GROTTI DI MAROGNO, UN PROGETTO GIAPPONESE
22 / 10 / 2002

Un villaggio incentrato sulla coltivazione, la conoscenza e la degustazione dei prodotti viticoli nel nucleo dei Grotti di Marogno a Dongio. E’ un’utopia? Molto probabilmente sì, considerati i tempi di... vacche magre cui ci troviamo confrontati. Ciò non ha impedito al giovane studente giapponese Shoji Murata dell’Accademia di architettura di Mendrisio di sviluppare il tema del suo lavoro di laurea proprio sulla rivalorizzazione dei grotti di Marogno. La presentazione alla popolazione (a titolo propriamente divulgativo) di questo progetto si è svolta venerdì 18 ottobre scorso a Dongio alla presenza dell’autore, del sindaco del comune Laura Martinoli-Reggiani, dell’architetto Aurelio Galfetti (già direttore dell’Accademia) e dell’enologo Michele Conceprio. In sintesi, il progetto illustra la rivalorizzazione dei grotti di Marogno attraverso l’aggiunta, in vari punti del nucleo, di 11 alloggi tutti uguali (destinati a turisti e visitatori), di una biblioteca riservata alla tematica del vino, di un ufficio amministrativo, di una lavanderia, di una vera e propria cantina per il vino con una sala per degustazioni e spazio per conferenze nonché di un ristorante con 28 posti interni e 32 esterni, ricavati su un terrazzo formato sopra il grande masso che sovrasta i grotti. Per ora, comunque, il progetto è destinato a rimanere sulla carta del neo-architetto. Tra l’altro, la zona dei grotti è oggetto di studi a causa del pericolo di franamento di rocce e quindi per ora non è edificabile. In futuro, non è detto che questa idea possa assumere contorni un po’ più... reali. Molto più concreta e di prossima realizzazione è invece la segnalazione storico- didattica del percorso tra i vecchi torchi di Dongio e Marogno.