Blenio Café
PARC ADULA
Fiordaliso
inserito il: 24.2.2014 17:56
… e vabbè! …. Per certo non dò nel “presuntuoso” ne dello “slalomista” a nessuno. Mi limito ad esprimere il mio pensiero, con cortesia e spero eloquenza … e per certo non fermo nessuno dall’esprimere e difendere la propria opinione. Non sarà certo il “bullismo” verbale di qualcuno a farmi desistere dall’esercitare questo semplice e basilare diritto. Quando viene espressa una buona idea o proposta (vedi per es: le proposte di Marcello che mi auguro sinceramente qualcuno al Parco Adula se ne faccia carico) non ho esitato a condividerle (anche se Marcello ed io non sempre ci troviamo d’accordo) … quando qualcuno esprime un concetto che non condivido non me ne faccio, e non me ne farò, un problema ad esprimerlo. L’unica cosa che mi conforta constatare è il fatto che generalmente si passa dalla discussione sul merito delle cose agli attacchi personali allorquando sul merito delle cose si ha veramente poco da aggiungere.
veigia dal pic
inserito il: 24.2.2014 17:11
Fiordaliso non vuole sentire nessuna ragione. Nemmeno l’1% di quanto dicono gli scettici ammette, giustifica o comprende. Si sa che un personaggio presuntuoso non lascia spazio a nessuno che la pensi un po’ diversamente. Allora è inutile continuare un dialogo con uno "slalomista" anonimo come costui (o costei). Tempo sprecato…
Marisa
inserito il: 24.2.2014 3:03
...Con i piedi al caldo intendo gente che un lavoro ce l'ha e non deve preoccuparsi di chi è meno fortunato o lo può perdere, vedo che la psicanalisi è un punto di forza, i condadini che sono a favore non hanno alcun coinvolgimento con il territorio Parc Adula, materialmente e personalmente non perdono nulla, probabilmente interessi diversi, così da non essere solidali con chi è meno fortunato.
Comunque il mio discorso non è stato compreso, forse volutamente, non si limita (ai piedi al caldo)
marcello
inserito il: 23.2.2014 23:57
Parc Adula ti vuole!

Ma per favore!! basta con questa propaganda da quattro soldi!!
Fiordaliso
inserito il: 23.2.2014 16:52
... con i "piedi al caldo" forse ci si riferisce a coloro che abitano in città, forse a coloro che invece nella regione del Parc Adula ci passano le vacanze ... di sicuro non ci si riferisce ai contadini che per lavorare il territorio si levano dal letto poco prima dell'alba. Nel link sotto troverete la presa di posizione di 5 contadini bleniesi che invece nel Parc Adula ci vedono il proprio futuro.

"Si guardi al bene comune" - LaRegioneTicino - 25.1.2014
www.parcadula.ch/it/Rassegna-Stampa-2014
Marisa
inserito il: 23.2.2014 14:06
Mi permetto di puntualizzare che amare il territorio, per me vuol dire in questo caso non (idillio) ma altresì difesa per quei valori che sono a rischio di ipotesi dove non esistono neanche le minime garanzie che un parco porti lo sviluppo che si presume, ma esiste la certezza che la vita rurale è vietata!!! (alpeggio ecc)
Stiamo vivendo una crisi di riflesso vista, la politica in atto in tutta Europa dove potenziali turisti dalle tasche relativamente vuote verrebbero a frotte nel nostro paradiso.
Io penso che da tempo infinito la vita rurale è sostenuta nel nostro paese dalla confederazione propriamente per avere un supporto alimentare in caso di mancanza di sostentamento import ecc.
Può far sorridere tale precisazione per chi ha i piedi al caldo, ma il problema esiste. Perciò sosteniamo i contadini e lasciamo questo magnifico Parco allo stato attuale.
Fiordaliso
inserito il: 22.2.2014 21:03
Ma dove stà scritto che il progetto Parc Adula vuole stroncare la presenza dell'uomo? (e della donna visto che non ci sono solo i maschietti su questo pianeta) ...

... dove sta scritto che il territorio viene presentato come una terra allo sbaraglio? (caso mai le nostre prospettive economiche) ...

A me sembra che il progetto Parc Adula esprima esattamente il contrario: l'opportunità di preservare un territorio straordinario (che esiste, tutti ci invidiano, e va salvaguardato) con la possibilità viverlo a nostro comune vantaggio.

... e perchè mai - mi chiedo - l'esclusiva "dell'amore per il proprio territorio" viene descritta come una prerogativa solo di chi è contrario al Parc Adula ... io sono a favore del progetto (credo convintamente che aiuterà le nostre regioni) e credimi cara Marisa, non per questo amo il territorio dal quale provengo meno di te ... e soprattutto non mi permetto di pensare che tu, Veigia dal Pic, Marcello e altri con un'idea diversa dalla mia siano motivati da nient'altro che l'amore per il proprio territorio.

... cara Marisa, di amore per il territorio (permettimi di credere) ne abbiamo tutti a valangate ... di idee concrete un po' meno.
veigia dal pic
inserito il: 22.2.2014 15:24
Marisa ha ragione. Ha toccato il punto cruciale della questione. Mille anni di presenza umana sul territorio hanno dimostrato che in quel comparto (parlo in particolare del cosiddetto "Nucleo"), l'uomo non ha recato NESSUN danno alla natura. Ora i pro parco sembra che si trovino al capezzale di un agonizzante dove bisogna fare qualcosa con urgenza per salvarlo…. Stroncare, come si vorrebbe, bruscamente l'elemento principale della "biodiversità" (l'uomo) sul territorio, vale a dire limitare o annullare drasticamente un'attività millenaria benefica è, secondo tanti e il sottoscritto, un intervento a dir poco azzardato, avventato e pericoloso.
Marisa
inserito il: 22.2.2014 1:06
Quello che leggo su chi è a favore di un eventuale Parc Adula fa sentire una forte supremazia di intelligenza sul sapere delle cose, come se esistesse una garanzia di successo.
Non un amore per il territorio, ma bensì un disinteresse totale per quel che è la vita del vallerano, dell'alpigiano che ha garantito fino ai giorni nostri lo splendore e la vita di queste montagne e la gestione di capanne che hanno dato e danno un grande sostegno per lo sviluppo turistico.
Un territorio che può in un futuro sempre più in forse, salvare la sopravvivenza di tante persone che vivono di questa risorsa.
Non possiamo investire 10 anni di prova, la vita rurale viene praticamente eliminata da questo presunto Parco !!!
marcello
inserito il: 21.2.2014 1:31
Carissimo Team Parc Adula, non posso nascondere una certa sorpresa, per non dire di peggio, nel leggere la vostra domanda, ma tant’è…

Non dovrei, poiché voi dovreste saperlo meglio di me, ma vi ricordo che lo studio sull’impatto economico da voi commissionato concludeva affermando “Ci vogliono idee”.

Eravamo nel 2010 e cadevano le prime foglie, quando il sottoscritto ha discusso e consegnato, a due membri del gruppo operativo, e al direttore del progetto un documento contenente 9 idee, semplici e concrete, con quegli elementi creati dall’uomo che dovrebbero costituire il valore aggiunto.

Visto e considerato che il malloppo sembra essere rimasto in un qualche cassetto, o scivolato dietro la scrivania, o ahimè, finito inavvertitamente nella carta di riciclaggio… Sarà con rinnovato entusiasmo e piacere ripetere nuovamente l’esercizio, magari con degli approfondimenti e, perché no? con nuove proposte.
PARC ADULA
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