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Blenio Café
VOTAZIONI COMUNALI -
candidati bleniesi:
fatevi conoscere!
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mara
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am: 21.4.2008 0:48 |
COMPLIMENTI E CONGRATULAZIONI A TUTTI GLI ELETTI NEI MUNICIPI BLENIESI, SIA QUELLI ELETTI TACITAMENTE, CHE I RIELETTI E SOPRATTUTTO I NEO-ELETTI! Buon lavoro a tutti!
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mara
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am: 20.4.2008 21:29 |
Ciao Erika, ... anche la vita della scuola è "frutto" delle decisioni politiche intercorse nel tempo, sia a livello comunale che cantonale e oltre. Tutto si ricollega... Se ora la scuola non insegna più la civica, non è "colpa" della scuola e dei docenti che vi lavorano. Scopo della scuola è quello di istruire. L'educazione di base, non è compito suo. Ma di altri... :-)) ciao! mara
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erika
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am: 20.4.2008 21:09 |
Salve a tutti, ciao Mara, ciao Marcello. Mi viene in mente una cosa: c'è stato un tempo in cui l'insegnamento della civica a scuola era stato abolito. Non sarà anche questo uno dei tanti motivi per cui un buon numero di cittadini non ha "imparato" un po' di teoria (da tradurre poi in pratica) e senso civico, nonchè responsabilità verso la cosa pubblica e soprattutto ad occuparsene fattivamente (ognuno nel suo piccolo)? Oltre alle lezioni di civica vera e propria, a scuola mi hanno insegnato per esempio a rispettare il banco a cui siedevamo e i libri che usavamo, perchè erano pagati anche con i solidi dei nostri genitori. E non solo a scuola: me lo ripetevano anche a casa. Io ritengo che il mio personale "senso civico" sia nato anche così. Ed in seguito, in età adulta, è nato l'interesse per la cosa pubblica. Può darsi che di questi tempi questa mia osservazione non sia più valida, non abbia più senso. Mah... Ditemelo voi, cari concittadini tutti! Erika
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mara
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am: 20.4.2008 20:03 |
Grazie Erika per i tuoi spunti, ciao Marcello, le vostre osservazioni, che condivido, derivano dalla vostra esperienza diretta nell'ambito comunale e si rifanno alla vera e propria gestione del Comune. Tuttavia il mio pensiero andava forse un po' più alla... radice, ossia al concetto di responsabilità del singolo. Penso infatti che la nostra società attuale, pian piano nel corso degli anni, è arrivata ad una sorta di "deresponsabilizzazione" (preoccupante???) dell'individuo, e questo in tutti gli ambiti della nostra vita e a tutti i livelli, dai giovani alle persone più in là con l'età. In sintesi: "è sempre colpa (responsabilità) degli altri"... Per quanto dici, Marcello, dell'informazione... non sono così convinta che ci sia un manco di informazione. Certo, magari si può fare di più (volantini informativi da parte del singolo Comune, giornalini, ecc), ma credo che oggi come oggi ci sia già un "casino" di informazione in giro per cui uno SE VUOLE davvero, può informarsi e anche bene. Del resto - e non credo di rivelare un segreto - è risaputo che ci sono politici eletti dai cittadini che aprono la busta del CC durante la seduta stessa... E' qui che, secondo me, entra in gioco la responsabilità (quella vera) del singolo. E' che, forse come in tutte le cose, anche questa "va imparata da piccoli" ??? !! :-))
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marcello
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am: 20.4.2008 19:04 |
Condivido, per esperienza vissuta, quanto ha scritto Erika; in generale il cittadino, se non è toccato da vicino, rimane nell'indifferenza, riguardo i moltepilci problemi che un comune è chiamato a evadere. Questo stato di cose penso sia principalmente dovuto ad una mancanza di volontà da parte dei singoli nel volere approfondire le diverse problematiche, cosa che in un modo o nell'altro richiede un certo tempo e impegno lasciando per quanto possibile perdere i pregiudizi, che purtroppo troppo spesso condizionano le opinioni. Questo distacco tra gli addetti ai lavori e il cittadino, è stato e penso lo sarà anche in fututo un grosso problema, la mancanza d'informazione o/e di coinvolgimento è da ritenere una delle maggiori cause di questa "spaccatura" fra chi è chiamato a operare e chi in un modo o nell'altro si ritrova a subirne gli effetti. Quanti cittadini chiedono di poter consultare un consuntivo comunale? Potrebbe essere un primo passo... Un'altro potrebbe consistere nel creare attraverso la rete una nuova piattaforma d'informazione e di discussione.
