandola quindi alla costituzione elvetica.

Ecco di seguito il testo oggetto di votazione:

“La Costituzione federale è modificata come segue:

Art. 117a (nuovo) Cure mediche di base

1 Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni provvedono
affinché tutti abbiano accesso a cure mediche di base sufficienti e di qualità.
Entrambi riconoscono e promuovono la medicina di famiglia come componente
fondamentale di tali cure.

2 La Confederazione emana prescrizioni concernenti:

a. la formazione e il perfezionamento per le professioni delle cure mediche di
base, nonché i requisiti per l’esercizio delle stesse;

b. l’adeguata remunerazione delle prestazioni della medicina di famiglia.”

Ecco di seguito alcune caratteristiche fondamentali che identificano la medicina di base, approvate dal WONCA, trattato sul quale si è basato il consiglio federale per anteporre il citato controprogetto all’iniziativa “si alla medicina di famiglia”

a) è normalmente il luogo di primo contatto medico all’interno del sistema sanitario, fornisce un accesso diretto ed illimitato ai suoi utenti, si occupa di tutti i problemi di salute, indipendentemente da età, sesso e ogni altra caratteristica della persona;
b) fa un utilizzo efficiente delle risorse sanitarie attraverso il coordinamento delle cure, il lavoro con altri professionisti presenti nel contesto organizzativo delle cure primarie, agendo da interfaccia con altre specialità assumendo, quando si renda necessario, il ruolo di difensore dell’interesse dei pazienti;
c) sviluppa un approccio centrato sulla persona, orientato all’individuo, alla sua famiglia e alla sua comunità;
f) ha il compito di erogare cure longitudinali e continue a seconda dei bisogni del paziente;
g) prevede uno specifico processo decisionale determinato dalla prevalenza e incidenza delle malattia in quella precisa comunità;
h) gestisce contemporaneamente i problemi di salute sia acuti che cronici dei singoli pazienti;
i) si occupa di malesseri che si presentano in modo aspecifico e ad uno stadio iniziale del loro sviluppo e che potrebbero richiedere un intervento urgente;
j) promuove la salute ed il benessere con interventi appropriati ed efficaci;
k) ha una responsabilità specifica della salute della comunità;

Posto e considerato che:
-la valle di Blenio non può fare a capo ad un numero sufficiente di medici di base che ottemperano ai bisogni primari attuali dei cittadini. In particolar modo questo avverrà negli anni futuri, a seguito dei preannunciati pensionamenti e della ventilata impossibilità di ricoverare i pazienti in un reparto geriatrico di prossimità.
-l’ospedale di Acquarossa, per mezzo del Dr Ongaro e del Dr Allegranza già oggi si occupa dell’assistenza di base dei cittadini della valle di Blenio
-il circolo medico Tre Valli non dispone di sufficienti professionisti atti a garantire, specialmente in futuro, un picchetto medico confacente e continuo

Auspicato così come preventivato il voto affermativo al testo posto in votazione ed auspicato che quanto citato sia giuridicamente valido anche per la medicina stazionaria (attualmente non specificato)

Il Consiglio comunale di Acquarossa, in considerazione dell’articolo 117a della costituzione elvetica, incarica il Municipio, attraverso l’ ASCOBLE e l’ERS di dare mandato ad un giurista di valutare l’ anticostituzionalità del ridimensionamento dell’ospedale di Acquarossa.

Per il gruppo PPD
Ghisla Simone
Moderatrici
inserito il: 1.4.2014 9:39
RISOLUZIONE 2 VOTATA IERI ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI ACQUAROSSA:

La presente risoluzione è stata concepita dopo discussione preliminare con i vertici DSS ed EOC

Premesse:

1. Negli ultimi mesi, la maggior preoccupazione della popolazione così come delle autorità comunali della Valle, è stata la possibilità ventilata, in particolar modo da parte della direzione EOC, di chiudere il servizio di pronto soccorso dell’ospedale di Acquarossa così come fino ad oggi è stato concepito per sostituirlo con un non meglio precisato ambulatorio.

2. Tre Valli Soccorso, entità sovracomunale e sussidiata dal cantone ha attualmente il pro capite nettamente più alto del cantone se paragonato con entità di soccorso simili.

3. Tre Valli Soccorso è attualmente insediata in una struttura precaria non confacente alle esigenze logistiche attuali

4. Il personale di Tre Valli Soccorso è soggetto a tempi di attesa che vengono trascorsi in sede in attesa della prossima chiamata di pronto intervento.

5. La voce “personale” ricopre a consuntivo la parte predominante dei costi di gestione

A seguito di queste premesse si incarica il Municipio, attraverso l’ ASCOBLE di attivarsi in sinergia con i comuni della Leventina, al fine di trasferire la sede di TVS, attualmente nel comprensorio di Biasca, nei comuni di Faido e Acquarossa presso gli omonimi ospedali.

