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Blenio Café
PARC ADULA
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alfiero
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inserito il: 8.11.2016 18:46 |
Non so se potrei essere d'accordo con tutte le considerazioni di Pepo, la chiarezza sta nelle raccomandazioni di votare il parco, la confusione sta nell'attribuire responsabilità a chi si oppone al parco. Proprio perché il Popolo è Sovrano e quindi responsabile della decisione, ognuno ha il diritto di esporre, durante la campagna, le proprie osservazioni e le proprie convinzioni nonché le proprie preferenze, anche ideologiche, senza che una vera e propria responsabilità per l'effetto sulla decisione sia da prendersi, del resto nessun Dio ha detto e nessun Giudice ha sancito che, per stare al nostro caso, il progetto del parco sia poi di indiscussa e somma bontà, tanto da poter dire con sicurezza a priori che i contrari arrecherebbero danno, e se il danno si manifestasse proprio a causa della creazione del parco chi si assumerebbe le responsabilità? e questo a maggior ragione visto che la pressione a votare si è stata enorme, costosa e confusionante, valga come attenuante per i contrari che hanno dovuto arrangiarsi da volontari, con la benedizione anche di chi, nelle votazioni federali, denuncia la danaroso propaganda dell'opposta fazione. Ma potremmo potremmo propagare il discorso delle responsabilità anche all'esclusione dalle decisioni dell'assemblea patriziale nonostante che il cambiamento di utilizzazione della proprietà patriziale sia di competenza dell'assemblea come dice bene la legge organica. Allora, io penso che una campagna sibillina porti poi anche a una futura gestione tutta da valutare che è anche un criterio da valutare prima di votare.
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gaetan
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inserito il: 8.11.2016 17:24 |
DOMANDA al Team Parc-Adula: recentemente i confini del nucleo sono stati modificati in zona alpe Garzotto presso il lago, parte in vicinanza degli stabili e parte prima del ponte Scaradra (bosco Luzzone). Motivo: si è detto anche per avere una zona atta a raccogliere la legna da ardere, INDISPENSABILE per un alpe... OK. A prescindere dal fatto che questa superficie sia idonea e sufficiente per tale scopo, DITECI ORA, per esempio, dove andranno a raccogliere la legna gli alpigiani dell'Alpe Cavallasca totalmente "nucleo"? Si, perché c'è anche un Patriziato di Ghirone e, sembra, un suo alpe caricato ininterrottamente da secoli chiamato "Cavallasca" (1800msm), per chi non lo sapesse! La stessa domanda se la faranno i proprietari degli altri alpi o corti (Garzora ecc.) sempre in val Luzzone. Aspettiamo risposta. Grazie.
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rasputin
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inserito il: 8.11.2016 15:11 |
esatto, come ben dice Pepo, forza Comune di Blenio, riflettete bene su cosa votare. dal vostro aiuto dipende la salvezza degli altri comuni. dal vostro aiuto dipende la futura sovranità e padronanza del territorio e dipende la possibilità di chinarsi sui veri bisogni e sulle vere possibilità di sviluppo (o almeno freno dell'inviluppo) dei tutta la valle e regione. quindi vista l'incertezza (anzi certezza della non certezza) e la gran mancanza di chiarezza (anzi pseudo chiarezza), pensateci bene prima di dire di si e pensateci poco (non è necessario pensarci troppo) a dire di no. e pensateci bene anche negli altri comuni! E non è demagogia, (termine greco composto di demos, "popolo", e aghein, "trascinare"). Forse la demagogia è forza di qualcun altro? Rasputin non ha alcun interesse particolare o personale sia per dire di si sia per dire di no, fa solo un ragionamento logico ed esprime il suo punto di vista frutto delle conoscenze personali acquisite e libero di pensare e dire ciò che ritiene più giusto non solo e non tanto per lui ma per la valle¨ se poi sbaglia, va bé. solo chi non fa e non pensa non sbaglia. il tempo lo dirà!
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rasputin
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inserito il: 8.11.2016 14:53 |
caro Pepo, mi dispiace deludere! per chi sono i 5,5Mio annui? che cosa resta di questa somma per sostenere l'iniziativa privata, atta come detto, a migliorare la recettività e le infrastrutture e progetti per il turista? ZERO FRANCHI!!! (senza contare che questi soldi sempre nostri sono) mi sta bene se sarebbe pianificato e confermato che x Franchi all'anno siano destinati a tali progetti, sempre sotto riserva che tali progetti siano validi (più o meno sull'esempio della ex LIM e/o sull'esempio delle linee ERS). ma di ciò non se ne parla. altro fattore a rischio: con questi sussidi la confederazione ed il cantone, visto che come ben dici non navigano in ottime acque, avrebbero una buona scusante per dire di no ad altre richieste, adducendo il motivo che in zona ha già dato!! ed il rischio non è assolutamente remoto. so benissimo per diverse esperienze e sappiamo bene come funziona. altro punto debole: l'intendenza sovrapartitica.... (Bertoldo diceva che chi più in alto stà più a rischio di traballare è), più le promesse vengono dall'alto, più cadono male. ma come già detto, per sostenere tale tesi, cosa sanno i politici che a noi non hanno detto? oppure ne sanno quanto noi? e se sanno, perché non dicono? potrebbe essere uno spunto per far si che qualcuno diventi un po' più favorevole o almeno un po' meno scettico, indeciso e contrario. diffidare dalle promesse. Già non si mantengono le promesse scritte; saluti a quelle verbali! lo vediamo con le votazioni, il popolo dice e decide una cosa ed il politico fa esattamente il contrario.
