Blenio Café
Turismo Bleniese
natascha
inserito il: 21.12.2012 2:31
Gentile signora Carla. Tante capre e pecore e anche asini sono purtroppo lasciati a se stessi perchè esistono anche quei allevatori che hanno questi animali solo per i sussidi. Ora che la legge agricola cambia, mi auspico non più vedere certe cose che ho visto. La questione del lupo e dell'orso la conosco bene in quanto nei Pirenei francesi, il upo e l'orso è da sempre una realtà degli allevatori e attorno alla loro presenza e convivenza con le pecore, il dibattito è sempre così acceso. Nei Pirenei però non esiste un allevatore degno di questo nome, ossia un pastore senza 3, 4 cani per la protezione del gregge. Ancora settimana scorsa un mio amico ha avuto il gregge salvo grazie all'intervento del suo cane da Montagna dei Pirenei, il famoso Patou (ancora cucciolo di 8 mesi) che ha cacciato via il lupo. Il cane ha riportato ferite non gravi al collo, segno che c'è stata lotta, ma ha tenuto in salvo il gregge di 80 capi. Concordo comunque con lei, che non viviamo nelle favole e che la questione oltre ad essere molto emozionale è molto seria. Ribadisco: cio che condanno è il fatto di introdurre artificialmente il lupo nelle nostre regioni per poi voler ucciderlo perché "disturba". Qui bisogna sapere cosa si vuole. Io mi auguro un luogo dove c'è spazio per tutti, dove gli allevatori si occupano verramente del loro gregge, e non lo lasciano vagare il loro gregge per monti e valli senza sorveglianza, ma so che sogno. Quando si guarda nel passato, quando ancora il Cantone e la Confederazione non davano sussidi, non c'era neanche una pecora o una capra in giro a zonzo, erano tutte custodite dal pastore, l'uomo o la donna guardiano del gregge. Mi scuso se sembro sgarbata ma queste questioni mi toccano.
richi
inserito il: 16.12.2012 16:17
Belle, carine le decorazioni natalizie lungo la strada cantonale a Dongio ed Acquarossa. Autore? Il Comune? Bel gesto.

Auguri di Buone Feste a tutti! :-)
Gina
inserito il: 3.12.2012 16:44
Assemblea della cooperativa di Campo Blenio: da quello che leggo sulla stampa si tira le giuste conclusioni e va nella direzione che anche a me sembra quella più opportuna; e cioè di investire nel turismo estivo - forse sarebbe però meglio dire: turismo senza neve. Tutti aspettiamo la neve, tutti auspichiamo una buona copertura di neve di lunga durata, ma la realtà - e non è un'opinione, ma un dato scientifico - è che i periodi con la neve saranno sempre più corti. Quindi, benvenga un laghetto, parco avventura, mountain bike e campeggio. Accanto ai sentieri già esistenti e ben tenuti possono completare un'offerta adatta per famiglie e amanti della natura e della semplicità.
mara
inserito il: 30.11.2012 17:27
Complimenti anche da parte mia per la bella e riuscita serata conclusiva del Bicentenario delle Milizie! Un anno memorabile, anche per essere riusciti a riunirsi e a lavorare assieme per preparare tutti gli eventi! Una bella cosa!

Vero quello che dice Marcello, ci sono diverse cose di cui in Valle possiamo andare fieri, a livello di tradizioni, ma forse non ne siamo pienamente coscienti o non siamo abbastanza forti (o furbi??... :-) per divulgarle a nostro favore. Le Milizie sono solo uno di questi esempi. Io ho sempre per la testa la storia della cioccolata... Non tutti hanno avuto una mega fabbrica in Valle...
L'altra sera all'assemblea del Museo di Blenio a Lottigna, ho poi imparato a conoscere (ne ho sentito parlare, ma non avevo mai approfondito) la storia affascinante del cuoco Martino De Rossi da Grumo. In Italia fanno congressi e conferenze su di lui, incontri gastronomici...

