Blenio Café
RUSTICI IN VALLE
alfiero
inserito il: 3.5.2013 19:29
Diana! amatori di rustici …… la speranza sta in Michele Barra che ha detto di voler, fra le prime cose da fare , risolvere il problema dei rustici.

Ma in valle come stiamo con la conta delle abitazioni secondarie? quali e quante ne devono essere contate? visto che in altri comuni ne sono rimaste solo la terza parte di quante se ne volevano contare?
La risposta interessa, penso, a tutti i proprietari di immobili in valle.
Fiordaliso
inserito il: 1.4.2012 23:31
Mi ero ripromesso che mi sarei limitato a partecipare ad un solo forum ... ma la tentazione è sempre troppo forte ... per cui eccomi qui.

Sottoscrivo pienamente quanto scritto sotto da Mausca, Gina e altri. Quanto al famigerato Cardinale Richelieu (che si parli del personaggio fittizio di Dumas o di quello vero) credo che con la nostra storia confederale centri ben poco. Niente e nessuno è perfetto ma il parallelo con l'assolutismo francese mi appare inappropriato per quello che il popolo e la tradizione elvetica sono riusciti a raggiungere dai tempi di Luigi XIII ... poi Scriba Montano è libero di pensare quello che vuole ... ma il mio disaccordo è netto, deciso e profondo.

Proprio non posso accettare con rassegnazione disfattista lo status quo di essere "periferia della periferie", ne accetto il concetto che "non interessiamo a nessuno". Semplicemente non appartengo a quella specie animale che nasconde la testa sotto la sabbia aspettando che i problemi si risolvano da soli ... io voglio cambiare e non mi manca il coraggio per farlo.

Precisato la cosa ritorno al tema sollevato dal forum e mi riaggancio ai post precedenti.

Le vie di comunicazione sono da sempre la linfa di qualsiasi società (e di una corrispondente economia). La Valle di Blenio questo lo sa bene perchè da secoli è solcata da coloro che passano di qua e di la dal Lucomagno.

Oggi le "grandi" vie di comunicazione però non passano più dalla Valle di Blenio - qualcuno dirà per fortuna, qualcuno per sfortuna ... io preferisco limitarmi a constatare il fatto. Queste vie però non sono lontane: la vicina Leventina è teatro di una di queste "grandi" arterie continentali con la A2, la ferrovia e prossimamente anche il buco dell'Alptransit (che ci rende sempre più vicini a due città importanti come Milano e Zurigo).

Per carità non si confondano le mie parole - le strade in valle sono importanti e devono essere mantenute e dove necessario anche potenziate - ma sempre di più si delineano necessità nuove ... ed è forse ora di pensare che invece di una nuova striscia di asfalto occorra concentrarsi su una nuova infrastruttura capace di accomodare un'adeguata rete informatica.

Le autostrade e le ferrovie superveloci ci rendono più vicini ai grandi centri economici, ma se vogliamo attrarre e sostenere l'insediamento di persone ed attività nuove dobbiamo assicurare che da Zurigo sino in cima al Lucomagno (e ciò include anche i treni delle FFS che tra Zurigo e Bellinzona non ci danno neanche le prese per la corrente) vi sia un costante e sicuro accesso alla rete internet.
lo scriba montano
inserito il: 30.3.2012 17:52
Quando Richelieu era responsabile delle finanze ed aveva seri problemi di liquidità andò dal Re ad argomenatre:
Sire, dobbiamo provvedere.

Ecco la risposta.

vada, vada a rubare ai poveri che sono in tanti!

Morale della storia ai nostri tempi e latitudini:
siamo in periferia delle periferie e non interssiamo a nessuno, salvo per quel che si può venire ancora a prendere; aria buona, lasciare poco eccetera (salvo le tolle ed i rifiuti sotto ai pini...)
I servizi costano e per chi li gestisce se non sono redditizi; tagliare e sopprimere e chi ha bisogno si arrangi!
se poi La Posta, Internet, eccetera non funzionano chi se ne ferga tanto il problema è nostro e non di chi gestisce, propina e detta leggi ed imposizioni assurde!
È per queste categoria di persone che bisogna sacrificare il territorio (Parc Adula....)
Gina
inserito il: 30.3.2012 16:20
Grazie Marusca per la tua risposta e per gli auguri, che rivolgo anch'io a tutti i candidati e tutte le candidate!
Hai ragione con quello che scrivi sull'accesso a internet: è di fondamentale importanza per il futuro avere un buon accesso sicuro e veloce. Non dobbiamo assolutamente perdere quell'opportunità! Anche se significa che i comuni devono investire (mentre nelle città viene istallato a gratis o quasi, se non sbaglio), bisogna farlo.
È già rimproverevole che per la posta le zone periferiche sono di serie "C": paghiamo una tassa maggiore per gli invii a tutti i fuochi, e dobbiamo accontentarci di un servizio peggiore.
Ma qui si esce definitivamente dal tema dei rustici….
mausca
inserito il: 30.3.2012 15:00
Cara Gina,
penso che il popolo ticinese, e in modo particolari gli abitanti delle valli che hanno votato Si non abbiano fino in fondo capito le ripercussioni che questo nuovo articolo della Costituzione avrebbero portato per le regioni di montagna.
Ora si corre ai ripari con la Legge di applicazione, che spero venga studiata non dai promotori di quella scellerata iniziativa!

Penso inoltre che sia gli iniziativisti, che i contrari abbiano preso troppo alla leggera questa votazione: i primi, pensando che fosse quasi impossibile raggiungere la maggioranza, i secondi facendo troppa poca propaganda e dando per scontato il risultato...

