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Blenio Café
PARC ADULA
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Giacomo
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inserito il: 27.10.2016 14:27 |
Se domani chiuderanno gli uffici postali a Rivöi e ad Acquarossa difficilmente noi potremo intervenire, salvo con barricate e striscioni! Sono decisioni - ORMAI!!! - prese distanti da noi, come distanti - ORMAI!!! - sono OTR e ERS. Ma cacchio che i politici vallerani, tutti quelli delle regioni montane assieme, si adoperino ora per fare in modo che l'attuale legistazione e la NPR abbiamo una vera e reale apertura (le famose deroge che attualmente tutti si scannano per ottenere sull'Opar), ma cacchio otteniamole sulla politica regionale e lasciamo alle valli l'ossigeno necessario per poter intervenire sul suo territorio!!! Già provato a chiedere a quante normative bisogna sottostare per rifare un semplice pollaio per 5 galline e un gallo??? nota bene che i pollai ora in Città non son manco più sopportati e quindi manco più permessi (alias proibiti). In valle ci sono, ma cristo santo per metterli a posto bisogna andare all'università!!! E' tutto questo che non va.... :-(
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Marcello
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inserito il: 27.10.2016 14:20 |
Complimenti a Giacomo!!! Hai centrato il probelama!!!!
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Giacomo
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inserito il: 27.10.2016 14:11 |
Nello stesso articolo / lettera opinione si citano i 15 Parchi regionali CH. Essi pongono l'uomo al centro. Il Parco nazionale, pur di nuova generazione, pona la salvaguardia della Natura. Non ci si scappa...
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Giacomo
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inserito il: 27.10.2016 14:02 |
Interessanti le osservazioni e le domande formulate da Hans. Sono un po' quelle che mi faccio anche io, e che ho avuto modo di leggere più volte in questo forum. Oggi leggo sul CdT una lettera al giornale scritta da Luca Baggi nella quale ad un certo punto dice: "...... così come - non tarderebbe a scomparire - ogni forma di autonomia della periferia nel caso di indebolimento degli strumenti di perequazione finanziaria". Ora io mi dico: stiamo qui ora a "lottare" per fare in modo che l'Opar sia il meno "aggressiva" possibile sul nostro territorio, cerchiamo in modo isterico un possibile equilibrio tra i dettami della protezione della natura e il rilancio economico. Ma mi chiedo: perché allora i nostri politici ELETTI non fanno una mossa per difendere le regioni, cercando - diversamente da quanto con attitudine passiva scrive Baggi - cercando di INVERTIRE LA TENDENZA e non permettere che la perequazione (giusta e dovuta) scompaia??? MA PERCHE' LA CLASSE POLITICA NON SI ADOPERA PER CAMBIARE CERTA LEGISLAZIONE E CERTI STRUMENTI CHE POSSANO CONCEDERE MAGGIOR AUTONOMIA ALLE REGIONI DI MONTAGNA??? Stiamo davvero permettendo a quest'ultime di diventare il polmone verde dei Centri urbani per mettere a tacere le loro sporche coscienze di deturpamento del territorio? Ma perché tutte quante le energie impiegate per farci credere che l'Opar è accettabile e a noi favorevole non vengono impiegate per far si che gli strumenti della "nuova" Politica regionale diventino davvero incisivi ed efficaci per le regioni di montagna??? Non equivale pure a un certo "lassismo" affermare semplicemente che in un domani scomparirà la perequazione finanziaria?????????? Sono deluso, ci sarebbero altre vie, penso, per intervenire davvero a favore delle nostre regioni di montagna; con o senza Parco. A maggior ragione senza!
