5 Fragen an Erika Mattei


Abita dal maggio 2005 a Torre, con il marito Fernando, dove si è sentita subito bene accolta. Ama la Valle in tutti i suoi aspetti, l’ambiente naturale, il clima, la storia e la cultura. Le piace andare alla scoperta di luoghi artistici e naturali che, in occasione di gite in Valle, non ha mai visto.
Erika Mattei
6717 Torre
email: erika.mavi@ticino.com
Cosa direste di voi o come vi descrivereste in un breve annuncio?
Sono nata e cresciuta nel Luganese, dove ho frequentato le scuole e lavorato quale segretaria nel ramo fiduciario/avvocatura, poi in un Comune dove mi occupavo in particolare della contabilità. In seguito mi sono trasferita a Chiasso, dove sono rimasta per parecchi anni (mio marito ha lavorato in Dogana). Appassionata di musica classica (ho fatto la corista per molti anni), mi piaceva la politica (ora mi limito a votare). Ho fatto (e qualche volta lo faccio ancora, a seconda del tempo disponibile) volontariato presso le Botteghe del Mondo, che si occupano del commercio equo e solidale. Mi piace stare con la gente. Se non posso chiacchierare con qualcuno, mi deprimo.
Qual è la cosa più importante che fa in una normale giornata lavorativa?
Siccome ho vissuto per parecchi anni tra smog e puzze varie, appena alzata spalanco una finestra e respiro una bella boccata d’aria buona! Poi apro la posta elettronica.
Ci racconti un bell'aneddoto della sua vita.
Settembre 2000: la figlia arriva a casa con un giovanotto. Siccome, durante le vacanze scolastiche e tutti i fine settimana ci trasferivamo in Valle Maggia, luogo d’origine di mio marito, ho detto a quest’ultimo: “l’è un valmagin, senz’altro!”. Il giovanotto si presenta: è di Dangio, bleniese DOC. Maggio 2005: su proposta di colui che è diventato nostro genero, eccoci trasferiti a Torre! Chi se lo immaginava che un “valmagia” e una “lüganesa” finivano a Torre? Però ne siamo contenti e ci troviamo benone.
Ci racconti una novità della Valle di Blenio che per lei è importante.
Temevo, quando ho visto il Cinema di Acquarossa chiuso, che la cosa fosse definitiva. Invece – con mia grande gioia – l’ho visto restaurare e praticamente diventare anche un polo culturale. Ritengo molto importante l’apertura di un centro per i giovani a Dongio: i ragazzi si conosceranno meglio e potranno meglio collaborare, da adulti, al futuro sviluppo della valle.
Se lei fosse Consigliere di Stato, che cosa farebbe per la Valle?

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