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Maru
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inserito il: 8.11.2016 13:49 |
Ciao a tutti, questa mattina, quando ho letto il BC ho preso un colpo: Fabio che invita le responsabili di questo sito a chiudere questo forum! Questo modo di agire è completamente sbagliato, soprattutto nei confronti della democrazia. Trovo che in 10 anni di dibattito in questo forum molta gente abbia avuto la possibilità di esprimersi liberamente e sempre nel rispetto degli altri. Questo forum è seguito da molta gente, compresi i promotori del Parc Adula, che spesso rispondono alle problematiche esposte e ai dubbi sollevati dagli utenti. Le moderatrici sono sempre intervenute puntualmente quando il dibattito cadeva di tono. Anzi, direi di più, questo forum è uno dei pochi posti dove la gente, sia i contrari che i favorevoli, possono esprimersi civilmente e ricevere risposte interessanti. In altri luoghi (sia fisici che virtuali) questo non avviene sempre... e trovo sia peccato. Continuiamo quindi a dibattere, visto che quello che ci accomuna tutti quanti è il BENE DELLA NOSTRA AMATA VALLE DI BLENIO!
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Pepo
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inserito il: 8.11.2016 13:04 |
Boungiorno a tutti, Il giorno della votazione si stà avvicinando a grandi passi. Ho avuto l’opportunità di assistere a una serata sul Parc Adula, ecco qui sotto qualche informazione per fare un pò più di chiarezza. Il fatto che la Surselva sia parzialmente contraria al progetto (vedi pre-risultato del comune di Sumvit) potrebbe essere un atout supplementare par la valle di Blenio, in quanto se i 3 comuni bleniesi accetteranno il parco, e la Surselva dovesse parzialmente rifiutarlo questo diventerà indirettamante “un parco Nazionale un pò più Bleniese” La superficie della zona centrale minima per avere lo statuto Parco Nazionale deve essere di almeno 100 Km2. Il comune di Blenio da solo ne ha più di 50 Km2 (la futura zona centrale è prervista su 142 Km2) Per l’accettazione del parco ci vogliono almeno 13 comuni favorevoli e almeno 100 Km2 di superficie centrale Forse non tutti sanno che il rifiuto del progetto Parc Adula da parte del SOLO comune di Blenio corrisponde alla morte del progetto e questo indipendentemente dal risultato degli altri comuni. Mi raccomando dunque agli abitanti del comune di Blenio di ben ponderare la loro decisione, e che questa decisione sia presa non dimenticando l’impatto che la medesima potrebbe avere sul progetto globale. Un altro punto MOLTO IMPORTANTE il Parco Adula NON A NIENTE a che vedere con il WWF e Pro Natura, il progetto Parco Adula é un progetto indipendente. Sé il parco sarà accettato ogni anno saranno messi à disposizione 5.2 Mio per i 17 comuni, e ciò per una durata di 10 anni (60% dalla confederazione, 20% dai cantoni, il restante dai comuni => tetto massimo per comune 10'000 CHF). Quando mai qualcuno ha messo a disposizione così tanti soldi? Non dimentichiamoci che il canton Ticino deve risparmiare parecchie decine di milioni ogni anno, dunque la coperta sarà sempre più corta e le zone periferiche saranno quelle più penalizzate. Se il parco sarà accettato le decisioni concernenti il parco saranno prese dai rappresentanti dei 17 comuni (1 rappresentante per comune) + dei rappresentanti in rapporto alla superfice centrale (Per informazione : Il comune di Blenio da solo avrà 6 delegati, e la valle di Blenio 9 su un totale di 30) Son d’accordo che il Parco Adula non é la sola opportunità per valle, ma il fatto di avere un Parco Nazionale potrà fare da elemento trainante par altri progetti parzialmente in “letargo” (es. Terme di Acquarossa, rilancio del settore alberghiero, mantenimento di certi servizi pubblici, vedi posta, riconoscimento a livello nazionale dei prodotti locali, ecc..... ) O sentito dire più volte che il settore alberghiero della valle di Blenio non è pronto per accogliere i futuri turisti, é chiaro che con le aspettative attuali non c’é nessuno che é disposto a prendere dei rischi, ciò potrebbe cambiare con l’arrivo del Parco. Spero sinceramente che tutti coloro che hanno detto che per la valle ci sono ben altre opportunità da mettre in avanti nel caso il progetto fosse rifiutato, non si nascondano, ma si assumano le loro responsabilità. Visto l’importanza di questa votazione per la nostra valle, mi raccomando INFORMATERVI, INFORMATEVI prima di votare e NON votate basandosi su delle dicerie.......... Non dimenticate che fra 10 anni ci sarà la posibilità di ritornare indietro.