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erika
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am: 20.4.2008 17:03 |
Poi c'è l'altro tipo di cittadino, rassegnato al "volere di chi detiene il potere" (secondo lui), che spera solo che il moltiplicatore d'imposta non salga, degli altri problemi del Comune dove vive non gliene importa nulla, non si interessa di cosa fanno o non fanno le nostre autorità e nemmeno va a votare o a eleggere il Municipio e il Consiglio Comunale. Insomma vive nella totale indifferenza (sempre in riferimento al Comune). Il confine, o il limite, dove sta? Non c'è un punto preciso: esso è diverso a seconda del punto di vista del singolo cittadino. Chi dice "pago le tasse e pretendo tutti i serviui pronti e accurati sulla porta di casa", non si pone un limite. Chi è indifferente, preferisce non vedere e sentire, ma nemmeno lui raccoglie la cartaccia da terra (per riprendere l'esempio di Mara). Chi collabora e cerca di comprendere i problemi, sa che bisogna comunque porsi un limite. Ma questo limite diverge a dipendenza della presa di posizine del cittadino e di cosa pensa in quel momento in merito ad un determinato progetto o problema. E se i cittadini di tutti i tipi si informassero meglio e direttamente su come funziona il proprio Comune, quali sono le priorità da realizzare e cosa si può rimandare, cosa può fare ognuno nel suo piccolo (oltre a pagare le imposte), partecipando anche solo una volta all'anno ad una o più riunioni che gli amministratori dovrebbero o potrebbero organizzare? Ma quante persone parteciperebbero a queste riunioni? Le sedute del Consiglio Comunale sono aperte al pubblico, lo sappiamo tutti: ma quante volte andiamo a sentire discutere dei problemi comunali "alla fonte"? E' quindi difficilissimo - se non impossibile - colmare la discrepanza tra le aspettative del singolo cittadino e i doveri del Comune. Il singolo cittadino ha il dovere di informarsi, i politici hanno il dovere di dare la possibillità al cittadino di farlo (oltre a quella dell'apertura al pubblico del Consiglio Comunale, già prevista dalla Legge). Un fatto comunque è certo: ogni cittadino ha il diritto di essere informato e di criticare costruttivamente (non demolire singolarmente le persone che amministrano il Comune), ma ha anche il dovere di collaborare (e lo può fare in tante piccole cose: vedi l'esempio concreto fatto da Mara nell'ultimo paragrafo del suo intervento del 15.04.2008). Cordiali saluti a tutti e... buona fortuna a chi sarà eletto!
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erika
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am: 20.4.2008 16:52 |
Premetto che parlo in generale, senza nessun riferimento a situazioni o a Comuni in particolare. Ho avuto esperienza di lavoro in un Comune e di assillanti telefonate da parte di un certo tipo di cittadini, in varie occasioni vi carantisco che ce ne sono, eccome! Anche se ormai da anni ho smesso questo lavoro, posso supporre che questo (certe voco poco gentile) "sport" è ancora ampiamente praticato. Quel certo tipo di cittadino di aspetta che quando nevica, passi lo spazzaneve prima di tutto davanti a casa sua, senza lasciare il "mucchietto" davanti al^'entrata, ma con l'operaio che scende con la pala a rendergli subito l'accesso libero (ovvio, pagale imposte!). Vuole che il cassonetto dell'immondizia nelle vicinanze sia immediatamente vuotato (ancora più ovvio: paga imposte e tassa sull'immondizia!) perchè puzza: è vero, ma se questo cittadino separasse i rifiuti specialmente in certi periodi dell'anno, i sacchetti puzzolenti diminuirebbero notevolmente. Però... i contenitori per la separazione stanno troppo vicini alla casa di "Tizio" e non alla sua! Ma guarda che ingiustizia, che "preferenze" perchè il signor "Tizio" è del colore X! (questo è il pensiero del "certo tipo di cittadino"). Si costruisce una strada di quartiere, si abbellisce una determinata piazzetta con dei fiori, ecc.: ma come! E la piazzetta comunale davanti alla mia abitazione? Anch'io pago le imposte e tasse varie! E poi tutti quegli operai: visti da un elicottero, se si muovono sono papaveri, se sono fermi, sono gli addetti alla pulizia delle strade comunali! (sempre pensiero del "certo tipo di cittadino"). Non parliamo poi dell'apparato amministrativo: ci sono impiegati di troppo che chissà quanto tempo hanno per leggere i giornali e bere il caffè! (la sottoscritta, vista la sua esperienza lavorativa, non ha mai trovato il tempo - nell'ufficio del Comune dove lavorava - di leggere il giornale. Penso sia così anche per quelli che ci lavorano di questi tempi). Dai politici il nostro "tipo di cittadino" si aspetta che realizzino dei mega-progetti oppure, al contrario, che siano risparmiatori incalliti e mettano in cantiere solo lo stretto necessario (ma cosa sia lo stretto necessario dipende dai punti di vista). Di solito questo tipo di citadino si trova molto spesso al bar a discutere e criticare con grande animazione ("se a quel posto ci fossi io, farei così o cosà, ecc... Però se ne guarda bene dall'"andare in lista"). Un po' come quelle signore che non hanno mai avuto figli e sanno sempre dare bei consigli alle mamme sul come educare pargoli e adolescenti. C o n t i n u a ....