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hans mueeller
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inserito il: 26.10.2016 19:08 |
Gentili Signori del Parc Adula, conosco la regione da lunghissimo tempo e che vivo di frequente, ed è per questo che cerco ultimamente di seguirne le vicissitudini. In merito al progetto di Parc Adula, vedo che tanti esprimono la loro opinione che si sente come discordante, ciò crea confusione e male si capisce come interpretarne le ragioni. Da quanto mi sembra di capire, sono diversi anni che vi state occupando del progetto e delle possibilità di rilancio e di ricaduta economica sul territorio. Viste le tantissime polemiche che si possono leggere e che arrivano da ambo le parti, vi chiedo un favore! Potreste elencarmi alcuni vostri punti di vista ed idee di progetti che potrebbero servire in futuro a risollevare la precaria situazione nelle valli? Sappiano che l’agricoltura, che è ancora un settore forte, se non il più importante si trova serie difficoltà. Poco chiaro è, in futuro, la linea politica che la Confederazione vuole adottare sulle misure atte a sostenere tale attività. Da alcuni interventi letti, sembra di capire che le zone di pascolo devono essere ridotte. Il settore dell’artigianato soffre da molto tempo. La concorrenza con le ditte che provengono da altrove è agguerrita, gran parte delle ditte dicono che devono ridurre od andare al lavorare a lunghe distante ed a volte unicamente per occupare i dipendenti e senza il giusto tornaconto economico. Il settore dei servizi, sembra vada scomparendo, complice secondo alcuni della politica indipendente a quale livello si situi la competenza. Le agenzie di banca chiudono, i servizi pubblici ex regie federali stanno scomparendo, gli uffici cantonali, qualcuno mi ha detto, vengono trasferiti altrove, i servizi della sanità sembrava di leggere sui giornali essere ridotti. Il turismo, che potrebbe forse essere uno dei motori trainanti, sembra non ha mai decollato, anzi mi sembra negli anni ridotto, anche qui per vari fattori, di cui provo ad elencarne qualcuno. - Mancanza di infrastrutture di svago - Mancanza di infrastrutture recettive - Scarsità di “prodotto turistico” in genere - Assenza di un ente coordinatore- recettivo adeguato e competente; causa anche la nuova riorganizzazione a livello cantonale. Tanti esercizi pubblici ho visti chiusi. Penso che voi abbiate delle idee concrete in merito e magari dei progetti, che vanno al di la dei progetti attuati ed attuabili a favore della conservazione del territorio ed affini alle linee guida ed all’ideologia di un parco come tale. Potrei dedurre che abbiate pensato a dei progetti di sviluppo sul territorio, atti a dare un servizio ai turisti, quali attività di svago, creazione di infrastrutture di utilizzo e di ricezione, comprese le possibilità di aiuto finanziario straordinario per chi dovesse o volesse sviluppare tali progetti. Ritengo che le regioni coinvolte possano magari aver bisogno di idee, forse anche innovative a cui finora nessuno magari ha pensato o nessuno ha esposto. Idee che possano tramutarsi in validi progetti, e con il giusto sostegno, realizzabili. Chiedo pure se la realizzazione di eventuali progetti, possano godere, nel possibile, del benestare e appoggio delle associazioni che si occupano di ambiente. Associazioni che in ossequio ai disposti di legge hanno per diritto e per dovere, il compito di agire e di intervenire dove fosse necessario, e che non sempre sono ben capite da un parte di popolazione. Come pure, se tali progetti possano godere del benestare o magari delle leggere eccezioni a merito delle attuali leggi vigenti, in particolare alle leggi inerenti le pianificazione del territorio, e se tali progetti non siano in contrasto con i dispositivi che regolano le zone di protezione, sia trattasi della zona nucleo, sia trattasi della zona periferica. Potrei citare, unicamente a puro esempio; un nuovo albergo o nuova pensione o un agriturismo magari discosti dagli attuali nuclei abitativi, un nuovo impianto per lo sport o svago, un nuovo impianto di risalita o potenziamento dello stesso, un nuovo ristorante o struttura recettiva in quota e magari quale struttura recettiva proprio nella zona nucleo, una nuova struttura di area di sosta e/o di campeggio in zone discoste ed in prossimità delle zone centrali del parco. Cito tali esempi, in quanto si potrebbe pensare in futuro che tali necessità possano essere reali o quanto meno realistiche e , pensando ad un possibile aumento di afflusso di turisti. Vogliate gradire i migliori saluti
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rasputin
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inserito il: 26.10.2016 17:42 |
