Blenio Café
cosa fare per la valle?
mara
inserito il: 11.5.2012 21:38
Ciao cugi, salve Fiordaliso,
la tematica è sempre in veloce evoluzione, tanto che a quanto pare la tecnologia che si voleva implementare qui in Valle già risulta essere sorpassata, stando a quanto è stato detto proprio recentemente in Consiglio comunale a Blenio (Franco se ci leggi informa meglio, grazie!).

Ad Acquarossa, sempre in Consiglio comunale e sempre recentemente (7 maggio), Simone Ghisla del Gruppo giovani generazioni del PPD ha risollevato la questione. Il Municipio ha detto che del problema se ne sta facendo partecipe pure la comunità dei Cantoni di montagna o comunque tutte le regioni periferiche, ora non ricordo se a livello svizzero o cantonale. Insomma ci si sta muovendo ad un livello un po' più elevato... sperando che qualcosa succeda nel senso di diminuire il Digital Divide tra città e zone di montagna, dove l'uso di internet e il telelavoro possono essere delle validissime opportunità di "lavoro decentralizzato". Come fa da diversi anni a questa parte ormai (dal '95) la sottoscritta, anche se ogni tanto con la "linea a singhiozzo" e con qualche inghippo tecnico, come quando - ma questo è un altro tema... - la cara SES toglie l'elettricità per lavori sulla linea 1 ora prima del previsto, senza preavviso... Ma tant'é... Siamo destinati a rimanere "quantité négligeable?? Sembra di sì... Togliamo 1 ora prima l'elettricità a Lugano??? Bello sarebbe eh?)... Ma sto divagando...
Prego Simone e Franco, se ci leggono, ad aggiornare la tematica Banda larga e partecipazione Swisscom / Comuni ecc. I molti internauti della Valle saranno loro grati per l'informazione.

Il forum serve anche a questo! :-)

Buon pomeriggio di sole a tutti, ciao!
mara
maru
inserito il: 11.5.2012 20:14
Ringrazio a mia volta Fiordaliso per aver portato nel BC il sondaggio che ho lanciato qualche tempo fa...
Le risposte in equilibrio tra il si e il no dimostrano che non c'è una risposta giusta...

La mia domanda, forse non l'ho posta in modo chiara: trovate giusto che i comuni periferici debbano sobbarcarsi una parte dell'investimento per fare in modo che tutti possano essere allacciati alla rete in modo soddisfacente quando negli agglomerati urbani questo viene offerto in modo gratuito???

Anch'io penso che debba essere lo Stato a sostenere tutto questo progresso (come ha fatto una volta con le strade, il telefono, la televisione, ecc). Però non vedo giusta questa differenza tra zone urbane e zone di montagna. Dove sta la solidarietà tra le diverse regioni sulla quale si basa il nostro bellissimo federalismo??

A voi la risposta!
Saluti
Fiordaliso
inserito il: 10.5.2012 20:17
Mi congratulo ancora una volta con questo sito e con m.cittadini per l'opportuno quesito proposto in “Cosa pensi”: BANDA LARGA, E' GIUSTO CHE I SINGOLI COMUNI CONTRIBUISCANO CON IL 50% DELL'INVESTIMENTO?

A prima vista potrà sembrare una domanda per pochi eternauti ma è invece molto più fondamentale... per noi tutti e per chi ci seguirà in questa vita. Ho già avuto occasione di scrivere in questo forum che le strade - le vie di comunicazione - sono un fondamentale tassello della nostra società ed un potente agente per le prospettive economiche di una regione... le vie telematiche sono le nuove strade.

Un tempo per percorrere un determinato tragitto era uso pagare un dazio, oggi le nostre strade sono comunali, cantonali e nazionali e paghiamo la loro costruzione ed il loro mantenimento, ogni anno, con le tasse.

Le vie telematiche sono invece cosa recente e - per ragioni che non approfondisco qui - in mano privata. Una mano privata che investe soldi suoi per poi chiederci un dazio ogni qualvolta l'infrastruttura viene usata. (Qui si dovrebbe approfondire la natura "semi-ex-monopolio-parastatale-che-fu" del privato in questione, ma dato che non mi aiuta a rispondere alla domanda soprassiedo).

È chiaro a tutti il meccanismo in cui il privato investe nello sviluppo di un'offerta credendo vi sia una corrispondente richiesta in grado di generare abbastanza denaro per ripagare l'investimento e generare un profitto. Se il privato non crede vi sia la necessaria richiesta (e la prospettiva di un guadagno) semplicemente non investe.

Ma torniamo alla domanda. Se il quesito proposto fosse "è giusto che la cosa pubblica supplisca all'incapacità del privato nel finanziare questa nuova infrastruttura?" per quel che mi riguarda non ho dubbi - la mia risposta è si.

