Blenio Café
PARC ADULA
Team Parc Adula
inserito il: 26.2.2014 2:38
Caro Alfiero, condividiamo il tuo parere, secondo cui le espressioni della gente rappresentano il desiderio d'informazione, e facciamo tutto quanto ci è possibile per soddisfare questa necessità d'informazioni. Citi le serate informative, e a ragion veduta: in quelle occasioni il nostro scopo è esattamente quello di dar seguito alle domande della gente. La votazione del 2015, come dici tu, è importante e non va banalizzata. Il dibattito, lo scambio d'idee, la discussione, se portati su un piano civile e costruttivo, sono il sale del nostro progetto.

Caro Marcello, per entrare nel merito del tuo post, non abbiamo mai sostenuto che le nostre proposte necessitano dell'approvazione dei vari municipi. Se leggi bene il nostro ultimo post vedrai che non abbiamo detto altro che per noi la collaborazione coi comuni e coi municipi è fondamentale, tutto qui.

Non crediamo neppure di avere un problema di comunicazione; non a caso ci siamo da poco iscritti a questo forum, proprio per poter comunicare direttamente con gli abitanti della Valle di Blenio e per poter, quando ci è possibile, rispondere alle vostre domande. La nostra pagina Facebook è costantemente aggiornata con informazioni e tematiche, come pure il nostro magazine e la nostra newsletter cartacea. Se ritieni che la comunicazione esercitata in questi luoghi non sia sufficiente o non confacente alle tue necessità, sappi che siamo sempre a disposizione telefonicamente.

Auguriamo a tutti un'ottima serata

Team Parc Adula
Marisa
inserito il: 26.2.2014 3:14
Se mi posso permettere, le serate sono state fatte si per informare, le risposte quasi mai esaustive per quel che concerne il concreto della realtà del parco, e per farla breve, quale futuro avranno gli alpi Garzotto/ alpe Moterascio/ Bresciana /ecc potranno pascolare liberamente capre, pecore, mucche?
Queste cose fanno parte della vita integrante della Valle.
Sono di vitale importanza per chi vive di questo lavoro .
Tutto quello che propone il parco sembra la favola di un sogno.
Ma il prezzo da pagare è elevato in tutti i sensi.
marcello
inserito il: 26.2.2014 17:57
E te pareva!! Che qualcuno non arrivasse a girare parole e significati!
Queste chiavi di lettura personalizzate a piacimento, sono molto emblematici su quanto i cittadini si dovranno aspettare, quando saranno chiamati a leggere e soprattutto capire i contenuti della Charta.
Richi
inserito il: 26.2.2014 18:01
...Le espressioni della gente sono desiderio di informazione non vanno tutte condannate ad essere qualificate come sostegno infelice all’opposizione, ... (parole, trovo giuste, di Alfiero)

L'informazione deve essere chiara e trasparente. Di quanti classatori conterà la Carta del Parco? Sarà comprensibile a chi nel Parco si trova ad abitare?
Team Parc Adula
inserito il: 26.2.2014 21:03
Cara Marisa, grazie del tuo intervento. Crediamo che le risposte da noi date a domande concrete siano state, appunto, concrete; considera però che siamo in una fase di progetto, in continua evoluzione e, per forza di cose, non siamo sempre in grado di soddisfare i dubbi di tutti, proprio perché stiamo ancora lavorando su diverse tematiche che nei prossimi mesi saremo in grado di chiarire al meglio.

Per entrare nel dettaglio della tua domanda, stiamo procedendo all’elaborazione di alcuni concetti di pascolo, il cui obiettivo è duplice: da un lato garantire una gestione sostenibile dei pascoli alpestri, che favorisca la biodiversità, dall’altro minimizzare eventuali effetti negativi sul restante territorio della Zona Centrale. I dettagli di questi concetti di pascolo sono ancora soggetti a discussione insieme ai proprietari e ai gestori degli alpeggi presi in considerazione.

In quanto progetto di parco nazionale, noi ci rifacciamo all’Ordinanza sui parchi d’importanza nazionale, in particolare all’articolo 17:

www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/2007116...

A seguire uno scorcio dell’introduzione del concetto di pascolo riferito all’Alpe Motterascio:

"Tra i diversi obiettivi del futuro parco, vi è il compito di salvaguardare il paesaggio alpino e proteggere le sue risorse in maniera sostenibile, rilanciando allo stesso tempo le regioni interessate sia sul piano sociale che economico. A tale scopo il parco intende definire dei modelli di comportamento all’interno del suo territorio, tramite l’elaborazione di progetti pilota e alla realizzazione di gruppi di lavoro. Il presente studio è parte integrante di questi progetti pilota che, sulla base di concetti di gestione alpestre, intendono testare la compatibilità dello sfruttamento alpestre con gli obiettivi della zona centrale del parco.
Indicatori importanti sono l’impatto ambientale delle vacche da latte sull’alpe, l’adeguatezza delle strutture alpestri, il carico dell’alpe secondo la resa disponibile e la protezione della biodiversità."