Mi fermo qui... Dai guardiamo alle molte cose positive che abbiamo! Buona giornata!
marcello
inserito il: 29.11.2012 16:13
Grande serata al polisport per l'epilogo dei festeggiamenti dei 200 anni delle milizie bleniesi.
Abbiamo un potenziale culturale e folcloristico, che andrebbe "usato" decisamente meglio.
carla
inserito il: 4.11.2012 22:35
Gentile Signora Natasha, premetto che rispetto profondamente le sue opinioni ed arrivo a condividere alcune sue affermazioni (specialmente l'ultima parte del suo intervento). Anch'io idealmente potrei arrivare a sognare il ritorno ad uno stato di natura dove predatori e predati scorrazzano liberamente per i boschi .... Purtroppo devo ricordarle che ci sono anche gli agricoltori e gli allevatori (specialmente di capre e pecore) che non vivono in una bella favola, ma nella realtà e quindi vivono sulla loro pelle e a loro spese la presenza dei grossi predatori. Il ritorno del lupo non è pertanto un fenomeno da prendere alla leggera, basandosi su clichés letterari o favolette e contro-favolette. I non addetti ai lavori faticano a capire le problematiche concrete legate a questo tema. La predazione del lupo produce la cancellazione di lunghi anni di lavoro, di amore, di passione e di pazienza, quali la selezione genetica e la stabiltà gerarchica di un gregge. Perdere degli animali per l'assalto di un predatore non è un evento piacevole: se l'assalto si limitasse su un solo animale la cosa sarebbe anche accettabile, ma quando arriva alla decimazione di un gregge, le assicuro che non è uno scherzo. Non sono convinta che il lupo uccida solo per fame .... Inoltre non oso immaginare cosa potrebbe succedere se si formassero dei branchi. Dobbiamo quindi stare molto, molto attenti ad idealizzare o a mitizzare troppo una realtà che non conosciamo bene. Purtroppo viviamo in un mondo di specialisti, esperti e scienziati che lavorano sempre più sulla teoria che sulla pratica e anche questo non è un bene per il nostro Pianeta!
natascha
inserito il: 2.11.2012 19:45
Alfiero, purtroppo il lupo ha una brutta fama ed è uno degli animali meno conosciuto al mondo, troppi preconcetti nei suoi confronti. Tutta colpa di Walt Disney con suo Capucetto Rosso e i suoi 3 maialini. Sappia che il lupo è prima di ogni altra cosa un animale che fugge l'uomo. Io trovo ridicolo di voler introdurre il lupo nelle nostre montagne per poi dare autorizzazioni a cacciarlo e amazzarlo. La Svizzera è troppo piccola che per permettersi di introdurre lupi, orsi o lince, è follia pura. Allora se la Svizzera vuole giocare a farsi paura, deve anche impegnarsi a fare le cose come si deve e rispettare il Lupo nella sua natura. Io sono affascinata dal lupo e sono andata a vedere in Germania una donna favolosa, la Tanja Askani (www.tanja-askani.de), grande specialista di lupi che consacra la sua vita a fare capire alle persone chi è il Signor Lupo. Posso dire che è ben lontano da Capucetto Rosso. Nei Pirenei, i cani Montagna dei Pirenei proteggono il gregge contro lupo e orso, ma lì lo spazio è cosi grande che il Signor Lupo ha dove andare per cacciare (purtroppo i lupi non mangiano i croccantini della Fido), quindi la sua natura è quello di cacciare ciò che mangia e in mammifero intelligente cercarsi la preda più comoda da acchiappare. La ricerca della comodità è ciò che ci unisce tutti, noi mammiferi. Il problema è che si è perso la facolta di guardare, rifflettere prima di agire sopratutto a livello politico. L'Uomo è di lontano l'Animale più stupido di questo mondo, è l'unico a mandare in distruzione il suo unico habitat: la Terra, nessun altro animale lo fa, il lupo di certo no.
alfiero
inserito il: 22.10.2012 3:16
Che coraggio ragazzi! ..... Io non ho nessun problema a dire che temo il lupo, a dire il vero fin che transita solitario ad alcuni km dal mio orto non mi fa paura, ma il lupo è un mammifero predatore, quindi si moltiplica e vive volentieri in branchi, non temerlo vorrebbe dire andare a spasso con i bambini nei boschi e rimanere tranquilli e non spaventati quando si incontra un branco di lupi. Per fortuna i grigionesi ci precedono nel parlare di responsabilità del padrone degli animali selvatici o della promozione turistica che spinge gli escursionisti verso queste bestie, là si tratta dell’orso ma poco cambia, non vorrebbero un parco nazionale popolato dai predatori ed abbandonato dalle candidate prede. Vedremo sentieri turistici col cartello attenti al lupo e all’orso?
mara
inserito il: 5.9.2012 0:53
Cari utenti,
vi segnalo l'interessante intervista apparsa oggi sul "Giornale del Popolo" a pagina 11, a firma Mauro Giacometti, alla nuova presidente di Blenio Turismo Ursula Dandrea.

Essendo il testo dell'intervista assai lunga, intanto ve la segnaliamo, più tardi metteremo magari un sunto nella nostra Cronaca.

Buona lettura e buona serata e complimenti ed auguri a Ursula anche da parte del nostro sito!

Le Moderatrici
alfiero
inserito il: 7.6.2012 17:36
Grazie Loris per la risposta, pensavo però che fosse cantonale
Turismo Bleniese
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