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rasputin
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inserito il: 8.11.2016 12:34 |
i problemi di fondo in sostanza sono. A) che garanzia esiste e chi la dà (per scritto a tempo indeterminato) che si rispetti quanto da sempre detto dai promotori, il qual dire già non è esattamente quanto si legge sui documenti e diverge da quanto contenuto in legge e ordinanza. già su questo punto, si può disquisire a lungo e propendere da una parte piuttosto che da un'altra. (vincoli, non vincoli, svincoli, restrizioni, non restrizioni, allargamenti e quant'altro..) B) che certezza si presuppone (o certi o incerti?) che sia la panacea per l'attuale e futura tendenza dell'economia con o senza parco. si continua a citare l'esempio dell'Engadina e delle ricadute. Ma è tutta un'altra realtà!!! non voglio ritritare quanto detto mille volte. B uno; in Engadina c'è una sola zona ad alta protezione dove non esiste da cento anni nemmeno un pollaio e tanto meno le galline! B due; fuori da questa zona nucleo, non ci sono altre zone e altre restrizioni. B tre; a pochi chilometri dalla zona nucleo, (zona peraltro attraversata da una strada cantonale) ci sono centri turistici che contano un potenziale di poco di duecentomila turisti per giorno (S. Moritz; Scuol, Zernez, Livigno, alta val Venosta), seppure diversi alberghi sono e vengono chiusi. quindi su duecentomila turisti che ogni giorno si trovano a massimo un'ora di auto dal parco, è semplice fare il numero di visitatori potenziali (di cui la maggior parte visitano solo l'infocentro ed i parcheggi della cantonale!!! diversi giorni in estate e per di più di bel tempo, transitando su tale strada ho contato sul totale dei posteggi da 10 a massimo 20 auto! la zona turistica non vive di parco, ma è il parco che vive della zona turistica. Non è un po diverso?? B quattro; quindi è come confrontare il burro con la ferrovia. C) anche ora lo si può leggere, salvo i 5,5 Mio che servono alla gestione del parco, nessun centesimo disponibile per i progetti che potrebbero servire allo sviluppo delle attività e della recettività. Ora, indipendente dalle potenziali restrizioni che verrebbero applicate, sfido chiunque ad investire in nuove infrastrutture, arrischiando milioni, in attesa di ricevere chi non arriva.
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paolo
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inserito il: 8.11.2016 12:21 |
Esatto! Ben detto! È la Charta che sottosta (e deve sottostare) all'Ordinanza federale. La formulazione di Blenio può lasciar intendere che i Comuni nel contratto Charta ci posson mettere (sono liberi di metterci...) quel che vogliono; che l'Ordinanza non c'entra. Non è così. Da qui il mio appunto. Sul contratto, come in ogni contratto, le formulazioni devono essere fatte e scritte in modo preciso, soprattutto in un foglio-volantino che va a tutti i fuochi, e anche a quei fuochi che - comprensibilmente, per carità - non hanno avuto il sacrosanto tempo di leggersi le 400 pagine.
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mirtillo
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inserito il: 8.11.2016 11:12 |
Mi pare che in entrambi i casi la Carta rispetta l’ordinanza, comprese le deroghe permesse, contrattate e garantite dalla Confederazione. E oggettivamente messe a contratto.
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paolo
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inserito il: 8.11.2016 10:42 |
Fonte: Edizione speciale Parc Adula del foglio informativo comunale. Comune Blenio: penultimo tema prima pagina: Charta. Cito: "il contratto definitivo che stabilisce le regola del parco sarà la Charta e non l'Ordinanza sui parchi..." Comune di Acquarossa: quint'ultimo tema, prima pagina: Charta Cito: "il contratto definitivo che stabilisce le regole del parco sarà la Charta che interpreta i contenuti dell'Ordinanza sui parchi..." Purtroppo non ho visto la versione di Serravalle. Si sarebbe potuto anche farne uno uguale per tutti i 5500 abitanti... Noto comunque che la versione di Acquarossa è più "accettabile", meglio sarebbe stato scrivere "....sarà la Charta", che discende (o deriva) direttamente dall'Ordinanza". Non per altro. Ma perché è così. Perché è inutile negare l'evidenza (anzi in questo caso rischia di avere effetti negativi). Lo sappiamo tutti che sopra di noi, sopra ogni atto ci sono le leggi, alle quali anche la Charta - volenti o nolenti i bleniesi - si deve adattare. Voilà. Mi sono attenuto alle cose concrete. Non soggettive :-)
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