Blenio Café
PARC ADULA
Scriba
inserito il: 20.11.2016 18:33
Certo Alfiero ma il PA non esclude questo e altro, diamoci una mossa e siamo fiduciosi !! Leggete la Voce di Blenio appena arrivata, quanti giovani credono in questo progetto e al futuro della Valle. Non lasciamoci scoraggiare. Un convinto SI nell'urna :)
Paolo
inserito il: 20.11.2016 19:35
Caro/a Adula,
la promozione come quella di Cevio, Airolo e Faido è anche qui di attualità. Ma perché la vedi come alternativa al Parco? Direi che con il Parco, che promuoverà la valorizzazione territoriale ed un nuovo stimolo all’economia, sarà più facile essere attrattivi. Venire in valle e fare i pendolari non è scelta scontata, ma chi andrebbe a vivere nei paesini delle valli dove i negozi ed i ristoranti chiudono? La qualità di vita non è fatta solo di aria fresca, ma anche presenza di servizi adeguati.

Caro Devittori,
Mirtillo ha ragione: è possibile che lei stia recitando una parte. Rilegga pf il copione (Charta) ed eviti di fare terrorismo. Se vuole fare citazioni le faccia in modo corretto:
pag. 121 Charta: gestione ( e non diminuzione) del flusso di visitatori
pag. 169 Charta: auspicate (e non imposte!) soluzioni di mobilità in grado di ridurre il traffico individuale e di favorire il passaggio ai mezzi pubblici di trasporto: io penserei alla mobilità elettrica, al potenziamento dei trasporti pubblici, ecc. Legga bene anche il punto 3.1.3.4 poco dopo….

Caro Alfiero,
il PA crea solo i posti per il funzionamento dell’associazione. Sarà semmai l’economia a crearne altri. Citi Blenioart che, guarda caso, vede nel Parco delle ulteriori possibilità di sviluppo dell’economia regionale.

E Foletti? Non ha fatto altro che dare coerenza alla filosofia che fu dei vari Bignasca, Giudici ecc: incitare le regioni affinché diventino autosufficienti per poi ridurre progressivamente i versamenti che Lugano fa al fondo di livellamento. Un concetto di competitività territoriale (di masoniana memoria)dove tutti devono trarre il meglio dalle loro possibilità e non rivendicare sempre e solo sussidi…magari per progetti che poi puntualmente falliscono.
Mi sembra principio condivisibile. Per noi vallerani dovrebbe essere una questione di dignità (aiutati che il ciel t’aiuta) ma dalle reazioni sembra non lo sia…
alfiero
inserito il: 20.11.2016 22:05
Secondo me stiamo vedendo il PA come un qualcosa di malleabile, al quale noi possiamo dare la forma e la legge che vogliamo, in realtà un parco ha un senso se rispetta strettamente le regole del gioco che non sono la promozione economica, questo lo sa bene chi vuol fare dell'imprenditoria, tanto più in valle di Blenio, che di concorrenti che offrono montagne e natura ne ha fin che vuole, e sono talmente meglio attrezzati di noi che non arriveremo mai ad eguagliarli, e un po' come se io volessi vincere il giro della Media Blenio vecchio e senza allenamento.

Il parco ha una funzione ambientale quindi diciamolo ai vallerani Bleniesi, se vogliamo informarli come si deve, se vogliamo essere in grado di scegliere se il santo vale la candela visto che il nostro territorio gode già di una cura esemplare di origine culturale, (quella santa cultura totalmente dimenticata nel discorso del parco) gli ingredienti di un PN non possono essere aspettative di successi economici e restrizioni da esigere quale rispetto della natura, non sospettiamo che chi non vuole il parco non vogliano il bene del paesaggio o vogliano sperimentarsi in comportamenti non sostenibili, gran parte del resto della catena alpina vien vissuta e rispettata senza le regole speciali che un PN comporta, la sicurezza di esito positivo, che chi sostiene il parco sostiene di avere sa un po' di temerarietà eccessiva, i contrari sono tanti non solo qui da noi, ma anche nei Grigioni quindi un minimo di intelligenza esiste anche fra noi contrari, e il dubbio di sostenere qualcosa di non esattamente come immaginato lo dovreste avere anche voi sostenitori, tanto più che l'esperienza di volersi candidare a PN è stata fatta anche da altre regioni che poi hanno scelto di rinunciare.