Voglio anche fare una precisazione su quanto da te scritto:

Per finire, c’è un ramo economico che ancora poco si associa alle regioni di montagna, ma che, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, potrebbe insediarsi anche in zone discoste e offrire posti di lavoro qualificati. Penso a delle piccole imprese di sviluppo e vendita di tecnologie moderne o di ricerca scientifica in altri ambiti. Alcune prove incoraggianti esistono già, e sarà, nel prossimo futuro, uno dei compiti principali dei comuni di periferia mantenere e creare le necessarie infrastrutture pubbliche per soddisfare bisogni di tali imprenditori

Fino a quando i mezzi di comunicazione nelle zone periferiche non funzionano in modo ottimale, sarà difficile che dei piccoli imprenditori si lancino in questi campi.
Nel mio caso, non ho ancora l'accesso alla rete veloce e questo mi fa sentire una cittadina di serie B. Che oltre a essere una contribuente che paga il 100% delle imposte, riceve solo dei servizi di serie B.

Quindi c'è ancora ampio spazio di manovra e tanto da far per poter effettivamente portare allo sviluppo questi nuovi settori per le nostre regioni di montagna.

Per ora dobbiamo cominciare a sostenere i nostri artigiani, i nostri contandini e i nostri piccoli commerci e poi speriamo che i nuovi esecutivi/legislavi che entreranno in funzione questo week-end si adoperino per migliorare la situazione.

Saluti e auguri a tutti quanti si sono messi a disposizione per la gestione dell'ente pubblico!
Gina
inserito il: 29.3.2012 21:19
Ieri è stato pubblicato su La Regione, sotto "tribuna elettorale" un mio contributo che riguarda, in parte, la tematica delle case secondarie e dei rustici.
Potete vederlo qui: www.ginalamantia.ch/articoli.php
A Simone Ghisla vorrei dire che difficilmente i socialisti in Gran Consiglio potevano firmare la risoluzione Dadò/Agustoni se non sono stati chiesti di farlo.
alfiero
inserito il: 22.3.2012 17:26
Dalle New della borsa svizzera su Raiffeisen:

Residenze secondarie: canton Berna sostiene cantoni alpini
(22.03.2012 / 10:28:50)


BERNA (awp/ats) - I cantoni di montagna, impegnati nel braccio di ferro con la consigliera federale Doris Leuthard in merito all'entrata in vigore dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie, ottengono l'appoggio del canton Berna, il cui governo ha deciso di muoversi in maniera coordinata, in modo che i suoi Comuni adottino la stessa strategia.

In quanto cantone turistico, Berna si sente chiamato in causa dall'iniziativa di Franz Weber che limita la residenze secondarie, approvata in votazione popolare lo scorso 11 marzo. La ministra dell'ambiente vorrebbe che il limite del 20% di residenze secondarie per comune sia applicato da subito, mentre i cantoni alpini, unitamente a Berna, chiedono che la limitazione scatti solo dal prossimo anno. All'inizio di aprile questi cantoni terranno una seduta straordinaria per decidere il da farsi.
Ghisla Simone
inserito il: 20.3.2012 20:45
Cari Amici di BC,
voglio semplicemente proporvi una risoluzione datata 13 marzo 2012 da parte del nostro Gran Consiglio a dimostrazione del fatto che nel nostro Cantone la preoccupazione per le Regioni di montagna è grande ed è condivisa da tutti i partiti ad eccezione di verdi e socialisti. È indubbio che quanto votato recentemente va contro i principi che uno Stato federalista come quello elvetico proclama e l'ingerenza decisionale confederata in questo caso sarà fonte di grossi danni economici. Nella speranza che l'alleanza dei Cantoni alpini possa dare qualche frutto vi saluto cordialmente.

Ghisla Simone

www.ppd-ti.ch/2012/03/13/proposta-di-risoluzione-b...
Gianpietro
inserito il: 19.3.2012 19:27
Bravo Mario, il tempo ci darà ragione come in tanti altri ambiti. Pensiamo piuttosto a chi sostiene la nostra economia e gli interessi della nostra gente in vista delle prossime elezioni comunali ormai imminenti. Ora più che mai sappiamo dove sta di casa e chi sostiene la sinistra!!!!!
mario
inserito il: 18.3.2012 16:30
In merito quanto scrive Gina il 13.3.2012 sulla iniziativa costituzione sul numero delle residenze secondarie, che di fatto preclude ogni possibilità di realizzare un solo appartamento di vacanza in Valle, e idem di riattare ancora un solo rustico in Blenio (naturalmente come altrove) io dico solo una cosa, poi smetto, come mai ho usato questo canale di comunicazione: quanto scritto dalla candidata PS alle comunali di Blenio, induce semplicemente (secondo me) a non continuare ogni discussione su questo tema. Sarebbe tempo sprecato... Intanto vedremo artigiani e imprese a lavorare in valle SOLO nell'ambito di abitazioni primarie. Vedremo fra un anno cosa ne pensano coloro che hanno votato SI per dare il "colpo di grazia" alla nostra economia. Cordiali saluti.
RUSTICI IN VALLE
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9
©1999-2023; La Valle di Blenio in rete    http://www.vallediblenio.ch    e-mail: info@vallediblenio.ch
sito creato da: Cresedo Tec
Non ci assumiamo nessuna responsabilità sul contenuto dei siti proposti nei nostri "link".

La ripresa e pubblicazione di informazioni che appaiono su questo sito è possibile solo citando la fonte: www.vallediblenio.ch