Blenio Café
PARC ADULA
Pepo
inserito il: 16.11.2016 10:29
Boungiorno a tutti,
Questo sarà il mio ultimo intervento.
Come già citato sono un dei tanti / troppi bleniese che hanno dovuto andare oltre Gottardo per guadagnare la pagnotta (inizi anni 80)
Il mio é uno sguardo sulla valle sicuramente diverso da chi la vive quotidianamente.
Quando sono partito la valle si trovava in una situazione di stallo, a partire degli anni 90 ho avuto l’impressione di un miglioramento, ma purtroppo questa tendenza positiva si é affievolita e da circa 10 anni la valle é di nuovo sulla via di un lento declino (specialmente l’alta valle).
Mi ricordo dei bei tempi quando arrivando a Olivone si aveva l’impressione di arrivare in una piccola cittadina.
- Cosa sta succedendo alla notra bella valle?
- Habbiamo una delle più belle valli del Ticino, ma tutto ciò non basta, cosa manca?
Secondo me é un problema di visibilità, molte località simili alla nostra hanno investito moltissimo nel publicizzare la loro immagine (prendo l’esempio di Charmey villaggio friborghese de circa 1900 abitanti situato in una valle laterale a 887 m d’altitudine, hanno saputo costruire delle terme, ristruttutare gli impianti di risalita, sono sicuro che parecchi di voi sanno dove si trova, cosa hanno di diverso da noi?)
Forse é un caso, ma il villaggio di Charmey si trova nel “Parc naturel régional Gruyère Pays-d'Enhaut” creato nel 2011, questo parco é l’équivalente di quello previsto per la zona periferica del futuro Parco Adula.
Nel medesimo parco ci sono altre località molto conosciute, esempio: Chàteu-D’Oex, Rougemont, les Mosses, Caux, ecc.
Personalmente vivendo à pochi Km dal « Parc naturel régional Gruyère Pays-d'Enhaut » ho potuto vedere di persona l’evoluzione positiva di questa località.
La nostra valle ha assolutamante bisogno di VISIBILITA, con il Parco Adula (Se accattato, sarà il più grande Parco Nazionale Svizzero) habbiamo un’opportunità unica.
Bleniesi quest’opportunità é a nostra dispozione, non lasciamocela scappare, ne dipende il futuro della valle e dei nostri giovani (dover abbandonare la valle é molto doloroso, parlo per esperienza)
- Votare NO al PA é facile non si cambia niente, e continua il lento declino attualmente in corso.
- Votare SI é “più” difficile, però a medio e lungo termine sono sicuro che la valle ne trarrà un benificio.
Vi invito quindi a riflettere prima di votare.
Piccola informazione concernente la visibilità , ieri guardando il telegiornale romando hanno parlato del progetto Parc Adula.
Comunque vada, il Parco Adula una cosa l’a già ottenuta, non si é mai parlato tanto della valle di Blenio.
Irina
inserito il: 16.11.2016 13:32
Parc Adula ?NO GRAZIE