Quanto al Signor Foletti, a me sembra che ci stiamo contradicendoci alla grande, quando i voti servono per le elezioni bisogna sostenere tutte le facoltà istituzionali dei comuni delle periferie, tutte le socialità possibili, tutte le iniziative possibili, ossia il federalismo a 360 gradi, quando invece i voti servono per il parco allora cosa ne vuoi fare di tutto quello che i vallerani si illudono di poter continuare ad avere, ma allora tanto vale dare un calcio allo sgabello e gettare la spugna per andare a vivere dove la concentrazione di gente crea problemi a non finire. Insomma perché fare 2 discorsi in questo modo?

E perché non pensare che la media Blenio ha un tesoro in tasca, per il quale ha speso dei milioni, che coniugato nella forma moderna della salute e benessere, e dell'assistenza sanitaria a giovani ed anziani, e che dovrebbe essere prioritario rispetto al PA nell'interesse dell'economia locale, del servizio alla popolazione e della società ticinese in generale, potrebbe non essere cumulabile con la creazione PN?
A me sembra che mai il PA abbia parlato di una possibilità di associare questo al PN, questo nonostante fosse stato un'argomento di prim'ordine a sostegno del PA.
Quella visione affidata ai Bleniesi in occasione del primo di agosto di qualche anno fa ad Acquarossa, di associare il Nara alle Terme non ha avuto fortuna.

In 15 anni di gravidanza di questo progetto non è trasparita una chiara visione circa l'opportunità o meno di un PN, in modo speciale non si riesce ad associare al parco delle facilitazioni che possano favorire l'agricoltura e le piccole e medie imprese, che sono oggi non solo 2 importanti datori di lavoro ma anche condizione imprescindibile per pensare di fare passi avanti nella creazione di servizi sociali.

Quindi, se al nostro territorio di riferimento, vogliamo dare l'importanza che per viverci ci vuole, non dico più di votare SI o NO, presumendo che tutti abbiano la loro opinione da mettere nell'urna, ma occorre una maggior coerenza, unione e coinvolgimento di tutti.
alfiero
inserito il: 21.11.2016 8:20
Leggo stamattina sul giornale che l'accettazione o meno del parco è una questione di fiducia o sfiducia nelle istituzioni.
Io non sono d'accordo, indipendentemente dalla mia opinione circa il PA, se fosse vero ci troveremmo di fronte ad una forma di governo dove dimostrare fiducia, (nel governante e non nell'istituzione) è un obbligo, pena la vita stessa del cittadino.

Avantutto le istituzioni non sono tirate in ballo se non che i contrari le difendono fermamente, preoccupati dalla perdita di autonomia e dal per lo meno discutibile approccio del parco con le leggi patriziali. Quanto ai Governi composti dai Governanti, loro fanno il loro lavoro e i cittadini esercitano i loro diritti, e per questo vanno stimati. Come sarebbero le campagne per le votazioni cantonale e federali se ci si mettesse di mezzo anche la sfiducia nelle istituzioni o negli organi istituzionali?
il gracchio alpino
inserito il: 21.11.2016 10:27
facile fare propaganda con i nostri soldi!

roba da Ron Hubbard!!
che magari diventa controproducente.

tanto è stato detto e poco di vero
è ora di scendere dal ........, cioè quella piantina che produce quelle piccole palline (bacche) blu
il gracchio alpino
inserito il: 21.11.2016 11:45
questione di fiducia o di sfiducia nelle istituzioni!

ma le istituzioni hanno detto la vera verità?

e se come detto e stradetto e chiesto e richiesto, fossero a conoscenza di cose non dette e che il popolo non sa, perché non le dicono?

ma come si fa a credere che PA porterà sviluppo in valle?
ma chi ci crede e chi lo dice, conosce la vera realtà degli altri parchi che vengono sempre ed erroneamente portati come esempio?