Egregio Signor Pepo buongiorno anche a Lei (ed a tutti gli altri), Rasputin non vuole assolutamente entrare in futili polemiche che non servono a nulla ed a nessuno. Non vuole nemmeno demonizzare ad oltranza i favorevoli, a differenza di questi ultimi che demonizzano i critici, gli scettici ed di contrari, tacitando tutte queste tre categorie da retrogradi, oppositori al progresso, incompetenti, incapaci, eccetera. Rasputin ormai ne ha viste un po di cotte d un po di crude in tutto il mondo (si può dire che per certi aspetti, tutto il mondo è paese); anche se magari ha imparato poco, comunque ha visto e sentito tanto; fa solo un ragionamento personale in base a quanto gli sembra di aver potuto acquisire come conoscenze ed informazioni. I punti che molti ritengono inveritieri e negativizzanti elencati, sono solo la minima parte. Non sono affatto fantasie, ma sono posizioni ben radicate nella legge e nell’ordinanza. Legge ed ordinanza rifatta nell’ultimo decennio proprio per ottemperare alle promesse fatte da Berna alla comunità, promesse estrapolate dalle varie convenzioni ratificate dalla Svizzera. Tutti i punti della lista quindi non sono punti di critica, ma punti che risaltano nelle lettura dei vari documenti. E la lista potrebbe essere molto più lunga. Per questo le lascio leggere in particolare alcuni documenti: - Rapporto Ambiente Svizzera 2015 del CF - Stratégie du paysage de l’OFEV ottobre 2011 - Convenzione Europea del paesaggio, chiamata convenzione di Firenze 2000 - Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale, chiamata convenzione di Parigi 1972 - Legge federale sulla protezione della natura, stato 2014 - Ordinanza sui parchi d’importanza nazionale, stato 2014 - Tutta la documentazione inerente Parc Adula - Intervento della presidente di Por Natura a seguito dell’intervento di Doris Leuthard a Coira giugno 2016. Nella famigerata carta ed allegati, tutti questi punti, anche se in modo vago, sono citati. Se poi ha tempo e voglia, ci sono una miriade di altri documenti che confermano quanto non si vuol far trasparire! (tanti sul sito dell’UFAM). Quindi, nessuna invenzione e tanto meno nessun trinceramento dietro a delle supposizioni. Anzi, che si trincera dietro a supposizioni e pseudo teorie, sono ben altri gremi. Ora, Le lascio esporre una lista lunga almeno la metà di punti e spunti positivi, non teorici od inventati o impossibili o difficili da raggiungere che possano dimostrare di propendere diversamente, e punti che dimostrano cosa e dove si perde! Lista che finora nessuno, ripeto nessuno è arrivato ad elencarne solo alcuni di puntiche siano realistici, confermabili come tali e confermati. Solo teorie da Master Plan e da studi vari, che servono solo ad ingrossare le tasche di chi li fa e di chi li presenta! Lei cita quanto sotto ripreso. Altro punto non trattato: - Come si spiega il fatto che i 3 comuni della valle sono favorevoli al Parco Adula. Lascio trarre le dovute conclusioni. Non tutti sono favorevoli, e lo sappiamo. - Come si spiega il fatto che i 3 grand consiglieri della valle sono favorevoli al Parco Adula. Forse sanno qualcosa che altri non sanno? Se cosi fosse, fuori le informazioni. Ma sappiamo come funziona la politica. Purtroppo l’unico gran consigliere che ha avuto il coraggio di dire le cose come realmente sono e dovranno essere, è il responsabile di WWF, e l’ha proprio detto nella stessa seduta dove si doveva decidere il finanziamento per terminare il progetto. Più o meno le stesse affermazioni, con un’aggiunta atta a smentire il dire della Consigliera Federale, le ha dette e scritte la presidentessa di Pro Natura Svizzera! - Come si spiega la creazione del gruppo giovani dell’intera valle a favore del Parco Adula. Certo che esiste il gruppo giovani favorevoli, ci mancherebbe! Esiste anche un gran numero di giovani critici, scettici e contrari. E che magari non hanno il giusto imbocco e/o il giusto stimolo e/o il giusto appoggio per esprimersi sulla stampa. - Come si spiega la creazione d’un gruppo di sostegno al Parco Adula. Giusto che ci sia, come giusto che ci sia il gruppo dei critici, il gruppo degli scettici ed il gruppo dei contrari. La giusta dimostrazione che ognuno la può pensare come vuole. - Sicuramente dimentico altri sostenitori.... Esatto, altri sostenitori e da ambo le parti. Ci mancherebbe che non fosse così; è lo specchio della democrazia. Basta che le parti non siano influenzate, pilotate o peggio ancora foraggiate, e quantomeno non si dia la sensazione che traspari qualche mero interesse! Che sia stato giusto sostenere il progetto fino alla fine, Rasputin l’ha sempre detto. Se cammin facendo si intravedeva qualcosa di buono per le valli, era da stupidi non prenderne l’occasione al volo. Solo che si intravede ben poco, anzi! Come Lei ben dice caro Signor Pepo, ed a santissima ragione, l’importante è d’informarsi il più correttamente possibile, prima di votare e non basarsi sulle dicerie. Sempre che ci si informi in modo neutrale con spirito pragmatico, senza subire influenze da qualsiasi parte tali influenze o dicerie arrivino. Il popolo non è mica sempre e tutto stupido, anche se ogni tanto lo si vuole far apparire tale. Anzi! Quindi, vediamo da che parte stanno le dicerie!! Perciò; popolo informati e vota con coscienza e conoscenza di causa. A Rasputin sta bene chi vota di si e sta bene chi vota di no. In conclusione, si stanno ripetendo e ritritando, sempre e più o meno, le stesse, senza che si veda qualcosa di veramente concreto! Questo è il punto!!
