Blenio Café
PARC ADULA
il gracchio alpino
inserito il: 12.11.2015 14:42
Articolo letto sul CDT.
….le asserite limitazioni, osservano i promotori del secondo parco nazionale, sono dettate dalla legislazione federale di riferimento entrata in vigore nel 2007 al termine di un ampio dibattito.

L’associazione Parc Adula non ha il potere di modificare le leggi adottate dal Parlamento svizzero, le può solo applicare….

GENIALE!!!
Ma allora che l’associazione vada ad invitare il Parlamento a voler applicare le leggi da un’altra parte!!

Solo che tutti gli altri progetti sono stati buttati in aria proprio a causa delle leggi adottate dal Parlamento!

Ma chi è il vate delle comunicazioni??

In più.

Se il Comitato centrale del Club Alpino Svizzero avesse avuto l’accortezza di attendere la pubblicazione della Charta Parc Adula avvrebbe potuto constatare che i vantaggi offerti dal progetto sono importanti per le Regioni interessate e che la zona centrale non sarà chiusa agli escursionisti, tutt’altro.
Eccetera eccetera…
Ma come se la famigerata Charta fosse classificata rigorosamente segreta (peggio dei piani di difesa del Pentagono) e nessuno ne conoscesse il contenuto prima della messa a conoscenza da parte dell’associazione!

Certo! La zona non sarà chiusa, ma percorribile solo su pochi sentieri delimitati e con il Ranger alle costole che curano Yoghi e Bubu.
Ma se già ora il numero di chi frequenta le nostre montagne ed in modo libero è esiguo; cosa si penasa cgi possa arrivare dopo?

Ma và!
Moderatrici
inserito il: 11.11.2015 11:58
Aggiornamento odierno:

www.vallediblenio.ch/vdbi_cronaca.php
rasputin
inserito il: 10.11.2015 14:52
Si esatto Alfiero.

Un piccolo drappello, o meglio ancora:
un manipolo di gente che tenta di manipolare il processo democratico saldamente instaurato!!

Ora, c’è da chiedersi quali sono stati i risultati dei passati incontri atti a chiarire TUTTI I PUNTI necessari alfine di stilare la Charta “della democrazia”!!!

O non si era chiarito niente, oppure si son rivoltate le carte in tavola!
(magari a causa di un soffio di vento??)
p.s.: soffio di vento, soffiato dagli uffici Buval e co di Berna?
mara
inserito il: 10.11.2015 7:47
Ammetto che la questione del "drappello" lascia un pochetto allibita anche me... e ieri sera ho fatto lo stesso identico e inquietante paragone fatto da Alfiero...
Ancora però non ho letto FB... fonte della disquisizione...

Ma bon... se così è, ri-constato che la comunicazione non è e non è mai stata il forte dell'associazione Parc Adula.

Ci si dirà - ed è vero - concentriamoci ora sui contenuti della Charta; sui possibili contenuti del futuro Parco. Ok, leggiamola, informiamoci. Questo è ora il nostro compito.
alfiero
inserito il: 9.11.2015 20:47
Grazie Rasputin per la spiegazione.

Insomma il Consiglio Federale non è la Svizzera ma solo un drappello di persone con ufficio a Berna.
rasputin
inserito il: 9.11.2015 19:15
dunque:
il CAS essendo un'istituzione a livello svizzero ha un organo centrale di direzione (sito a Berna) con un comitato centrale e le varie commissioni. (attività, capanne, natura e paesaggio, giovani, soccorso- gestito dalla parallela fondazione SAS/soccorso alpino svizzero, eccetera...)

Sotto questo cappello ci sono poi le diverse sezioni (con il proprio comitato e le proprie commissioni) che sono poco più di cento in Svizzera, di cui tre in Ticino.
A livello svizzero i membri sono circa 145'000.

Parallelamente al CAS, ci sono altre organizzazioni simili, ad esempio in Ticino la FAT (federazione alpinistica ticinese con le varie sezioni SAT, di cui tre in valle di Blenio, e UTOE (unione ticinese operai escursionisti), di cui una a Biasca

Invece l'associazione delle guide alpine è l'associazione che raduna le varie associazioni di guide presenti sul territorio svizzero, sia indipendenti sia le scuole. Sia che si tratti di guide del CAS sia che si tratti di guide cantonali (Berna, Vallese, ecc)
alfiero
inserito il: 9.11.2015 16:27
Per non andare di confusione in confusione gradirei che qualcuno, gentilmente, spiegasse una volta bene se il comitato centrale del Club Alpino Svizzero ha o non ha a che fare col CAS, scusate ma per intenderci nel merito dobbiamo prima intenderci sui termini.

