Blenio Café
PARC ADULA
richi
inserito il: 12.5.2016 10:39
Una cosa è certa: do atto e ringrazio questo sito per l'esistenza di questo Forum che, fin dal suo inizio, è stato il solo e unico posto di libera espressione delle proprie opinioni su questo importante progetto.
Nessun altro sito, ufficiale o meno e nemmeno FB negli ultimi anni è riuscito a convogliare tante idee e scritti...

Qui hanno trovato espressione anche le voci più critiche e contrarie, in onore e rispetto alla libertà d'opinione. Tutti vi hanno potuto partecipare, contrari e favorevoli. Senza censure! Chapeau!

Per l'Associazione, concordo con Giacomo. Situazione molto critica. Fermo restando che, molto difficilmente, Berna cambierà opinione e approccio, rimane una sola via per uscire elegantemente dall'impasse...
marcello
inserito il: 12.5.2016 10:04
Per quelli con la memoria corta, vi è un post inserito il 17.10.2009 23:07, leggibile a pag.56 o giù di lì, in questo lungo dibattito.... e costantemente ribadito e ripreso nel corso degl'anni...

Alla faccia di chi ha perseverato nell'interpretare a modo loro la risposta del vice direttore del UFAM, minimizzando tutto quanto, e rifiutandosi sistematicamente di leggere fra le righe...

QUIZ :-) ai lettori di BC:

-Per quale ragione i promotori hanno agito in questo modo?
mara
inserito il: 11.5.2016 1:21
Dal Quotidiano di ieri, servizio di Nicola Zala

www.rsi.ch/play/tv/il-quotidiano/video/10-05-2016-...
alfiero
inserito il: 8.5.2016 20:49
La carta é stata presentata l'anno scorso durante le feste natalizie, quest'anno idem per la votazione, così si coglie la gente durante una sua legittima intima festa. Il pericolo di questo modo di fare, che si aggiunge alla cattiva informazione, e di questo non sono responsabili i contrari, é che molta gente voterà a favore del parco per ubbidire alla propria legittima credenza ideologica, con la conseguenza che alla prova dei fatti sarà difficile sostituire i contadini nella cura e nel rispetto del nostro ambiente, che é e rimane un ambiente di montagna che va conosciuto per conviverlo. Cavoli! come possiamo aspettarci dai patriziati che si impegnino con la passione di prima nella coltivazione e manuntenzione del loro patrimonio immobiliare se nemmeno sono stati interpellati formalmente affinché si potessero esprimere con una votazione delle loro assemblee? Non é, forse, anche questa una delle poco apprezzate trovate, non impoprta se dei promotori locali o dei legislatori, per favorire la creazione di parchi nazionali su cui Berna si stà interrogando? Abbiamo appena ricevuto una stangata, noi montanari, dalle città che hanno votato l'articolo costituzionale contro le abitazioni secondarie (guarda, guarda che in Ticino possono fare abitazioni secondarie le città come Lugano che non hanno ancora il famoso 20%, sono abitazioni secondarie da alcuni milioni di fr. l'una quelle di Lugano, e noi Bleniesi no) Ora ci volete dare il colpo di grazia con un parco nazionale inibitore di ogni crescita economica e sociale? Ma possiamo credere a chi, trascurando le esigenze dei montanari, vorrebbe far convivere sulle nostre montagne 300'000 escursionisti, capre, pecore, cervi, lupi e orsi? abbiamo almeno previsto il porto d'armi per gli escursionisti. Qualcuno si prenderà almeno la responsabilità di pubblicizzare le escursioni in montagna fra lupi e orsi? Siamo sinceri chi andrebbe ancora a spasso sulle nostre montagne con i bambini, senza il cane, senza poter uscire dai sentieri? abbiamo almeno previsti i Toi-Toi ogni almeno 500 m. di sentieri o la si deve fare sul sentiero? vedete che questo scenario é di fantescenza e non realizzabile, di cui ne sarebbe vittima l'uomo locale, e se Berna ci ripensa ci dovremmo stupire?
Giacomo
inserito il: 8.5.2016 15:23
Buongiorno,
ho la forte impressione che ora per il Parc Adula la strada è davvero irta... Difficile ricostruire la fiducia e soprattutto la credibilità nella popolazione che non sa decisamente più a chi e a cosa credere... E Berna e i suoi uffici federali hanno dalla loro parte la forza delle leggi, scritte nero su bianco...
Forse occorreva parlar chiaro da subito e affermare che non ci sono deroghe che tengano... che è inutile spostare i paletti di qua e di là cercando di accontentare tutti per "far passare" il progetto... E' stato inutile illudere la gente... Nonostante tutto e tutte le belle parole e promesse, chi deciderà sul territorio del Parco e sulle sue sorti non saranno i Comuni e chi ci vive...
Forse occorreva parlar chiaro.
mara
inserito il: 6.5.2016 9:10
Da "Corriere del Ticino" di oggi, a firma SIBER, p.15