Questo progetto ha finora portato nella nostra Valle un dibattito discutibile e un’ evidente spaccatura. C’è chi crede e chi non crede nel marchio che dovrebbe essere simbolo di tante opportunità. Io dico no a questo nome ed ai suoi simboli, ai quali molti hanno aderito con un atteggiamento vicino al fanatismo. Molti contrari si sono visti giudicati male ed attaccati solo per aver espresso la propria opinione. Nei migliori dei casi si é mal informati, ma spesso si é giudicati ignoranti e retrogradi con fare sprezzante. Più volte mi sono vista confrontata con giovani studenti che vivono lontano dalla nostra realtà e che forse non ci faranno più ritorno, i quali mi hanno guardata dall’alto al basso.
Forse sarò retrograda e con una semplice formazione, ma in Valle lavoro e contribuisco a creare posti di lavoro, mi impegno a livello pubblico su più fronti e credo sia un mio diritto avere un’ opinione. Si vende questo progetto come nato dal basso, ma poi quando si esprimono i propri dubbi, si viene attaccati ; ma allora chi fa parte di questo « basso »,
tanto sbandierato dai promotori ?
Forse sarò troppo realista, ma mi chiedo se chi legge i bei proclami e guarda le belle immagini proposte dai promotori, non possa avere dei dubbi sulla reale portata delle promesse e delle presunte ricadute. Mi chiedo se il basso tanto ostentato dai promotori sia realmente pronto ad eventualmente accogliere il turista, sempre che questo arrivi davvero e qui si voglia fermare. La mentalità di un popolo non si cambia con una Charta.
Se il turista dovesse davvero fermarsi, ma quali infrastrutture ha da offrire il nostro territorio ? Basteranno il marchio ed il nostro meraviglioso ambiente ? O sarà come molti temono, un tocca e fuggi a Lugano o Disentis?
Mi sembra abbastanza chiaro che realmente a disposizione per i progetti che dovrebbero rilanciare la nostra Valle, resteranno ben pochi mezzi finanziari, ma in compenso é sicuro che ci saranno delle limitazioni. Agli stessi giovani che vedono il ParcAdula come unica speranza per il futuro della nostra regione e della nostra generazione ;
chiedo se sarebbero pronti a far ritorno per raccogliere la sfida ed impegnarsi in settori così difficili e precari come quello del turismo, dell’agricoltura o come capannaro forse ?
Si é parlato anche molto del Piano Regolatore, che i promotori ritengono non dovrebbe essere soggetto all’influsso delle nuove normative. Come mai da alcuni mesi sono ferme a Bellinzona alcune procedure cui verrà data una risposta solo a dicembre ? Ne sono coinvolta in prima persona, e scusate se ho i miei dubbi. Intanto é una giovane famiglia convinta di insediarsi in cima alla Valle che si chiede se valga davvero la pena investire soldi ed energie in questo territorio. Bel sostegno alla periferia.
Qualcuno ha visto nelle piste da mountainbikes di Livigno come un esempio da portare a casa. Ma io vi chiedo , perché non portare a casa l’idea di una zona a statuto speciale ? Perché non proporsi a livello federale per un progetto pilota in questo senso ? Al posto di una periferia sotto tutela una periferia artefice del proprio futuro.
Dico no ad un progetto che non é venuto dal basso, no ad un progetto che promette troppo ma che in dote porta soprattutto ulteriori regole.
Luigi
inserito il: 16.11.2016 13:44
Buongiorno.
Premetto che non ho seguito tanto la discussione su queste pagine ma voglio comunque riportare la posizione uscita in seno alla Società agricola bleniese. Ecco il comunicato:

Parc Adula: con coraggio e fiducia verso il futuro

Il mondo agricolo vallerano ha seguito sin dall’inizio il progetto di un parco naturale nazionale con molta prudenza e senso critico, giustificato dal fatto che ulteriori grosse limitazioni alla nostra tradizionale attività, già regolata da una miriade di norme, non sarebbero state sopportabili.
Le prime discussioni e talune prese di posizioni da parte di persone del mondo ambientalista che hanno perso il senso della realtà di cosa significa vivere e praticare l’agricoltura in montagna, sembravano confermare questi timori.
Per questo la Società agricola bleniese non è rimasta ad aspettare ma ha promosso un progetto di sviluppo regionale, Blenioplus, che sta concludendo la fase di progettazione, ma che ha già permesso dei risultati concreti come la promozione delle istallazioni fotovoltaiche sui tetti di alcune stalle della Valle, come pure interessanti attività come la coltivazione e il mercato delle zucche promosse dall’associazione Meraviglie sul Brenno.
Recentemente poi sono stati portati a compimento il progetto di interconnessione delle superfici per la biodiversità per tutta la Valle, che va ad aggiungersi agli esitenti Dötra e valle Malvaglia, come pure la Qualità del paesaggio.
Le discussioni sviluppatisi con la presentazione della Charta del Parc Adula e la relativa consultazione, ci hanno coinvolti in un’approfondita valutazione e portato ad inoltrare, in collaborazione con l’Unione Contadini Ticinesi, una nutrita serie di osservazioni critiche e di richiesta di chiarimenti. Gli incontri avuti con i responsabili del progetto e alcune modifiche considerate nella versione definitiva della Charta, ci hanno ora permesso di vedere questo progetto come un’opportunità per un vero rilancio della Valle nel suo insieme e riteniamo che quest’occasione dev’essere raccolta per dare finalmente un impulso decisivo ai vari progetti che stentano a decollare come pure a stimolarne altri. Un campo insomma, da preparare per poter poi seminare e raccoglierne i frutti.
Questo nell’assoluto rispetto di quella parte di agricoltori della Valle e del comitato della Società agricola, che ritengono invece che le limitazioni e orientamenti del progetto non garantiscano la piena sicurezza per la continuità e sviluppo delle attività agricole e alpestri, in particolare per quanto riguarda la zona centrale.
In conclusione, la maggioranza del comitato della Società agricola bleniese sostiene il Parc Adula e riteniamo che in caso di accettazione da parte della popolazione il prossimo 27 novembre, sia un progetto da prendere in mano ed esserne attori attivi, così da limitare al massimo gli interventi dall’esterno.
Diamo quindi fiducia alle persone che saranno chiamate a gestire il parco, ma vogliamo essere coinvolti e veglieremo a che le promesse e rassicurazioni ricevute si tramutino in fatti per un forte sostegno e riconoscimento alla nostra agricoltura, quella vera che coniuga in giusta misura la produttività con la gestione del nostro magnifico territorio.
Il Parc Adula è un’opportunità per l’agricoltura, ma non potrebbe esistere senza agricoltura!

Spero possa essere spunto di riflessione e si distanzia un po' dal clima di forti contrasti che ho percepito in questi giorni.

Personalmente sono favorevole perché sono convinto che sul piatto della bilancia le opportunità sono di gran lunga superiori a vincoli e incognite!
Team Parc Adula
inserito il: 16.11.2016 13:55
Buongiorno, presso le cancellerie comunali dei Comuni con zona centrale (Blenio, Serravalle, Rossa, Mesocco, Hinterrhein, Lumnezia (Vrin), Vals, Sumvitg, Medl/Lucmagn) sono disponibili a titolo informativo gli atti concernenti le varianti dei piani regolatori (TI) / pianificazioni locali (GR) del progetto Parc Adula.

A seguito della disinformazione diffusa sui media segnaliamo gli estratti del Regolamento edilizio (TI) / legge edilizia (GR) di Serravalle, Sumvitg e Mesocco, evidenziando in particolare i seguenti passaggi:
Estratto dal regolamento edilizio di Serravalle (NAPR):
Art. 21a Zona centrale Parc Adula
10) La zona centrale Parc Adula rimane in vigore fino alla scadenza del Contratto del Parco. I vincoli
di Piano regolatore legati al Parco decadono nel caso in cui non venisse rinnovato il contratto del
Parco a seguito di una votazione popolare negativa.
Estratto dalla legge edilizia di Sumvitg (disponibile anche online: www.sumvitg.ch/aktuell/news/news_detail.htm?view_N... )

Kernzone Parc Adula Art. 35c)

5) Die Kernzone Parc Adula sichert die Charta, insbesondere den Parkvertrag und das Nutzungsreglement Kernzone räumlich ab. Treten letztere nicht in Kraft oder werden sie nach ihrem Fristablauf nicht verlängert, fällt die Kernzone automatisch dahin.

Estratto dalla legge edilizia di Mesocco:
Art. 34quater Zona centrale Parc Adula:

5) La zona centrale Parc Adula assicura l'attuazione territoriale della Charta, in particolare del Contratto del parco e del regolamento della zona centrale. Se questi non entrano in vigore o se la loro validità non è prolungata alla loro scadenza, la zona centrale decade automaticamente.