e poi, bello da vedere!!! stamani arriva in bucalettere un bel volantino con una foto ben degna per un carro di carnevale!
alfiero
inserito il: 21.11.2016 15:21
Scusa Scriba, il Ticino è un cantone con soli 330000 abitanti, con un tasso di disoccupazione ai minimi continentali e con un'economia che per poter funzionare al 100% ha bisogno di 70'000 lavoratori stranieri vuoi che non si possano trovare due o tre cento posti di lavoro per noi? a pochi metri dall'autostrada e ferrovia? Allora perché preferire l'alternativa più avara di possibilità reali, del PN

Non è la funzione di un PN pensare a creare dei posti di lavoro, il marchio può contribuire ad attirare qualche turista in più degli attuali assieme ad altri fattori dell'attrattività di un luogo di destinazione, ma non illudiamoci, pochi saranno quelli che desiderano vedere solo montagne senza un po' di divertimento per passare qualche giorno qui e di questo i Tour Operator sono ben al corrente, tanto più che la spinta da parte dei vertici turistici del Cantone a mandare i clienti in valle per qualche giorno, non solo è inesistente ma funziona nell'altro senso.

Non facciamo, del PA la panacea di tutti i nostri problemi economici prendiamo il coraggio a due mani per mettere la chiesa in mezzo alla valle per poi dire, da comune unico, al Ticino politico ed economico, per favore, per dovere politico, per l'equità sociale fra le regioni, ascoltate anche la nostra voce.
Luca
inserito il: 21.11.2016 20:18
Guardate i video della conferenza stampa di oggi a Malvaglia www.facebook.com/proparcadulavallediblenio.
Tutti ci credono al rilancio della valle con il Parco, dobbiamo crederci anche noi. Votiamo Sì al parc Adula
Scriba
inserito il: 21.11.2016 20:59
Scusa Alfredo,

ma perche' parli di alternativa avara, il parco non lo e' di certo ma si prefigge in primo luogo di dare una nuova e bella immagine alla nostra Valle (label), poi tutto il resto si puo' costruire, sempre comunque pensando a salvaguardare il territorio che e' il nostro bene piu' prezioso...o secondo bene dopo la sua gente (rubando una frase a G.Derighetti).

In merito al target di turista, con tutto il rispetto ma mi sa che non hai girato molto il mondo ultimamente. Il turista che ama la natura, le tipicita' e l'autenticita' dei luoghi, e' ben disposto anche a fermarsi e spendere soldi nelle nostre infrastrutture, non e' il classico turista mordi e fuggi nell'immaginario di tanti con la barretta in mano e basta....credimi.

Evidentemente poi ci vogliono le strutture adeguate, la giusta accoglienza, la creativita' ecc. Ma pensi che i bleniesi non sanno mettersi in gioco e darsi da fare, mancani i giovani validi in Valle, non mi sembra leggendo alcuni recenti interventi sul tema.

Creiamo le premesse poi seguira' il resto...anche il Comune unico se necessario ma questo e' un'altro discorso !
paolo t
inserito il: 21.11.2016 22:16
Salve,
scusate ma in questa martellante e ora asfissiante campagna per il Parc Adula, o mi sfugge qualcosa o non capisco...

Leggo oggi sull'ennesimo volantino:

"La Surselva esita? Ragione di più per sostenere con decisione il progetto; Blenio ha tutta la possibilità di assumere un ruolo centrale e decisivo che le consentirebbe di rivendicare l'attribuzione di ulteriori posti di lavoro qualificati e, perché no, di divenire la sede del parco".

Morte tua, vita mia, insomma. E ci potrebbe egoisticamente anche stare. Probabilmente in Surselva i no sono parecchi...

Se non che, giusto poche righe sotto, si legge che "mai nessun progetto è stato così profondamente svizzero e democratico", un progetto che "accomuna lingue, tradizioni, territori e culture diverse". E ancora: "Solo il confronto con gli altri... ecc ecc".

Ora resto interdetto: prima quasi quasi si "spera" sotto i baffi che i Comuni sursilvani lascino il treno, e poi subito dopo si sottolinea il vantaggio di "accomunare lingue, tradizioni, ecc"...
PARC ADULA
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