Per concludere, condividiamo e sottolineiamo l’importanza della vita alpestre nelle regioni del progetto di parco, proprio perché parte integrante della cultura delle regioni stesse; in tal senso, i nostri sforzi nella stesura dei concetti di pascolo testimoniano quanto anche a noi stia a cuore questa importante realtà.

Team Parc Adula
Team Parc Adula
inserito il: 26.2.2014 21:23
Caro Richi, hai ragione, l'informazione deve essere chiara e trasparente, poiché proprio sull'informazione si baserà la votazione del 2015. Per rispondere alla tua domanda: la Charta Parc Adula sarà un documento sostanzioso, su questo non c'è dubbio.

La Charta in sé conterà all'incirca 100 pagine, con alcuni classatori contenenti gli allegati; della stessa ci sarà poi una versione breve di circa 20 pagine. La prima sarà a disposizione di chiunque volesse consultarla presso il municipio del comune di residenza, oltre che sul sito www.parcadula.ch La seconda sarà recapitata presso i domicili di tutti gli abitanti delle 5 regioni interessate. Il nostro Team comunicazione renderà la Charta comprensibile a chiunque. Per noi è fondamentale che il documento sia compreso da tutti, dato che è su di esso che i cittadini saranno chiamati a votare.

Un caro saluto

Team Parc Adula
lo scriba montano
inserito il: 26.2.2014 21:47
Ecco dove casca l’asino!!

A tale scopo il parco intende definire dei modelli di comportamento all’interno del suo territorio, tramite l’elaborazione di progetti pilota e alla realizzazione di gruppi di lavoro.

Il parco intende definire.. ma chi é il parco per essere in grado di definire.
Sarebbe giusto dire che è chi lavora nel progetto che intende definire.. cioè deve ottemperare alle regole dettate dall’ordinanza!

... dei modelli di comportamento all’interno del suo territorio...
In sintesi chi vive ed opera in dette zone, deve adeguarsi alle direttive imposte e già inserite nell'ordinanza!

…e alla realizzazione di gruppi di lavoro.
Cioè, ai dettami di chi detta!

il gatto si morde la coda
Stop.
Marisa
inserito il: 27.2.2014 2:36
La vostra risposta e una conferma ai miei dubbi, in quanto le leggi parlano chiaro ed esistono e andranno rispettate in quanto tali.
La mia impressione e che avete risposte chiare solo nel dilungarvi per dire che bisogna aspettare che il parco sia cosa fatta.
Per poi applicare leggi e divieti, e divenire assoluti padroni del territorio.
Parlare di bio diversità vuol dire ostacolare e limitate il pascolo,
e questo è un modo assai astuto per avanzare passo passo,
verso il principio della fine per la vita del alpe.
carla
inserito il: 27.2.2014 4:11
Ciao Marisa, condivido alcuni tuoi dubbi. Hai dipinto un quadretto che secondo me potrebbe avverarsi, sentendo come vanno le cose: studi, progetti, gruppi di lavoro, rapporti, formulari, esperti e chi più ne ha più ne metta. Ormai si sa oggi è la prassi in tutti i campi! Parole, discorsi e tanta, troppa burocrazia che diventano un ostacolo al lavoro vero e proprio. Finora il nostro bel territorio è stato preservato (con le sue biodiversità) anche e soprattutto grazie al duro ed oculato lavoro dei nostri contadini che hanno tenuto vivi alpi e monti. Lavoro che stanno ancora facendo egregiamente i nostri contadini di montagna, i quali non hanno bisogno, secondo me, di altre scartoffie e altri bla bla. Idealmente il Parco potrebbe essere anche interessante, ma quando sento certe risposte in burocratese (molto simile al lavoro del ragno che tesse la sua tela…), prevalgono lo scetticismo e i dubbi!
Team Parc Adula
inserito il: 27.2.2014 15:34
Comprendiamo e rispettiamo i dubbi e le perplessità di chiunque, ma possiamo affermare con assoluta certezza che il Parc Adula non ha intenzione e non diverrà mai il padrone di alcunché.
La vita alpestre è parte integrante del territorio e come tale sarà rispettata; mettere la mani avanti adesso, ancor prima di aver letto il contratto che, se la popolazione lo vorrà, sarà stipulato tra i comuni e l'ente parco è prematuro. Sarebbe come rispondere "no" a una domanda che ancora non è stata posta.

Un caro saluto

Team Parc Adula
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