Cordialmente

Team Parc Adula
Team Parc Adula
inserito il: 16.11.2016 14:39
Naturalmente ricordiamo che è disponibile per informazione anche la documentazione concernente il piano direttore cantonale. Qui trovate le indicazioni necessarie:

www.parcadula.ch/it/Charta-Parc-Adula/Rapporto
Cancelleria comunale Blenio
inserito il: 16.11.2016 18:24
Cara Irina,

non entro nel merito delle tematiche legate al progetto di Parco, conosci benissimo la mia posizione in merito ma non mi fa comunque piacere sentire che i toni dei PRO siano vicini al fanatismo.

Non ti devi sentire guardata dall'alto al basso da chi la pensa diversamente, semplicemente e probabilmente alcuni si sentono guardati in questo modo, perché alcune loro esternazioni sono evidentemente prive di fondamento e non veritiere.

Come quella sulla variante di piano regolatore che ti concerne direttamente e che citi nel tuo contributo. Mi permetto in questo senso a nome della cancelleria comunale di Blenio di assicurarti, come peraltro già anticipato a voce negli scorsi giorni, che la tempistica d'esame della procedura di variante del piano regolatore che ti riguarda non ha assolutamente a che fare con la normativa legata al Parc Adula. La procedura segue il suo corso come altre procedura ed è dettata dai tempi tecnici procedurali. La risposta sarà data verosimilmente a dicembre o forse già a novembre, non dipende dal Comune e men che meno dal progetto del Parco. Questa è un'insinuazione che non accetto e non è leale nei nostri confronti e nei confronti dei promotori del progetto di parco nazionale.

Sempre nello spirito collaborativo che ci ha sempre contraddistinto finora, se non ti ritieni soddisfatta di come abbiamo dato le risposte ai tuoi interrogativi o altro formulato dall'amministrazione comunale, ci terrei che lo chiedi secondo gli usuali canali e non tramite un portale web.

Da parte nostra ti assicuro che è sempre accolta con piacere un'iniziativa di due giovani d'insediarsi o stabilirsi nel Comune di Blenio.

Era doveroso fare una precisazione in modo che gli utenti di BC siano informati correttamente sulla procedura pianificatoria in corso che ripeto, non ha nulla a che fare con il progetto Parc Adula !

