Interview mit Regula Pedretti
La Signora degli EM, microorganismi






Le piante parlano, comunicano tra di loro, si mandano messaggi”, sostiene Regula Pedretti di Ponto Valentino che, dopo averci fatte entrare nella sua calda, solare ed accogliente casa, davanti ad un buon caffè ci racconta quello che ha “trasformato” la sua vita in una continua e bellissima esperienza, in qualcosa di stupefacente giorno dopo giorno; insomma, una vita immensamente ricca.
Ricca dentro”, precisa subito con un sorriso – “una sensazione di armonia profonda e di benessere”. Da anni si studiano piante e fiori e ci si sta accorgendo che la vera natura dei vegetali è molto più comunicativa di quanto si possa immaginare.
Regula questo lo sa molto bene, e da tempo. Già da bambina, cresciuta in un piccolo paesino nella campagna di S.Gallo, aiutava con suo fratello i vicini di casa, contadini ed agricoltori. Le piaceva stare nella natura e tra gli animali. Suo padre, ingegnere, era pure appassionato di orticoltura e coltivava l’orto in modo biodinamico. Per quei tempi, una modalità non proprio convenzionale, anzi innovativa.

Poi la vita e il destino di Regula, prima che incontrasse i “microrganismi effettivi” (o EM), l’ha portata a svolgere varie professioni: dall’impiegata di commercio, all’hotellerie, dalla moda (gestiva un negozio a Biasca) alla guida per i visitatori dei cantieri Alptransit. “E pensare – ci dice col suo caldo sorriso – che da giovane volevo fare il pilota. Mi è sempre piaciuto tantissimo volare!”.
Forte di una personalità decisamente (e intellettualmente) curiosa, una di quelle - per intenderci - mai sazie, sempre “in movimento” e desiderosa di conoscere e capire “cosa c’è oltre”, Regula arriva in Ticino oltre 40 anni fa.
Dopo aver vissuto per lungo tempo a Biasca, scopre Ponto Valentino dove – con la famiglia - realizza la sua casa. Ovviamente con giardino; un grande e soleggiato giardino.
Poim 10 anni fa, “casualmente” (tra virgolette, perché il caso non esiste), avviene l’incontro con gli EM, questi minuscoli, pressoché invisibili ma fondamentali esserini viventi.
I microrganismi sono i più piccoli esseri viventi, sono batteri, lieviti, funghi, alghe, composti da una o più cellule”, ci spiega. Essi partecipano a tutti i processi della nostra vita: “trasformano per esempio innumerevoli sostanze in nutrimento per le piante, per gli animali e per l’uomo; in altre parole sono la base della vita nel suolo, nell'aria, nell'acqua e nel e sul nostro corpo; senza di loro non vive niente.”, continua Regula, ex presidente dell’Associazione EM Schweiz.
In un solo grammo di terra, vivono miliardi di microrganismi!Da sempre ci aiutano” - ci dice Regula – “ad esempio per la produzione del formaggio, dello yogurt, del pane e della birra e per la fermentazione del vino, solo per citare alcuni alimenti comuni”.

COSA SONO E COSA FANNO GLI EM

I microorganismi non sono riconoscibili ad occhio nudo (hanno dimensioni di 1/1000 di millimetro) e attualmente solo lo 0.5% di tutti i microrganismi esistenti (tra i 2 e i 3 miliardi stimati) sono stati scoperti e classificati. Essi rappresentano le radici dell’albero genealogico della vita sul nostro Pianeta.
I “microrganismi effettivi” o EM sono stati scoperti dal professore giapponese Dr.Teruo Higa dell’Università di Ryukyus ad Okinawa in Giappone.
Negli EM convive una moltitudine di tipi di microrganismi in perfetto equilibrio. La loro coesistenza è possibile perché si nutrono di prodotti metabolici gli uni degli altri. Essi sono assolutamente privi di qualsiasi manipolazione di tipo genetico e sono impiegati da tempo nella produzione alimentare di vario tipo. In altre parole, sono utilissimi, dato che la perfetta simbiosi degli EM produce una forza rigenerativa che in ambienti diversi sviluppa degli effetti sorprendenti. Sono impiegati in diversi campi come l’agricoltura (anche negli orti casalinghi), l’allevamento (stalle, pulizia); la salute, l’uso domestico (pulizie casalinga, ecc) e altro ancora.
In pratica, gli EM ostacolano l’effetto nocivo dell’ossidazione e producono tramite un processo fermentativo, prodotti metabolici utili (enzimi, vitamine, ecc) aiutando a stabilizzare l’ambiente.
In altre parole equilibrano in modo naturale i microrganismi naturali e positivi.

Più vado in avanti con l’esperienza EM – ci dice Regula – più mi accorgo che è un mondo affascinante ed enorme. La Natura pulsa con altri ritmi (logaritmici) rispetto ai lineari. Ogni volta, come una bimba che per la prima volta vede l’albero di Natale, mi meraviglio di come funzionano gli EM!”.
Tra gli aneddoti che ci racconta, con entusiasmo e occhi luccicanti di gioia, c’è quello di una mucca gravida con un’infezione allo zoccolo. Il veterinario l’aveva già data per spacciata. La contadina allora, assieme a Regula, con costanza e attenzione ha curato la mucca con gli EM, guarendola completamente. “C’è bisogno di apertura e di collaborazione, anche coi veterinari“, sostiene la nostra interlocutrice, ma spesso “la nostra mente è come bloccata. Da pregiudizi o semplicemente dal “non sapere, non conoscere e sperimentare”.

Tra viaggi, conferenze, consulenze e corsi, Regula – in qualità di rappresentante indipendente degli EM per il Ticino - è sovente con la valigia in mano. Non ama dirlo, da persona modesta quale è. Ma tra chi la chiama o chi frequenta, ci sono anche biologi, fisici quantistici e personalità famose. Recentemente è stata addirittura chiamata da una tenuta importante a Roma per una consulenza. Ci piace vedere Regula come una messaggera” dei microrganismi. “Ma io solo consiglio – ci dice – e incoraggio a fare e a provare. Anche io ho imparato molto da autodidatta, leggendo e provando, incontrando le persone giuste al momento giusto. Il mio orto, poi, è un vero laboratorio”.
(...) “Oggi dobbiamo dare al terreno l’opportunità di riequilibrarsi, dopo che per anni ha ricevuto molta chimica”. L’esteso uso di pesticidi e funghicidi, medicine, ecc hanno fatto si che i microrganismi degenerativi (distruttivi) si siano riprodotti in maniera spaventosa, impoverendo di molto la fertilità del terreno.
E’ giunta l’ora, quindi, di cambiare rotta e di imboccare una via nuova.
Si tratta di prendere coscienza del problema – dice con un sorriso – e di sapere che c’è la possibilità di cambiare, nel rispetto della Natura. Come il più bel bocciolo di fiore o la gemma di un albero – conclude - quando una persona è pronta si apre da sola. Alle novità. Ad un altro modo di relazionarsi con l’ambiente vegetale e animale”. E’ l’augurio primaverile per tutti voi!

Fonte: da un'intervista, qui in versione leggermente accorciata, apparsa sul mensile "Tre Valli", Anno 38, Nr. 347, maggio 2014, Mara Zanetti Maestrani, p.6-7




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