... mi vien da dire..."Ma come?? non era che nella Zona periferica non cambiava nulla"??? (secondo i promotori)...Un vero specchietto per allodole - come in effetti ora si sta dimostrando - nel quale invece non hanno creduto quei bleniesi un po' più critici o contrari e che tanto "infastidiscono" l'Associazione?
Del resto, gli articolo 17 e 18 dell'Opar son li ben scritti da tempo, nero su bianco...

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PARC ADULA "DELUSI DA BERNA"

Suggeriti nuovi vincoli – I promotori si rivolgono a Doris Leuthard

«Per la zona periferica in questo modo ci sarebbero più limiti che opportunità». È rammaricato il principale promotore nonché presidente del Parc Adula Fabrizio Keller da noi raggiunto telefonicamente ieri dopo le cattive notizie giunte da Berna per il progetto del parco nazionale, iniziativa portata avanti a cavallo tra Ticino e Grigioni. L’accoglienza che gli uffici federali hanno offerto alla Charta – una sorta di costituzione messa in consultazione di recente – oltre a essere ritenuta tardiva mina la sostanza stessa del progetto e il coinvolgimento democratico fin qui favorito con impegno. «Si tratta del processo definito bottom-up, ovvero dal basso all’alto, a cui ci siamo ispirati prendendo in considerazione tutti gli interessi in gioco, ma che ora subisce un contraccolpo». Una situazione, questa, che ha spinto l’Associazione responsabile a scrivere alla consigliera federale Doris Leuthard esprimendo tutta la sua sorpresa e preoccupazione, e chiedendo un incontro per chiarire il problema venutosi a creare.

Valle del Reno alpino sacrificata

Ma in cosa consistono queste prese di posizione che tanto hanno messo in agitazione i promotori? Ad esempio, spiega Fabrizio Keller, l’Esercito ha chiesto di tagliare fuori tutta la Valle del Reno e una parte dell’area dell’Adula dalla cosiddetta zona centrale del futuro parco nazionale. Un sacrificio che secondo il presidente sarebbe mortale. Berna suggerisce inoltre alcune modifiche che costituirebbero dei paletti indigesti per il progetto. Ad esempio gli alpi della zona centrale potrebbero dover rinunciare a utilizzare il Label del parco. Ma ad essere maggiormente colpita sarebbe la zona periferica della futura entità naturalistica, quella in cui i responsabili contano di poter favorire il maggior sviluppo socio-economico per la regione. «A livello pianificatorio i vincoli introdotti sarebbero eccessivi», spiega ancora al CdT Fabrizio Keller. Che dire, infine, del côté finanziario? Su questo punto il presidente del Parc Adula non è preoccupato. I 15,4 milioni destinati alla fase di lancio della nuova entità tra il 2016 e il 2019 sono assicurati. Il sostegno, ricordiamo, è suddiviso tra la Confederazione stessa (60%), i Cantoni (20%), Comuni e sponsor (20%). Cinque le regioni coinvolte: Blenio, Mesolcina, Calanca, Surselva e Viamala. Molteplici le funzioni a cui ambiscono gli ideatori secondo le linee dettate dalla Confederazione: la protezione degli ecosistemi, l’offerta di aree di ricreazione alla popolazione e lo sviluppo socio-economico.
alfiero
inserito il: 1.4.2016 8:48
Guerra aperta fra le forze idriche e un non meglio precisato ente ecologico, che vorrebbe far raddoppiare i decorsi minimi. Questo per offrire un abitat migliore ai 7 cuccioli di coccodrillo nano (l’esemplare adulto raggiunge solo gli 80 chilogrammi) liberati nel fiume Brenno pochi giorni fa dai guardiapesca. Il coccodrillo nano, di notte, esce dall’acqua a caccia, si muove ad una discreta velocità di una quindicina di km/h. Dei cartelli verranno posati prima dell’estate con le necessarie raccomandazioni per i bagnanti.
Team Parc Adula
inserito il: 16.2.2016 8:47
Buongiorno a tutti, per rispondere alle parole di Leo Tuor sul divieto di pastorizia, riprese da Rasputin, vi rimandiamo alla pagina seguente:

www.parcadula.ch/it/Charta-Parc-Adula/domande-e-ri...

E in merito alla presunta disinformazione da parte dell'Associazione Parc Adula, sempre nelle parole del Signor Tuor, ricordiamo che tutte le serate informative 2013 hanno visto sul podio 2 contrari e 2 favorevoli. In Valle di Blenio i contrari erano rappresentati da Marcello Monighetti e Claudia Boschetti-Straub.

Quali promotori di questo progetto auspichiamo un dialogo, anche critico, sul tema in questione, ma il confronto dev'essere onesto e trasparente.

Cordialmente

Team Parc Adula
alfiero
inserito il: 10.2.2016 14:18
Dopo WWF, Pro Natura e il CAS ora anche per l'agricoltura Ticinese il parco, per motivi opposti, presenta delle regole inaccettabili: talmente rigide da non poterle accettare per il contadino, mentre sono troppo blande da non rispondere alle esigenze di un parco che privilegia l'esclusione dell'uomo con tutte le sue attività e la libera proliferazione degli animali selvatici dall'altra. Certo che all'agriturismo, essendo un moderno riorientamento dell'agricoltura che propone una crescita, in particolare di montagna, che piace ai turisti, la carta non da spazio, come contestato è il buco nelle regole destinato alla creazione di opere dell'uomo (leggi Terme e Ospedale)

Davide contro Golia!

Riappare, nella presa di posizione dei contadini, quella solita timidezza nostra che non è stata di grande beneficio per la crescita della valle negli ultimi decenni. La speranza di alleggerire i vincoli della carta è vana. Contro l'ordinanza federale è inutile remare perché non si va da nessuna parte, tanto meno quando a sostegno del contrario si profila un forte e influente fronte.

Ma queste cose dovevano essere discusse molto prima, oggi non ci rimane che prendere atto che il parco va accettato o respinto così come è, con la prospettiva che le istituzioni locali debbano acconsentire, in futuro, agli irrigidimenti delle norme di comportamento sia nella zona nucleo che in quella periferica, per altro già ventilate, volute da altri.
rasputin
inserito il: 5.2.2016 12:07
Interessante l’articolo di Leo Tuor sul Tages Anzeiger.

Estrapolo solo alcune frasette.
A) Il parco è un progetto disonesto. In tutto il Paese è venduto come un’esperienza nella natura. Nella zona interessata è venduto come progetto economico.

B) La pastorizia ha massicce restrizioni. Il concetto di regolazione è stato progettato da “esperti” che non hanno mai visto una pecora.

C) Si dice che il Parco Engadina dimostra di essere economicamente redditizio. Se così fosse, l’espansione non sarebbe stata più volte respinta. Solo a Schanf negli ultimi 10 anni sono stati chiusi quattro alberghi.

D) Per anni la popolazione è stata disinformata dai promotori. Hanno finanziato e tenuto sul podio solo i sostenitori.

Purtroppo tutto vero!
PARC ADULA
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