Vantaggi:

1. Il personale di TVS, essendo presente giorno e notte nelle nuove sedi, potrebbe contribuire all’apertura notturna dei servizi di Pronto Soccorso base dei due nosocomi di valle

2. I costi del personale potrebbero essere assunti e quindi divisi tra EOC e TVS con conseguente indubbio vantaggio economico per entrambi gli enti coinvolti e con abbattimento del pro capite attualmente sulle spalle dei comuni

3. Vicinanza dell’ambulanza (una ad Acquarossa, una a Faido) alle regioni più discoste

4. Si darebbe la possibilità a TVS di avere una /due sedi adeguate ai loro bisogni, in particolar modo tenendo in considerazione la possibilità di una costruzione ospedaliera ex-novo ad Acquarossa

Per il gruppo PPD
Ghisla Simone
mara
inserito il: 1.4.2014 16:37
Anche se forse non tutti i consiglieri comunali di Acquarossa saranno d'accordo, penso sia importante far sapere già da ora l'intenzione di organizzare una manifestazione pacifica a Bellinzona a difesa dell'Ospedale bleniese, secondo l'idea e l'invito lanciato ieri dal consigliere Fernando Ferrari. Invito e idea che sono stati accettati dai colleghi e dal Municipio.

www.vallediblenio.ch/vdbi_cronaca.php

Penso infatti che in questo caso l'"effetto sorpresa" sarebbe difficile da mantenere e il "segreto" diventerebbe ben presto uno dei più classici di... Pulcinella!
Tanto vale allora sfruttare già da ora il tam-tam della grande rete di Internet per raccogliere adesioni e soprattutto partecipanti!
Appena sapremo la data, la pubblichiamo! :-)
mara
inserito il: 1.4.2014 18:01
Da "laRegioneTicino" di ieri, 31.03.2014, p.2
...ci risiamo... le Casse Malati!!!

Articolo/lettera del dottor Sandro Bonetti, di Dongio:

AVREMO MENO RISORSE PER TRATTARE GLI STESSI PAZIENTI

Un aspetto rilevante a proposito della pianificazione è che i cambiamenti proposti vengono motivati dalla necessità di garantire la qualità delle cure; in effetti la visione moderna della qualità, in un mondo che sembra sempre più necessitare di codifiche e regole per tutto, ha portato a cercare un modello che permettesse di definire quali requisiti siano necessari per poter fornire delle cure mediche. Il Cantone ha deciso di affidarsi a criteri definiti dal “modello di Zurigo”, inadeguati per la diversità del territorio e perché alcuni parametri centrali non sono sovrapponibili. Altri Cantoni hanno applicato questo modello, ma spesso le autorità politiche hanno concesso deroghe per adattarlo al territorio: ad esempio, gli ospedali in val Mustair e in val Bregaglia hanno reparti di Medicina Interna acuta nonostante non vi siano i criteri del ‘modello di Zurigo’, adottato dal Canton Grigioni. Basterebbe la volontà politica in tal senso.

Il paradosso maggiore è il seguente: gli ospedali di zona devono chiudere perché non rispondono ai criteri di qualità richiesti, e vengono trasformati in istituti di cura, dove, ci viene assicurato, sarà possibile trattare la stessa tipologia di pazienti di oggi. Ci chiediamo allora come sarà possibile trattare la stessa tipologia di pazienti attuali con meno risorse, se già con quelle attuali la qualità non è più garantita. Altro aspetto, il finanziamento. Da una somma predefinita pagata dalle casse malati agli ospedali sulla base della diagnosi indipendentemente dalla sua durata, si passerà al pagamento di una cifra (non ancora stabilita) per ogni giorno di permanenza nell’istituto di cura. Una parte rilevante sarà a carico di paziente e Comuni, una piccola parte del Cantone. Dal lato finanziario si riuscirà formalmente a ridurre i costi della medicina acuta, ma solo perché parte della fattura verrà pagata da pazienti e Comuni; alla fine gli unici che ci risparmiano saranno le casse malati.
fabio
inserito il: 5.4.2014 6:02
L'articolo del dott. Bonetti conferma i miei precedenti interventi e cioè: la conoscenza tecnica della situazione è il vero supporto di cui la politica non può fare a meno per il salvataggio dell'ospedale. Mi viene in mente un nuovo spazio di mercato esplorabile per il nostro ospedale: la cura post-acuta di para e tetraplegici. Le assicurazioni potrebbero avere un certo interesse a curare queste persone in una struttura con tariffe diverse da quelle per le degenze acute.
Buon WE. Fabio
Richi
inserito il: 15.4.2014 11:00
Martedì 6 maggio alle 13.30 andiamo allora tutti in Piazza Governo, davanti a Palazzo, per difendere il nostro ospedale!
OSPEDALE DI ACQUAROSSA
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