L'assemblea del sodalizio, che raggruppa circa 200 soci, si è svolta lunedì 14 marzo ed è stata l’occasione per fare il punto alla situazione: realizzata lo scorso anno in luogo del precedente vecchio rifugio-bivacco, la nuova struttura non è una vera e propria capanna dove si può pernottare, bensì piuttosto un rifugio che, in caso di brutto tempo o nebbia, offre un riparo confortevole agli escursionisti.
In questo senso, si è rispettata la tradizione del vecchio rifugio costruito da un gruppo di aquilesi negli Anni Sessanta proprio come riparo e bivacco. Il punto in cui è sorta la nuova costruzione, a forma di perfetto cubo di 3 metri per 3 metri, offre a chi vi si trova un panorama eccezionale. Rifugio e cima sono molto frequentati anche da escursionisti della vicina Italia, dove foto del “Nido d’Aquila” si trovano già in vari siti dedicati alla montagna.
Nella sua relazione, il presidente della Società alpinistica Edo Cima ha quindi ringraziato tutti coloro che si sono prestati quali volontari a favore della realizzazione dell’opera. Sono stati stimati lavori di volontariato pari a circa 20 mila franchi.
Ringraziamenti sono andati anche a chi ha organizzato e condotto la tradizionale colonia estiva che si è tenuta alla capanna di Gorda, di proprietà della società stessa, con la partecipazione di una quindicina di bambini.
La colonia verrà riproposta pure quest’estate, dal 26 giugno al 2 luglio (interessati telefonare allo 091.745.00.72/079.281.65.57, Erika Mattei).
I soci hanno poi approvato i conti consuntivi del 2010 e preso atto che tutte le fatture riguardanti il piccolo rifugio sono state saldate. Al termine della seduta, si è proceduto ad un avvicendamento in comitato: all’uscente Reto Rigiani è subentrato Guido Degiorgi.
Fonte: Red. sito VdB