Grazie per l'attenzione.
Loris Beretta (segretario Comune di Blenio)
Irina
inserito il: 16.11.2016 19:55
Caro Loris,
non voglio addentrarmi in una polemica, ma la tua lunga reazione, in special modo i primi due paragrafi, sembra confermare il mio sentimento espresso a riguardo del trattamento riservato a chi si permette di esprimersi contrario al progetto.
Non ho minimamente tirato in ballo il Comune di Blenio, men che meno la sua Amministrazione.
Ho esternato una mia opinione, ho espresso un mio dubbio, mi sono anche scusata per il mio dubbio, nessuna certezza.
Cordiali saluti, Irina
Elio Elio Devittori
inserito il: 16.11.2016 19:56
A seguito della "disinformazione" diffusa sui media, il PA dà "delucidazioni" che lasciano sbigottiti.
È chiaro che è parco tutto il territorio di Blenio (esempio) di cui una parte è zona centrale. È chiaro che i vincoli sono inscritti nel PR solo per la zona centrale, per la zona periferica non sono inscritti vincoli (per ora).
Fra nove anni si rivoterà e se il voto sarà negativo decadranno i vincoli di PR, ossia i vincoli in zona centrale. Rimarrà il Piano senza vincoli, ossia tutto il territorio di Blenio classificato come zona periferica. È chiaro che in zona periferica vige il principio di "aree di transizione fluida e graduale", per cui ci saranno zone che avranno i medesimi vincoli di zona centrale (pag. 123).
Inoltre l'articolo proposto in consultazione è in contrasto con la legge sulla sistemazione territoriale -LST. È un articolo inventato nella prima quindicina di ottobre per ingannare i votanti, sicuramente verrà tolto più tardi.
Si sappia che Berna per concedere il marchio e i soldi, fissa delle condizione inderogabili e dice:
Il marchio è assegnato per una durata di dieci anni se:
- l'esistenza del parco è garantita a lungo termine da misure adeguate. La scelta della forma giuridica da attribuire a questo tipo di protezione rimane di competenza dei Cantoni.
È ovvio che la garanzia che bisogna dare a Berna è quella della scheda di piano direttore cantonale e il vincolo di PR dei Comuni.
Il lungo termine inteso da Berna è un minimo di 50 anni.
La legge edilizia di Mesocco è molto più chiara al riguardo.
È ora che PA la smetta di ingannare i bleniesi e dica chiaramente che se il 27 p.v. si vota SI, si va nel PA per sempre.
vasco
inserito il: 16.11.2016 20:15
Buonasera,
mi ero promesso a me stesso di non più scrivere su queste pagine, ma visto che l'argomento è tanto seguito ho deciso di dire la mia. Premetto che sono favorevole al Parco anche se nutro fortissimi dubbi che nel comune di Blenio passi il SI. Premetto anche che non ho letto tutto il blog e quindi mi scuso se sarò ripetitivo. Mi sembra, che a livello di stampa e di discorsi da bettola, stiamo esagerando un pochino. Vi sono attacchi personali e persone che credono di essere attaccate personalmente senza però guardare da quale credenza politica appartengono. Invito quindi chi si sente attaccato dai promotori, denigrato, ecc. a rileggersi tutti i Mattini delle Domenica e fare una riflessione. Tocco il tasto politico perché mi sembra che la discussione in alta valle si sia messa su questo piano e ciò non è positivo per nessuno. Questo non è un tema politico ma sapere cosa vogliamo dalla nostra valle. Se riteniamo che stiamo bene così o se vogliamo migliorare ed emergere. Valli come la nostra nell'arco alpino ve ne sono a centinaia e molte sono anonime Valli che nessuno conosce. La nostra, al momento, rientra tra queste, una Valle dormitorio dove alla mattina tra le 06 e le 08 e la sera tra le 16 e le 18 vi è un esodo e contro esodo. Tra questi mi ci metto anch'io. E' vero, con l'avvento del Parco ciò non potrà essere eliminato, persone che andranno a lavorare nei centri ve ne saranno sempre sarebbe utopia pensare che tutti troviamo un posto di lavoro in Valle. C'è però da dire che tutte queste persone, e non datemi del bugiardo, contribuiscono si a riempire le casse del comune ma in maniera minore rispetto a chi opera in Valle. C'è anche la proposta a livello cantonale di togliere questi privilegi, di togliere le spese di viaggio dalla dichiarazione d'imposta e come conseguenza vedo una minore attrattività della Valle. Una famiglia al posto di risiedere in Valle cercherà un alloggio più vicino al posto di lavoro anche se dovrà sborsare di più in affitto, tanto alla fine dell'anno il consuntivo famigliare sarà lo stesso. Se però riusciamo a creare posti in Valle, ad avere alberghi che funzionano negozi che vendono tutto ciò porterà sicuramente un indotto del quale i comuni ne beneficeranno. Quest'inizio estate sono stato in Trentino e ho visitato la Valle di Pejo, molti si chiederanno dov'è. Se vi dicessi Parco Nazionale dello Stelvio?, vedo già molte vostre facce che si illuminano e riescono a posizionarlo sulla cartina. La Valle di Pejo è simile alla nostra vi è un piccolo centro termale una stazione sciistica di medie dimensioni e pochi alberghi. Senza il marchio Parco dello Stelvio non riuscirebbero a mantenere le infrastrutture e vi assicuro non ho visto né lupi, né orsi e tantomeno dei Gnomi.....
paolo t
inserito il: 16.11.2016 20:23
Ciao Vasco,
wow, mi fa piacere sentire in zona Cesarini, che il tema Parco non è un tema politico...
Pensa, si son mosse anche OL parlando addirittura - da Lugano... - di santuari nelle montagne, Popolo e Libertà e il PS con le loro pubblicazioni speciali...

No, decisamente non è un tema politico... ;-)
PARC ADULA
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