Diventa più difficile rispondere ad una domanda dove viene chiesto quale livello dell'apparato pubblico debba essere chiamato ad intervenire: comunale, cantonale o federale. Qui semplicemente non sono in grado di dare una risposta in quanto non ho gli strumenti (ed i numeri) per potermi costruire un'opinione.

Quello che mi è chiaro però è che spetta alle nostre istituzioni comunali e regionali prendersi carico di esaminare il problema, elaborare una proposta e, nel caso le casse comunali non siano in grado di far fronte alla spesa, attivare le corrispondenti autorità cantonali e federali per creare quella struttura così importante per il bene pubblico e il suo sviluppo futuro.

Questo chiedo ai politici e alle autorità comunali e regionali.
Erika
inserito il: 17.4.2012 5:08
Eh si, i grigionesi in queste cose ci "bagnano il naso". Conosco i Grigioni perchè lì ho parenti stretti, e a livello di turismo anche nelle vallate sono generalmene ben organizzati.

E adesso faccio anch'io la mia polemichetta: siamo sicuri che dalle nostre parti diamo la giusta importanza al turista? Mah...

Saluti.
Erika
marcello
inserito il: 17.4.2012 1:36
Assolutamente d'accordo con Erika, il bus alpino può senz'altro costituire una valida alternativa.

E qui mi vedo costretto all'ennesima polemichetta!
Del resto già fatta notare sul nostro mensile vallerano.
Se avete occasione di passare per Rabius, il paese che si trova all'imbocco della valle Sumvitg, dove esiste una tratta di Bus Alpin, noterete un invitante striscione che pubblicizza questo trasporto pubblico, se poi vi addentrate nella valle che porta in Greina, troverete al capolinea un accogliente costruzione in legno, che vi riparerà dal sole e soprattutto dalla pioggia.
Dalle nostre parti? pubblicità praticamente inesistente, per non parlare dei capolinea posti in pian Giarett e in val Luzzone :-(
Fiordaliso
inserito il: 16.4.2012 23:32
Certo che è una buona idea ( www.busalpin.ch per più informazioni) ... ma anche le buone idee vanno sostenute.

marcello ha ragione: l'esempio che cita ne è l'evidenza. Bisogna avere una visione "ampia", nell'interesse collettivo ... E che vada oltre personalismi e cadreghini.

Anche se non completamente in attivo queste strutture portano beneficio (direttamente o indirettamente) a molti... Se non a tutti. Bisogna che politica ed istituzioni ne prendano atto e si assumano questa responsabilità nell'interesse collettivo.
Gina
inserito il: 16.4.2012 16:53
Assolutamente sì.
Sul modello di "Bus Alpin". Ho visto che "Bus Alpin" è un'associazione che si prefigge di rendere accessibile delle zone di escursionismo (quindi non solo la Greina, ma anche altri posti) a persone che si muovono con i mezzi di trasporto pubblico. Si potrebbe mettersi in contatto con loro, e vedere se è possibile una collaborazione. Se no, offrire come comune/comuni un collegamento con pulmino, almeno per i weekend/tempi di vacanza, e/o su chiamata.
Erika
inserito il: 16.4.2012 15:58
A Marcello e Gina: al di là dei vostri sensatissimi interventi in merito alla chiusura della filovia Val Malvaglia (Marcello 14.4. e Gina 15.4.), da politici in carica che ovviamente pensano anche a lunga distanza, non vi sembra che quanto ho scritto io il 13.4. di portare i turisti in zona con i bus funzionerebbe, almeno provvisoriamente fino a quando non ci sarà una soluzione migliore e definitiva che però richiede tempo? Almeno per questa estate non sarebbe possibile per salvare quel poco che si può a livello di turismo? Che ne dite?
Gina
inserito il: 16.4.2012 5:18
Ma adess.
Alfiero, vuoi dire che la chiusura della filovia abbia qc a che fare con la votazione dell'11 marzo??? Come forse anche la chiusura del chiosco e dell'albergo San Martino a Olivone, degli uffici postali, del fallimento di Blenio Rustici e di quant'altro?
Libero di pensarlo.
alfiero
inserito il: 16.4.2012 3:03
Scusa Gina.
Ma la chiusura della filovia di Malvaglia e altri smantellamenti simili vanno di pari passo con la riduzione al 20% delle abitazioni secondarie. Vogliamo imitare il Tirolo? Come molti hanno accennato? Allora cominciamo a rendere i nostri piani regolatori ricettivi di edificazioni simili a quelle tirolesi (volumetria degli edifici e quantità di terreno destinato all'edificazione). Non so se il Tirolo abbia un piano regolatore ogni 1700 abitanti.
cosa fare per la valle?
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
©1999-2025; La Valle di Blenio in rete    http://www.vallediblenio.ch    e-mail: info@vallediblenio.ch
sito creato da: Cresedo Tec
Non ci assumiamo nessuna responsabilità sul contenuto dei siti proposti nei nostri "link".

La ripresa e pubblicazione di informazioni che appaiono su questo sito è possibile solo citando la fonte: www.vallediblenio.ch