Il parco rispondendo su FB dice, cito:
....."Al contrario del Comitato centrale del Club Alpino Svizzero (che ci teniamo a precisare non è il CAS ma un drappello di persone con ufficio a Berna)" .......

Grazie e buona serata a tutti, Alfiero
Carlo
inserito il: 9.11.2015 15:41
In realtà la Charta è uscita oggi, ma vedo che il signor Rasputin ha perso dei pezzi (o riporta solo quello che più gli fa comodo): www.parcadula.ch/it/Charta-Parc-Adula/download-cha...

E il buon Rasputin, per onestà intellettuale, forse dovrebbe prendersi la briga di riprendere il comunicato del Parc Adula nella sua interezza, così forse eviterebbe di strumentalizzarlo a suo piacimento:

"Nel rispetto di questa consultazione pubblica, e dando assoluta precedenza al dialogo con la popolazione locale, l’Associazione Parc Adula renderà nota in queste sedi una sua risposta – molto critica – in relazione alla manifesta ingerenza del Comitato centrale del Club Alpino Svizzero CAS in un processo democratico regionale."
rasputin
inserito il: 9.11.2015 14:36
aggiungo.

a giorni esce la Charta.

Ebbene diamo al popolo il tempo necessario per leggere il documento e lasciargli trarre le dovute conclusione, senza ingerenze e con processo democratico.

invitiamo il popolo ad essere pragmatico,nella lettura e nell'interpretazione dei punti chiave e delle condizioni capestro che tale documento contiene e decidere così come sacrificare il territorio in sede di votazione.

il sottoscritto, il documento lo conosce molto bene!
rasputin
inserito il: 9.11.2015 14:27
Ingerenza; termine usato da PA.

Ecco la spiegazione al termine usato.

Riassumendo le definizioni date da diversi dizionari, sia cartacei, sia elettronici, cosa significa tale termine.
Intromettersi ed esercitare una qualsiasi influenza in cose che riguardano direttamente altre persone o altri enti.

Quindi: intromissione non richiesta e non gradita in cose che non dovrebbero riguardare chi tenta di intromettersi.

Ed ecco la spiegazione al termine dettami talebani.

Quindi se PA ritiene l’intervento del CAS un’ingerenza negli affari altrui (cioè solo affari di PA), non si può non ritenere che le linee imposte da tale ente (cioè PA) siano dettami talebani.

Ed ecco l’ultima spiegazione al termine pseudo processo democratico.

Se PA, con il loro tanto decantato processo democratico, non vogliono assolutamente ascoltare sia il popolo (quella parte di popolo che si sente in dovere e in diritto di esprimersi ed esercitare il vero processo democratico) ed ancor meno gli enti che a suo tempo sono stati interpellati ai fini di essere di appoggio nella stesura dei piani di utilizzo del territorio e dei documenti atti a redigere la famigerata Charta (la cui prima edizione, gli uffici preposti di Berna l’hanno prontamente rispedita al mittente con l’ordine di modificarla altrimenti: stop al progetto e relative future sovvenzioni!!!), ditemi voi dove stà il processo democratico!

Ed ecco la mia personale spiegazione e considerazione.

Se PA ritiene che se un individuo, o ancor peggio un ente, che con pieno diritto (anche nel vero senso della legge e della costituzione) si sente di dover dire qualcosa, è un ingerente, tale affermazione è esattamente l’opposto della democrazia.

Quindi, se PA ragiona in questo modo, come si può ancora parlare di processo democratico, di libertà, ed ancor peggio di fiducia!

Si potrebbe pensare che finora tanto è stato fatto “sotto banco” lasciando l’impressione che i sotterfugi e le bugie possano non essere così assenti come si dovrebbe credere.

E non è la prima volta che i dirigenti di PA si arrabbiano con chi prova ad esprimere le proprie idee, se tali idee non combaciano al 100% con la loro filosofia.
PARC ADULA
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