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cleto
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am: 16.4.2008 4:23 |
Salve a tutti, in questo forum sono stati trattati diversi temi ma, purtroppo, ben pochi sono coloro che si sono presentati, io mi presento e di seguito ci terrei a precisare alcune cose che mi stanno a cuore. Mi chiamo Giroldelli Cleto abito a Olivone, coniugato con 4 figli, da 8 anni faccio parte del comitato PLRT Alta Blenio, 5 come segretario cassiere, ed anch'io sono in lista per il Consiglio Comunale di Blenio. Sono molto felice che nelle liste, in generale, figurano molti nominativi di giovani e soprattutto di donne, brave. Perché dico questo: si è sempre cercato di coinvolgere i giovani ma, purtroppo, una gran parte di loro non ha mai dimostrato molto interesse, quindi mi fa molto piacere nel vedere che le cose stanno cambiando. Questo forum dà la possibilità ad ognuno di noi di esporre le proprie idee giuste o sbagliate che siano. La critica può essere costruttiva ma dipende da come la si fa, quindi direi di deporre l'ascia di guerra, mettere da parte i campanilismi vari e di lottare tutti assieme per il bene dell'intera valle e soprattutto delle future generazioni, perché saranno loro domani a raccogliere i frutti che noi stiamo seminando oggi, io parlo da genitore ma sono sicuro che anche coloro che non lo sono siano d'accordo con questo. Voglio spendere due parole per la commissione cerca, da noi creata, per la ricerca dei candidati, complimentandomi con loro (Marcello compreso) per il lavoro svolto, sono riusciti a coinvolgere tanti giovani e soprattutto tante donne, di nuovo complimenti. Con questo termino e faccio tanti auguri a tutti i candidati dell'intera Valle che sono disposti a sacrificare una parte del proprio tempo libero per essa. Saluti Cleto
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mara
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am: 15.4.2008 17:57 |
Ciao Gina, ciao Erika e tutti gli utenti di BC, questi vostri ultimi spunti e riflessioni dei giorni e settimane passate, hanno risvegliato una mia "vecchia" curiosità... ossia quella a sapere, in fin della fiera, il cittadino COSA si aspetta in effetti dal suo comune e il COMUNE (quindi i politici e gli amministratori che ci lavorano), da parte sua e loro, COSA può e possono dare e fare per la comunità, per il cittadino. Ho infatti avuto spesso l'impressione (in serate, assemblee varie, consigli comunali, ecc), che a volte la discrepanza tra le ASPETTATIVE dei cittadini in merito ai "DOVERI" del Comune e/o dei politici e quello che IN EFFETTI E IN CONCRETO sono tenuti a fare e possono realmente fare il Comune e i politici, beh... questa discrepanza è abbastanza grande. In certi sorprendenti casi, addirittura, il Comune dovrebbe fare tutto e di più ancora... (parlo delle piccole cose della quotidianità... Chi ha operato in comuni sicuramente capisce). Ora mi chiedo - e potrebbe essere un valido spunto di riflessione per chi fa politica o per chi si appresta a farla attivamente - dove sta il "confine" ??? Il limite? Un esempio concreto, che può essere o sembrare banale: se io vedo una cartaccia sulla pubblica via del mio paesello (frazione di Dangio) la raccolgo o aspetto che sia qualcun altro (del Comune) a farlo (e pretendo che lo faccia)? Se vedo un sacco rosso dei rifiuti caduto dal cassonetto, lo metto io nel cassonetto o aspetto ed esigo che sia qualcun altro a farlo (quindi prendo il telefono e reclamo col municipale di turno)??? Attenti che la cosa può sembrare banale, ma non lo è affatto. Almeno secondo me. Il discorso si farebbe lungo!!! Attendo le vostre opinioni. :-)
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Gina
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am: 15.4.2008 17:44 |
Percepisco da parte di Cinzia e Atanasio (e quanti altri?) un disagio, un sentimento amaro, una diffidenza verso le autorità ed i politici. Ma dove esattamente vi preme la scarpa, dove risiede il nocciolo del vostro sentimento negativo? Ditelo, così, forse, si può rispondere. Io credo nell’onestà della maggior parte delle persone che si mette in lista di almeno avere l’intenzione di “fare bene”. Perché se uno o una fosse unicamente alla ricerca di maggiore visibilità, di facile guadagno, di egocentrismo e di potere, allora certamente non andrebbe a candidarsi come consigliere comunale o municipale nei nostri piccoli comuni periferici! Spero che la vostra amarezza si trasformi in una scintilla iniziale di un dialogo costruttivo!
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VOTAZIONI COMUNALI -
candidati bleniesi:
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