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Team Parc Adula
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inserito il: 26.10.2016 15:15 |
I Consigli comunali di Trun, Mesocco e Disentis hanno preavvisato ad ampia maggioranza il progetto Parc Adula. Lunedì 24 ottobre, il Consiglio comunale di Mesocco ha preavvisato favorevolmente l’approvazione di Parc Adula in vista della votazione del 27 novembre prossimo. Con 14 voti a favore, 3 contrari e 1 astenuto è stato deciso sul Contratto di parco nazionale, sullo Statuto e sull’adesione all’Associazione Parc Adula, così come sul Regolamento della zona centrale. Il Legislativo ha dato contemporaneamente luce verde alle modifiche pianificatorie correlate alla creazione del parco. Analogamente a quanto successo a Mesocco, martedì 25 ottobre a Disentis il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente sul progetto, con 8 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti. Lunedì 17 ottobre anche il Consiglio comunale di Trun, con 10 voti a favore, 2 contrari e 1 astenuto, aveva deliberato a favore del progetto Parc Adula.
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Team Parc Adula
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inserito il: 25.10.2016 14:42 |
Gentile Adula, ecco le risposte alle sue domande: 1. In origine il progetto di parco nazionale era coordinato dall’Organizzazione Regionale del Moesano (ORMO) che aveva sede a Grono. Dal 2010 gli uffici si sono poi trasferiti a Roveredo restando ubicati, per motivi pratici, nei pressi della Presidenza. A partire dalla fase di esercizio (2018), tutti gli uffici del Parco saranno collocati all’interno del perimetro (Art.1 Statuti). Già oggi Parc Adula dispone di 5 uffici regionali così distribuiti: Rossa, Olivone, Curaglia, Vals e Splügen. 2. A differenza dei Parchi Naturali Regionali, dove il territorio comunale deve essere integralmente incluso nel parco, nei Parchi Nazionali di nuova generazione i comuni possono scegliere liberamente la superficie da includere nel perimetro. I comuni di Splügen, Mesocco (San Bernardino), Vals, Blenio (Campo Blenio), Acquarossa (Nara) e Rossa hanno incluso i propri impianti di risalita nella zona periferica del parco. La scelta del perimetro spetta esclusivamente ai singoli comuni. 3. La proposta di Parco Nazionale che ogni 10 anni verrà sottoposta a votazione popolare dovrà soddisfare i requisiti territoriali per l’ottenimento del marchio. Uno di questi è la superficie minima di zona centrale che dev’essere maggiore di 100 km2. Non è da escludere che nuovi comuni chiedano di poter aderire al parco a partire dalla seconda fase di esercizio (2027), mettendo a disposizione nuova superficie di zona centrale. Se i criteri non saranno soddisfatti il Parco decadrà. 4. Vedi nostra presa di posizione del 25.10.2016 9:53. Rimaniamo volentieri a disposizione per ogni altro dubbio si dovesse ancora presentare. Team Parc Adula
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Pepo
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inserito il: 25.10.2016 13:30 |
Risposta a Marcello. Buona lettura. Giornale “LA REGIONE” Del 27.9.2016 Preso atto dei contenuti del progetto e delle rassicurazioni ricevute, i tre Municipi della Valle di Blenio sostengono il progetto del Parc Adula, consci dell'importante opportunità di sviluppo offerto dallo stesso per la valle e per le altre regioni coinvolte". Queste le parole degli esecutivi bleniesi che in un comunicato spiegano di aver incontrato nelle scorse settimane i vertici dell’Associazione Parc Adula per fare un punto della situazione a 2 mesi dal voto previsto il prossimo 27 novembre. In tali occasioni il presidente Fabrizio Keller e la direzione hanno illustrato il quadro della situazione del progetto e aggiornato gli esecutivi sui cambiamenti intervenuti nelle scorse settimane e le modifiche proposte, frutto in particolar modo delle osservazioni pervenute durante il periodo di consultazione della Charta.
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Marcello
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inserito il: 25.10.2016 13:00 |
Pepo, stai diffondendo informazioni fasulle! A te risulta che il Comune di blenio abbia detto si al parco? Ass. PA siete patetici!
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PARC ADULA
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